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Gastone Rizzo allo Spazio Filatelia di Milano |
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Danilo Bogoni | ||||||||||||||
È stata aperta lunedì 8 maggio allo Spazio filatelia di Milano (Via Cordusio, 4) e resterà visitabile fino al 19 maggio, la mostra conclusiva del centenario della nascita di Gastone Rizzo, il "maestro dei francobolli". Appassionato di filatelia fin da piccolo, una volta divenuto maestro elementare, dapprima nella Bassa Veronese e poi a Parma, usò i francobolli come mezzo di insegnamento ottenendo eccellenti risultati. Nel 1952 l'Althea di Parma lo chiamò a gestire una originale, per allora, campagna pubblicitaria della nuova merendina “Cremifrutto”: ogni fruttino di marmellata conteneva una bustina con all'interno un francobollo. Fu subito successo. Come dimostrano le 175.000 adesioni di altrettanti giovani al Club Franco Bollino - un record mai eguagliato - i quali, tra l'altro, ricevevano un proprio bollettino e una Guida al collezionismo. Scrittore versatile, Gastone Rizzo firmò anche la rubrica filatelica del "Corrierino dei Piccoli" e nel 2012, grazie all'Unione stampa filatelica italiana, col titolo "Gastone Rizzo il maestro dei francobolli in 'una scuola così' " pubblicò una sua autobiografia. Per questa sua attività di scrittore l'Usfi lo nominò socio onorario, come evidenzia l'annullo postale in uso l'8 maggio allo Spazio Filatelia milanese con un'immagine del commemorato firmata da Marco Ventura, autore del francobollo uscito il 7 maggio 2022, nell'ambito dei festeggiamenti per il centenario della nascita del Maestro che riuscì a fare dei francobolli uno strumento di ricerca e di cultura.
Nel corso dell’inaugurazione della rassegna realizzata con reperti messi a disposizione dall’Istituto di studi storici postali di Prato, dove per volontà del Maestro sono conservati assieme a tanti altri, Giacomo Bonsignore, responsabile degli Spazi filatelia di Poste Italiane ha messo in risalto come dalla documentazione usata dal Maestro per il suo insegnamento e qui esposta, traspare la figura di una persona semplice, umile, insomma straordinaria, proprio perché semplice, umana. “Non avrei potuto avere un padre migliore”, ha a sua volta ricordato Maristella Rizzo, estraendo con orgoglio e commozione dalla borsetta uno dei quaderni Pigna con copertina nera che allora si usavano nelle scuole per i compiti. E che anche lei, alunna del maestro Rizzo, aveva utilizzato alle elementari per i compiti di dettatura e di disegno che il padre assegnava agli allievi. Un cimelio per lei preziosissimo e carico di ricordi.
Ricordato come l’8 maggio sia una data importante per l’Usfi, Unione stampa filatelica italiana in quel giorno del 1966 fondata a Palazzo Strozzi a Firenze, l’attuale presidente dell’Usfi ha sottolineato l’importanza di tener viva la memoria del maestro Rizzo.
Il Maestro che per attirare l’attenzione dei suoi alunni, non sempre ben disposti allo studio, nel francobollo trovò un persuasivo e convincente strumento di insegnamento.
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