Cronache dentellate

ITALO ROBETTI, mio buon maestro

Lorenzo Oliveri

Imparai a conoscere Italo Robetti leggendo due riviste filateliche che uscivano a Torino negli anni '70: "F & N" dell'UNAFNE e il "NOTIZIARIO ASIF" (che era riservato ai medici filatelici, ma che io potevo leggere grazie alla disponibilità di Giuseppe Fontana, neppure lui medico, ma che riceveva la rivista come collaboratore). A destare il mio interesse furono gli articoli assai innovativi per una filatelia allora "impaludata" e "schiava" di riviste commerciali. Grazie ad autori quali Filanci, Cerutti e tanti altri illustri filatelici, tra cui lo stesso Robetti, che ruotavano attorno a quelle riviste, la mia passione filatelica fece un salto di qualità e venne decisamente indirizzata verso la Storia Postale.

La conoscenza diretta di Italo avvenne con il mio ingresso nell'A.N.C.A.I. (Associazione Nazionale Collezionisti Annullamenti Italiani). Oggi l'Associazione compie 50 anni e tutti sappiamo che in questo lungo periodo Robetti ne è sempre stato la vera anima, fino agli ultimi giorni. Io l'ho sempre chiamato "Presidente", anche quando lui in pubblico mi correggeva, aggiungendo "onorario".

La nostra conoscenza, basata su una stima reciproca, divenne amicizia quando il 13 marzo 2016 si sobbarcò il lungo viaggio da Torino a Campo Ligure per partecipare alla presentazione del mio libro (edito dall'ANCAI) sulla Storia Postale della Valle Stura.

da destra a sinistra: Italo Robetti, Marco Preti e Lorenzo Oliveri alla presentazione della pubblicazione.


Sapevo benissimo che, data l'età, ormai non prendeva più parte a manifestazioni filateliche lontane dalla sua Torino. Però venne, non per il libro (motivazione ufficiale, visto che era stato uno dei collaboratori), ma perché il volume usciva proprio nel decimo anniversario della scomparsa di mio figlio Luca ed era a lui dedicato. Non una parola in merito, ma colsi benissimo la "vicinanza" di Italo, profonda e discreta allo stesso tempo.

Ho incontrato Robetti l'ultima volta esattamente un anno fa, il 22 febbraio (prima di entrare in clausura), a Torino, alla presentazione del volume che avevamo realizzato insieme sui bolli frazionari della Provincia Torinese. Era convalescente da un delicato intervento chirurgico, del quale, ovviamente, non parlammo: era molto riservato e quando volevo notizie sulla sua salute dovevo chiederle al suo più fedele compagno degli ultimi anni, Achille Vanara (insieme hanno prodotto la monumentale opera filatelica sulla Storia Postale di Torino, il cui ultimo volume è in fase di stampa).

Anche in quella circostanza mi coinvolse in una serie di pubblicazioni sulla Storia Postale: quella sui bolli frazionari della Provincia di Alessandria è pronta per le stampe, mentre in questi mesi avevamo iniziato a lavorare a quella analoga sui frazionari della Sardegna: Robetti era un vulcano di idee e sempre pronto ad immergersi in nuove iniziative (e a renderne partecipi gli amici).

Sapevo che era stato colpito dal covid, ma le notizie di una settimana fa ci facevano sperare che la sua forte fibra vincesse anche questa volta e, invece, questa maledetta malattia mi ha privato di un amico tanto sincero e profondo quanto riservato.

Addio Italo, uno dei pochi buoni maestri che mi hanno accompagnato nella mia lunga avventura filatelica.

Lorenzo Oliveri
14-02-2021