Cronache Dentellate

Premio Asiago: “Linguaggio Universale e Arte Filatelica"
Mostra personale di Marco Ventura

di Danilo Bogoni

E’ firmato da Marco Ventura, l’illustratore milanese che ha al suo attivo un consistente pacchetto di francobolli, l’annullo d’artista con il quale le Poste della Repubblica di San Marino rendono omaggio al Premio internazionale d’arte filatelica numero 49, in calendario per domenica 7 luglio nella Sala dei Quadri del Palazzo Comunale.

Rappresenta un poliedro a base esagonale, con un profilo femminile di gusto rinascimentale sul lato frontale. Un omaggio alla geometria, base di tutte le arti. Nel pur piccolo disegno c’è tutto Marco Ventura, che ha scelto l’Altopiano per presentare, nella “personale” del 6/13 luglio, che il Circolo Filatelico e Numismatico 7 Comuni ha allestito nella Sala della Reggenza, un tempo Stazione ferroviaria.

Attraverso studi, schizzi e bozzetti riferiti ai numerosi francobolli che Marco Ventura ha realizzato per il Vaticano è possibile ripercorrere le varie tappe che portano alla nascita di un francobollo, le quali non si differenziano affatto da quelle di qualsiasi altro suo lavoro. Un percorso esecutivo, ammette lo stesso artista, “abbastanza lungo ed elaborato, anche se con l’esperienza sono diventato molto più veloce. Parto con una serie di schizzi molto essenziali, per poi arrivare ad un disegno a matita più rifinito che sottopongo al mio cliente. Una volta approvato o modificato il disegno, inizio a lavorare all’illustrazione definitiva, riportando il disegno con lo spolvero su un supporto preparato a gesso. Chiaroscurato con grafite il disegno, parto con i colori ad olio, usandoli in maniera più densa inizialmente e poi con velature più sottili”.

(NdR: Qui puoi scaricare gli schizzi, i bozzetti e il disegno definitivo del francobollo dedicato a papa Alessandro VII)

Illustratore apprezzato, forse più all’estero che da noi, ha firmato copertine per Der Spiegel, Time, The New Yorker, ma anche per un certo numero di libri italiani. Collezionista di francobolli, come molti in gioventù, è approdato alla realizzazione di dentelli postali. E lo ha fatto partendo dal picco più alto: la Gran Bretagna, dove il francobollo prese forma e sostanza nel 1840, contestualmente alla rivoluzionaria riforma postale di Rowland Hill che prevedeva tariffa unica per tutto in Regno e pagamento al momento dell’impostazione. Cancellando così in un sol botto costi differenziati fissati in base a complicate tabelle e pagamento al ricevimento della missiva.


L’idea di poter usare la mia arte per realizzarne qualcuno mi è sempre piaciuta. Ma – ammette l’artista in un recente colloquio pubblicato dalla testata specializzata “L’Arte del Francobollo” - non è stato facile ottenere la mia prima commissione da parte della Royal Mail. Era almeno dal 2001 – ricorda- che cercavo di fare dei francobolli per la Gran Bretagna. Francamente pensavo che la cosa fosse semplice e lineare, anche perché il mio agente a Londra in passato aveva messo a disposizione di Royal Mail tre suoi illustratori per la lunga sequenza Millennio, avviata il 12 gennaio 1999 e conclusa il 5 dicembre 2000”. Si sa, gli inglesi anche in fatto di francobolli sono esigenti. Sanno però scegliere, e nel 2007 i beneauguranti invii natalizi portavano come affrancatura angeli musicanti di Marco Ventura. Successivamente sono venuti i francobolli per San Marino e per il Vaticano. Il più recente dei quali fa memoria di don Giuseppe Diana, il sacerdote assassinato dalla camorra.
Di taglio storico postale sono invece le due collezioni proposte da Giuseppe Vincenzo Badin.

Naturalistico – anche questo nel solco della tradizione - l’annullo di Poste Italiane: rappresenta, disegnato per l’occasione da Pino Barolo, un piccolo - misura 15 centimetri – fringuello. Viene usato, questo annullo, domenica 7 luglio, giornata clou del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica nel corso della quale verranno svelati i francobolli meritevoli del riconoscimento voluto dal Circolo filatelico e numismatico 7 comuni. “E’ l’uso di un linguaggio universale ciò che contraddistingue l’arte filatelica – come sottolinea opportunamente il sindaco della capitale dell’Altopiano, Roberto Rigoni Stern - che non si limita soltanto al perseguimento di obiettivi funzionali ma ricorre all’espressione di bellezza figurativa per stupire, conferendo maggiore incisività al messaggio in esso contenuto”.

Ecco allora che “nella sua forma espressiva la filatelia diviene efficace coefficiente di informazione, di educazione e di dialogo in grado di trasmettere straordinari concetti di valorizzazione ambientali quali fondamento di uno sviluppo sostenibile, di memoria, di sostenibilità turistica ed innovazione della vita democratica di una Comunità dotati di grande energia e forza evocativa”.

Si tratta di “messaggi precisi e diretti che toccano ciascuno di noi e che portano a riflettere su tematiche fondamentali per l’intera umanità e su una responsabilità da cui non ci possiamo sottrarre”. In un “ideale gemellaggio di Asiago tra i popoli che aderisco alla prestigiosa competizione artistica, perché di arte si deve parlare, quell’arte che unisce, che emoziona e permette ai popoli di parlare un linguaggio universale”.

Danilo Bogoni
26-06-2019