Egr. Direttore buonasera.
Sono passati più di 2 anni da quando, neofita assoluto, annoiato dal lockdown del COVID, incuriosito, avevo preso in mano la collezione del suocero defunto e scrissi per avere informazioni su quella che credevo una soprastampa di un francobollo Michetti. Grazie alle preziose informazioni pubblicate sul sito ho iniziato ad appassionarmi ed a muovermi nel mondo della filatelia, incrementando ed ampliando la collezione di partenza.
La disturbo perchè, tra l'altro materiale reperito acquistando una collezione, in una raccolta di varietà, mi sono imbattuto in una striscia di Fazzini, certificata Bolaffi, che credevo autentica proprio per la certificazione allegata.
Interloquendo con i responsabili di un sito specializzato in varietà, inviando il certificato con l'immagine della striscia dei 3 francobolli, mi è stato risposto che seppure certificata, la striscia era stata visionata in altro esemplare in originale e ci sono forti dubbi sulla sua autenticità.
La disturbavo pertanto per conoscere il Suo illuminato parere e se è o meno in possesso di informazioni a proposito.
Nel caso fosse effettivamente falsa, poichè Bolaffi ha certificato l'originalità, facendo pagare l'esemplare anche una bella cifra, alla stessa società può essere attribuita una qualche responsabilità a proposito e può essere chiamata in causa per il danno arrecato?
Allegando copia del certificato, La ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrà concedermi ed invio sincere congratulazioni per il grande lavoro che Lei ed il Suo staff state facendo,
Cordiali saluti,
Giuliano Toppi
|
Risponde il perito:
Egregio signor Toppi,
la foto inviata è a bassa risoluzione e non è che si veda bene se ingrandita, comunque dà l’idea della varietà che descrive. Io so che questa varietà filatelica con la mancanza totale o parziale dei colori della stampa fotolitografica all’interno della vignetta, a suo tempo, è stata catalogata sul Sassone specializzato ai numeri 1602 Aa e 1602 Ab, per cui, a regola, dovrebbe esistere ed essere originale.
Se tramite la visione del pezzo in originale dal suo commerciante o perito di fiducia si provasse che trattasi di trucco o di manipolazione, la società che effettuò la vendita dovrebbe sicuramente risarcire l’acquirente della spesa fatta a suo tempo e con gli interessi.
La ditta che mi dice e di cui ho grande stima, ha fior di esperti al suo interno e dovrebbe aver venduto il pezzo come autentico originale con il suo certificato di autenticità regolarmente firmato e registrato. Ne può chiedere comunque la verifica di corrispondenza e controllo del certificato nel loro archivio ed un parere scritto, ne ha piena facoltà, poi eventualmente regolarsi. Semmai ci faccia sapere.
Cordiali saluti ed a presto su “Il Postalista” !!
Franco Moscadelli
23-01-2023
|