pagina iniziale

le rubriche

storia postale

filatelia

siti filatelici indice per autori

 


ritorna a varietà di Regno e di Repubblica
>>> 


il taglio chirurgico o di rasoio


 

 

Caro Roberto,

ho notato che, tra le varie cose di cui si parla sovente nella tua Rivista, le varietà prendono buona parte.
Mi è capitato quello che credo essere un insolito caso di cui ti includo riproduzione.
In stampa rotocalco non capisco come possono apparire strisciate di colore, come nel caso che mi è capitato.
Tra l’ultimo valore in un foglio e quello superiore, ho notato appunto una strisciata in verticale in bruno scuro tra i due esemplari, insomma del colore usato per determinare le scritte ed il valore.
Siccome – da punto di vista di stampa – il difetto non è sicuramente comune, si tratta, a mio parere, di anomala varietà che, ritengo del tutto occasionale.
Potresti sottoporre il problema a chi ho notato si occupa di varietà chiedendogli come può avvenire tale imperfezione.
.
Inoltre ho avuto modo di ritrovare un valore di Italia Castelli 1980 da 400 L. in blocco di nove in cui l’ esemplare centrale si presenta con colori parecchio più scuri dei valori che lo circondano. Tale imperfezione l’ho riscontrata non occasionalmente ma in vari blocchetti anche più grandi. Come può avvenire ciò in una stampa rotocalco ?? Che si sviluppa in rotativa tonda ma piana per cui non vengono inseriti i tipici taccheggi della stampa tipografica?
 

Cordiali saluti,

Giorgio Landmans

 

Gentilissimo sig. Giorgio, il “taglio chirurgico” o di rasoio come altri lo chiamano si forma nella stampa rotocalcografica quando un piccolo corpo estraneo (un granellino di polvere, un piccolo residuo di inchiostro secco...) si interpone tra la racla pulitrice ed il cilindro di stampa. In queste condizioni la racla non può pulire bene il cilindro dall’inchiostro in eccesso perchè rimane leggermente sollevata, così lascerà sul cilindro stesso due piccoli aloni di inchiostro ai lati dell’oggetto estraneo. Invece in corrispondenza dell’”intruso” il cilindro risulterà pulito. Normalmente il “taglio chirurgico” è sempre orientato nella direzione di stampa e si riscontra in moltissime emissioni rotocalcografiche, anzi nella maggioranza delle emissioni!
 

Ecco un esemplare dei castelli da 100 lire con il taglio chirurgico...capitato casualmente mentre si stampava il colore magenta.


L’altro caso è sempre legato in parte alla racla pulitrice ed alle spugnette inchiostratrici, anche se si tratta di francobolli stampati in calcografia, come il castello da 400 lire. Le spugnette “irroratrici di inchiostro” infatti lo cedono quanto basta negli incavi della matrice (incisione calcografica) e la racla ne toglie gli eccessi, nel suo caso durante questa fase nel retino del fondo per cause diverse vi è rimasto più inchiostro che unitosi in più punti determina una nuance diversa più scura che l’occhio umano percepisce immediatamente. Il retino inciso (nella matrice) di quell’esemplare potrebbe avere dell’inchiostro secco, oppure la matrice usurata, oppure un difetto della spugnetta irroratrice del colore verde difettosa ecc. ecc. Capita molte volte anche in altre emissioni, talvolta con più inchiostro e talvolta con meno inchiostro, fino ad arrivare alla mancanza oppure anche alla mescolanza degli inchiostri adiacenti.

 

In allegato per esempio una donna 0,45 cent. “viola” anzichè rossa per difetto delle spugnette inchiostratrici che hanno mischiato il colore magenta con il nero durante la stampa, creando questa discreta variante o varietà di un francobollo della serie donna nell’arte.

Spero di essere stato esauriente signor Landmans, e le invio i miei più cordiali saluti. Buon lavoro.


 

Franco Moscadelli

www.francomoscadelli.it

 

 

pagina iniziale

le rubriche

storia postale

filatelia

siti filatelici indice per autori