Illustre Direttore, carissimo amico Roberto.
La cartolina postale da lire 20 - Quadriga romana - fu emessa il 26 novembre 1951.
Quelle che allego hanno impresso l'immagine con tre colori diversi dal verde più chiaro a quello più scuro e compatto.
Mi e ti chiedo... la diversità cromatica rientra nella normalità?
Sicuramente il nostro Prof. Moscadelli saprà, come sempre, rispondere con professionalità.
Nel mentre, è sempre gradito l'incontro per porgere i miei più cordiali e sinceri saluti.
Nino
Risponde il perito:
Carissimo signor Nino ben risentito.
Ho letto la sua domanda sulla cartolina “Quadriga” del 1951. Ne furono stampate milioni di pezzi e le stesse furono usate anche per stampare le cartoline con tassello pubblicitario (Barbus, Chlorodont e Leocrema).
Il cartoncino normalmente usato era di color paglierino ma si usò anche crema e quello leggermente più scuro camoscio. La stampa era rotocalcografica. L’inchiostro usato per questo sistema di stampa è molto più fluido del normale inchiostro tipografico ed è soggetto ad un più veloce consumo, specialmente stampando cartoncino opaco come questo (anziché le carte patinate dei francobolli) che ne assorbe di più.
E’ possibile che in fase di stampa la matrice sia stata inchiostrata meno del normale formando tali differenze, poi corretta dal tecnico di turno; è pure ipotizzabile che tali pezzi con stampa più debole o evanescente possano essere quelli delle ultime tirature con matrice più consumata, in quanto la matrice di stampa si usura di più stampando cartoncino anziché la carta. Tutte cose che succedono normalmente in qualsiasi stamperia.
Un cordiale saluto ed a presto su “Il Postalista”!
Franco Moscadelli
15-12-2022
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