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PROTESTARE SERVE A QUALCHE COSA? | ||||||||||||||
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Gentilissimo MONTICINI, Va bene ricordare le città e i paesi del Bel Paese (anche fuori dalla oramai impresentabile "Turistica"), va bene ricordare i raduni dei Bersaglieri e gli anniversari più scompaginati (dall'ottantesimo in su) di questo e quello. Ma quando si giunge a propagandare sistematicamente - con la scusa del francobollo - un passato che la Repubblica vorrebbe archiviare per sempre si arriva all'assurdo ideologico: il centenario di Berlusconi ? (e perchè non quello di Craxi, tutti e due condannati per reati penali, l'uno ha scontato la pena l'altro è morto "in esilio"), quello del filosofo Giovanni Gentile ? (giustiziato dai partigiani per la sua attività politica ben dentro al regime del ventennio, studiamone i testi ma evitiamo di esaltarne in effigie i "valori"). Adesso il contestato valore per il 140esimo (centoquarantesimo!) della nascita di uno sconosciuto fascista che inneggiò all'assassinio di Giacomo Matteotti e che ha il solo merito di aver fondato una società calcistica seppure prestigiosa. Magari ricordiamo la fondazione della As Roma, quando sarà il caso, ma non - con quel pretesto - un personaggio discutibile e discusso. Certo, ci si obbietterà anche Marconi (altra ricorrenza) non fu proprio trasparente con il fascismo e che pure Garibaldi qualche macchia durante la sua lunga carriera rivoluzionaria se l'è portata addosso, ma, vogliamo mettere? Vogliamo smetterla di francobollare tutto e tutti senza criterio? Oppure un criterio c'è e a noi filatelisti non è dato di sapere, ma solo di pagare? Grazie Dr. Fabrizio STERMIERI | ||||||||||||||
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