DEMOCRATICA l'ordinaria che cavalcò i marosi di Gianni Vitale
Cutrofiano (Le), stampato in proprio, ottobre 2022, codice ISBN 979-12-210-0362-8, pp. 368 a colori,
formato 21,0 x 29,7, prezzo di copertina € 49,00.
La copertina è stata realizzata da Milo Manara, la prefazione è di Gianni Carraro.
Ai lettori de "il postalista" è offerta l'opportunità di prenotare la pubblicazione in prevendita al prezzo di € 40,00 + spese di spedizione € 5,00 (corriere/raccomandata piego libri).
Le richieste dovranno essere inoltrate a info@ilpostalista.it o dr.giannivitale@gmail.com.
Il pagamento ed il recapito di consegna saranno richiesti nella prima decade di ottobre, periodo nel quale sarà disponibile la pubblicazione. Il 19 ottobre 2022 avrà termine la possibilità di prenotare la pubblicazione al prezzo di favore concesso ai lettori de il Postalista
Presentazione
Dal primo articolo “I gemelli monozigoti e dizigoti della Democratica” pubblicato nella rivista “il Postalista” di Roberto Monticini nell’anno 2012 è nata una spontanea collaborazione che ha portato dal 25 gennaio 2018, ininterrottamente a tutt’oggi, alla pubblicazione, a cadenza settimanale, di numerosi titoli ordinati secondo criteri di logicità e coerenza in relazione ai diversi temi trattati. Ne è scaturito il primo lavoro sulle corrispondenze e servizi per l’interno. Ora passiamo a trattare le corrispondenze e servizi nei sei periodi tariffari per l’estero, sforando anche questa volta il 31 dicembre 1952, e ben dodici di posta aerea senza tralasciare le particolarità, le furbizie di chi se ne è servito, come già fatto per l’interno. Le immagini e le didascalie saranno essenziali al fine proposto.
Le corrispondenze per l’estero sono sempre apparse affascinanti, intriganti, quasi ammalianti, belle da vedere per la frequente presenza di numerosi francobolli necessari al raggiungimento delle alte tariffe la cui varietà dei colori le ha rese vivaci e stimolanti alla vista. Non trascurabili le misteriose destinazioni in Stati scomparsi, annessi o persino nuovi nati che obbligano il collezionista a ricerche e approfondimenti storici. Peraltro se da un lato richiedono meno sforzo classificativo in quanto il ventaglio di servizi postali è più ristretto, dall’altro impegnano decisamente lo studioso di storia postale in particolare nelle tariffe della posta aerea che presentano numerose variabili dando vita ad affrancature spesso indecifrabili.
La prima parte interessa esclusivamente gli oggetti di corrispondenza ossia gli invii che comprendono le comunicazioni in forma scritta, su supporto materiale di qualunque natura, che vengono trasportati e consegnati all’indirizzo indicato dal mittente sull'oggetto stesso o sul suo involucro.
A questi si affiancheranno i servizi accessori offerti dall’Amministrazione P.T., opzionali, utilizzati in aggiunta alla tariffa ordinaria della spedizione relativamente alle esigenze del mittente per garantirne tracciabilità, celerità di consegna o rimborso in caso di smarrimento.
Un capitolo merita l’immigrazione degli italiani all’estero e in particolare in Francia che era fra le potenze vincitrici. Le Poste non rimasero indifferenti alla massiccia presenza di italiani in suolo transalpino; infatti, a seguito dell’Accordo postale stipulato a Roma il 7 marzo 1950 fra Italia e Francia, con decorrenza dal 1° giungo 1950, si decise di applicare alle lettere ordinarie di peso non superiore a 100 grammi ed alle cartoline postali, dirette in Francia, la tariffa postale stabilita per l’interno. In date successive vi aderirono altri paesi europei.
Un capitolo a parte tratta della commistione della Democratica con la prima serie ordinaria completamente realizzata nell’età repubblicana: Italia al Lavoro.
Di particolare interesse storico-postale e molto ricercata nel settore collezionistico è la corrispondenza del personale d’ambasciata inoltrata con la valigia diplomatica.
A seguire il servizio di posta aerea ossia l’inoltro delle corrispondenze a mezzo di aeromobili. Il servizio regolare in Italia iniziò solo il 1º aprile 1926 con l’inaugurazione della linea Torino-Pavia-Venezia-Trieste, gestita dalla SISA con idrovolanti, e l’emissione di una serie destinata al pagamento delle relative soprattasse. Dagli anni ’60 gli aerei sono diventati sempre più un normale mezzo di trasporto, anche tramite una rete aeropostale notturna, con la conseguente graduale abolizione delle relative soprattasse (Acc. di Posta).
Volgeva l’anno 1949 e per i poveri emigranti spedire una lettera in Italia era veramente costoso (circa 150/175 lire a seconda delle zone e periodi). Molto peggio per i parenti italiani verso il Sud America: 40 lire per la lettera estero + 120 lire di tassa posta aerea ogni 5 gr; nel periodo successivo si passò a 55 + 135 lire. Ecco quindi comparire il francobollo della Democratica da 100 lire falso, attribuito dagli studiosi al Perciavalle, già noto per il falso di Amantea. In questo modo il povero emigrante univa nella busta spedita nel bel paese anche il valore per le spese di spedizione della lettera di ritorno.
Ancora la primaria importanza della posta è evidente quando si tratta di prigionieri di guerra e di profughi, essendo per loro unico possibile mezzo di contatto con familiari, conoscenti e associazioni come la Croce Rossa e l’U.N.R.R.A. che proprio di loro si occupano in caso di guerra. Questa piccolo spazio vuole essere semplicemente una testimonianza del vissuto di questi profughi nel periodo post bellico nelle terre del Salento, regione ricca di accoglienza ed ospitalità.
Per le caratteristiche tecniche dei singoli oggetti di corrispondenza e servizi si rimanda al volume “La Democratica: l’ordinaria del risveglio - La serie ordinaria più bella del periodo post bellico (prima parte) - Corrispondenze e servizi per l’interno".
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