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Dalla Svezia 29 marzo 2023 |
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Lorenzo Carra dell’Accademia Italiana di Filatelia e di Storia Postale |
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Oggi pomeriggio, alla data e ora da me segnata sulla busta, ho ricevuto questa lettera dalla ditta svedese Postiljonen con i risultati dell’asta che ha tenuto con ottimi risultati a Malmö nei giorni scorsi. Niente di straordinario: Postiljonen è solita farmi questo tipo di invii, come abitualmente ricevo i suoi cataloghi in buste simpaticamente tappezzate ante e retro di francobolli svedesi. (vedi foto busta di febbraio).
Curioso che a differenza del solito non siano stati annullati. Sarà stata una occasionale omissione o una nuova prassi per questi francobolli senza indicazione di valore? Guardando con una buona lente quello di destra presenta perfettamente al centro un bollo a secco.
Una bollatura senza inchiostro? Una specie di marchiatura tipo perfin? Chiedo lumi. l francobollo a sinistra raffigurante un bosco in autunno è del 2016, quello a destra del 2014. Entrambi hanno la scritta SVERIGE BREV. Da una veloce ricerca ho imparato che brev in svedese significa lettera e da qui posso arrivare a pensare che le poste svedesi abbiano fatto le cose più chiare e semplici di quelle italiane: ogni francobollo ha ben evidente l’indicazione del suo uso e si sa subito a cosa serve. Quindi non A, B, C o altre lettere senza immediato significato: se c’è scritto Lettera serve per una lettera, se pesante e per l’estero, forse basta metterne due… e così via. Sarà così? Non sono esperto delle attuali tariffe postali svedesi, proprio ora sto cercando di capire le tassazioni di due belle lettere del 1835 da Napoli dirette, guarda caso!, in Svezia. Lorenzo Carra
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