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Scrive Corrado da Ferrara:
risponde il perito filatelico Franco Moscadelli
Gentilissimo signor Corrado, la questione della fluorescenza dei francobolli “castelli” è già ampiamente discussa. Il poligrafico ha prodotto volontariamente francobolli con carta fluorescente con risposta alla luce di Wood bianca-azzurra, gialla e nulla. Tutte le altre fluorescenze (bianco avorio, giallo tenue, rosa, a macchie di leopardo ecc. ) non furono volute e quindi sono considerate delle piccole varietà dei tre tipi fondamentali. Sono noti tutti i valori dei castelli non fluorescenti, ciò a causa della difficile o imperfetta mescola degli impasti di cellulosa con i luminofori fluorescenti o della parziale verniciatura trasparente gialla, di cui alcuni fogli sono nati con falle di vernice ed involontariamente sono nati francobolli non fluorescenti. Potrebbe essere questo il suo caso, anche se l’esemplare andrebbe controllato in originale. Rammento che la prolungata esposizione alla luce fa perdere di molto la risposta fluorescente della patina ad un controllo con la lampada a luce nera di Wood. Non influisce minimamente stare o non stare dentro una taschina trasparente al chiuso. Un carissimo saluto e ... buona ricerca
Franco Moscadelli
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