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Varietà nei francobolli di Regno e di Repubblica

risponde Franco Moscadelli, Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa

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La stampa degli Alti Valori in lire

Buongiorno Roberto.
Stamattina mi sono dedicato al metodo e sequenza della stampa dei francobolli Alti Valori in lire aiutandomi leggendo un ottimo ed esauriente articolo scritto dal perito filatelico, nonché Prof. Nicola Luciano Cipriani, pubblicato nel suo sito e di cui allego uno stralcio.
Ordunque quello che mi lascia perplesso è la sequenza dei due passaggi per ottenere la stampa del francobollo nella sua completezza per la messa in vendita negli anni Settanta.
Dall'articolo del Cipriani, che fa anche riferimento allo studio di Manzati, si evince chiaramente che la sequenza della stampa risulta essere composta nel seguente modo:
La testa, lo stemma e le righe orizzontali del rettangolo sottostante, fanno parte della stessa incisione ed è questa parte del cilindro la prima ad entrare in attività nelle operazioni di stampa (fase 1).
Successivamente si entra nella fase 2 (seconda parte del cilindro) dove sono incisi tutti gli altri elementi che vengono sovrapposti alla stampa del primo per completare il francobollo.
Guardando le mie immagini riprese con il microscopio (secondo il mio modesto parere) sembra che siano state stampate invertendo la sequenza di stampa (prima la fase 2 e poi la fase 1) in quanto il colore verde del logo (fase 1) sembra essere sovrapposto a quello della scritta che evidenzia il valore (fase 2).
Ho inoltre, seguendo le indicazioni del Dott. Moscadelli, fatto delle foto riproponendole al negativo per far esaltare i colori della stampa nella fase 1 e fase 2 ed è possibile vedere il risultato di seguito.
Ovviamente, chi più del maestro Moscadelli, in qualità di esperto di tecnica di stampa, può sciogliere i dubbi che mi assalgono.
Nell'attesa di leggerti, è sempre gradito l'incontro per porgere a tutti voi i miei più sinceri e cordiali saluti.

Nino D'Aponte

 

Risponde il perito:

Franco Moscadelli
Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa
www.francomoscadelli.it

Carissimo signor D’Aponte
Ho letto il singolare quesito sulla sequenza di stampa degli alti valori corredato da foto. Nelle intersezioni tra un colore ed un altro, nel metodo di stampa calcografico, sembra talvolta che il tratto che vediamo più scuro del disegno, sia quello “sotto” oppure quello “sopra” … perché l’inchiostro calcografico non è ben coprente e si somma normalmente agli altri colori producendo delle nuances complementari. Per meglio verificare la stampa calcografica non sempre la foto diretta va bene, meglio se l’oggetto, in questo caso un francobollo alti valori da 2000/3000 lire, si tiene un poco inclinato davanti l’obbiettivo per esaltare leggermente “il rilievo” che questo metodo di stampa comporta, ecco che riusciamo meglio a vedere il passaggio della prima stampa e della seconda. Ho inserito per miglior visione tre foto di un esemplare preso in collezione ed ho segnato con delle freccette rosse dove il rilievo è più accentuato sui punti di sovrapposizione. Talvolta il colore risulta lo stesso oppure si somma a quello sottostante, tutto si gioca con l’asciugatura. Più il primo è asciutto, più il secondo è sovrapponibile. Purtroppo devo confermare la sequenza di stampa di tali valori come descritta giustamente nell’articolo da lei letto del dott. Cipriani: la testa, lo stemma e le righe orizzontali fanno parte dell’incisione del primo cilindro di stampa per il primo passaggio in stampa, tutto il resto è inciso nel secondo cilindro per il secondo passaggio. I vari colori sono applicati a registro dalle spugnette inchiostratici nei vari punti e la racla ripulisce il tutto prima della impressione diretta sulla carta. Una specie di “acquaforte” (ndr.: un tipo di incisione manuale al torchio) a più colori.
Le foto in negativo rendono per l’appunto l’impressione citata. Ma rimettendo la foto al positivo vediamo che la soprastampa è più marcata e più lucida dove passano sopra gli altri colori poiché si aumenta lo spessore e non viene tutto assorbito dalla carta.

Fare foto al negativo in questo caso non serve e si confonde il punto di vista di chi guarda. Semmai per la profondità sarebbe meglio fare delle foto all’infrarosso che riporto qui di seguito.
Pertanto tirando fuori dal contenitore il microscopio che non usavo da tempo le mostro il risultato. Non è facile vedere bene “da vicino” questo tipo di stampa calcografico, in quanto i colori non sono opachi e coprenti e secondo come si illumina il francobollo sembra che un colore sia sopra oppure sotto l’altro. Nelle foto che allego e che sono riuscito a fare sembra che il colore verde militare del logo repubblicano sia comunque sotto gli altri colori rosso e blu. Nelle intersezioni fra i colori stampati si formano dei nuovi colori complementari e l’individuazione non è facilitata. C’è una “macchinetta” che soddisferebbe questi requisiti di ricerca della ditta Forinst (per uso grafologico) che non possiedo e che sto pensando di acquistare perché può essere sicuramente utile anche in campo filatelico.

Spero di averlo convinto, signor Nino …
Un caro saluto ed a presto.

Franco Moscadelli
04-06-2024

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