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IL FRANCOBOLLO PUÒ DIVENTARE ARTE |
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di Danilo Bogoni |
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Anche la fotografia è arte. Ne è fermamente convinto il collegio giudicante del Premio internazionale Asiago d’arte filatelia (Franco Filanci, Walter Forte, Arnaldo Pomodoro, Mario Andrea Rigoni, Gian Antonio Stella, Maurizio Stella e Gaetano Thiene) che ai grandi occhi di Airone cinerino, Svasso maggiore e Cormorano, del noto foto designer Sven Beham, che il Principato del Liechtenstein ha deciso di proporre attraverso tre francobolli abilmente messi in pagina da Han Peter Gassner, hanno attribuito l’Oscar della filatelia che, da quarantanove anni, viene assegnato al miglior francobollo del mondo. Nell’emissione del Principato che ha Vaduz come capitale, il collegio giudicante ha apprezzato “l’idea, l’abilità e la suggestione, il colore e la composizione” che “vanno ben oltre la migliore tecnica fotografica”. (Le immagini dei francobolli si ingrandiscono al passaggio del mouse)
A destra l’antico manufatto realizzato tra la fine del primo e l’inizio del secondo secolo da Marco Ulpio Traiano sul fiume Támega, a Chaves, lungo 140 e più metri e poggiante su 12 archi: uno dei più arditi del Paese, e a sinistra l’avveniristico ponte di Lisbona che prende il nome dal più importante navigatore Vasco da Gama, aperto nel 1998 in occasione del mezzo millennio dell’arrivo del navigatore in India e nell’ambito dell’Expo internazionale di quell’anno. Ponti che sono sinonimo ostacoli superati, di viaggi, di conoscenza e amicizia. E che André Chiote, l’autore delle immagini, propone attraverso un “originale inserimento concettuale e grafico” inserito in un “suggestivo paesaggio a tutto schermo dominato da un lungo ponte d’epoca”. “Sono felicissima di questo riconoscimento che premia i nostri continui sforzi di realizzare francobolli sempre più comunicativi”, ha ammesso Isabel Fonseca delle Poste di Lisbona.
“Nel corso di questi anni – ha ammesso il sindaco Roberto Rigoni Stern - , in questa Sala dei Quadri del Municipio si è potuto dimostrare come il francobollo rappresenti un’eloquente e significativa forma di linguaggio universale non si limita soltanto al perseguimento di obiettivi funzionali ma raggiunge qualificate espressioni di bellezza figurativa, quella bellezza che oggi noi tutti ammiriamo nelle forme espressive dei francobolli premiati”. Questo è stato possibile, secondo il primo cittadino, grazie al Circolo filatelico e numismatico 7 comuni, il cui saluto è stato portato da Maurizio Stella, che ha saputo valorizzare l’iniziativa, facendola divenire “uno degli appuntamenti filatelici più qualificati”.
L’amore è anche il filo conduttore del francobollo di Slovenia, al quale è andato il riconoscimento dell’Accademia di Filatelia e Storia Postale presieduta da Franco Filanci. Dedicato alla festività di San Valentino il dentello, firmato da Barbara Kocjančič e prodotto nell’ormai consueto formato a cuore propone “un inedito aggiornamento della visualizzazione all’evoluzione sociale e ai nuovi mezzi di comunicazione, e la serenata spetta alla donna che propone amore all’uomo, al balcone dell’immancabile telefonino”.
Nel consegnare la targa dell’Accademia di Filatelia e Storia Postale al console generale di Slovenia Vojko Volk e a Damiah Lah, delle Poste slovene, Franco Filanci, si è complimentato con i paesi vincitori “per aver compreso come il francobollo sia davvero un mezzo di comunicazione, e quindi vada usato in maniera adatta per attrarre l’attenzione del pubblico. E questo è possibile non solo con un’intelligente creatività – che tra l’altro può far assurgere anche il francobollo a espressione artistica – ma anche a priori, evitando celebrazioni di tipo politico o finanziario che è difficile se non impossibile visualizzare in modo comprensibile”. D’altra parte, ha ricordato Pietro La Bruna, responsabile Nord Est del Mercato privati di Poste Italiane è l’unico, assieme alla bandiera a diffondere l’identità nazionale.
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