Qualche volta le proteste danno frutti. Subissata da una valanga di critiche sacrosante, la disposizione contenuta nelle “Linee guida - Emissioni delle carte valori postali” del ministero dello sviluppo economico che vietava – quasi fosse un segreto di stato – la diffusione delle immagini dei nuovi francobolli fino al momento della loro emissione, sta per cadere. Almeno questo ha lasciato intendere Angelo Di Stasi, presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali. Nell’intervento a “Milanofil” Di Stasi, che qui di seguito riportiamo, è stato piuttosto abbottonato, anche se risulta che le nuove disposizioni siano già pronte. Al momento il loro contenuto, che si spera più aperto, non è noto.
Niente di nuovo, invece, per quel che riguarda i contributi interni alla realizzazione delle immagini destinate ad essere trasformate in francobollo. I bozzetti sono i benvenuti, a patto che non si pretenda un euro di ricompensa. Uno sfruttamento belle e buono giustamente rifiutato dai professionisti dell’illustrazione, del design e, in generale, dell’arte.
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Giornata filatelia 2019 Milano 22.3.2019
Aderendo con piacere all’invito rivoltomi dalla Presidente di Poste Italiane, cavaliere del Lavoro Maria Bianca Farina, sono ancora una volta qui a Milano per partecipare all’inaugurazione del Salone Internazionale del Francobollo e del Collezionismo d’autore, Milanofil 2019.
Ieri, come noto, il Ministero dello Sviluppo Economico, Autorità emittente delle carte-valori postali, ha ritenuto di emettere sei francobolli per la Giornata della Filatelia in ragione della importanza che ha assunto questa manifestazione di cultura italiana.
Trattasi, appunto, di sei francobolli della serie Democratica la cui prima emissione avvenne nell’ottobre del 1945 e nel cui ambito, dal giugno del 1946, furono emessi i primi francobolli della Repubblica italiana. Insieme con Stefano Morandi abbiamo redatto il Bollettino illustrativo.
Non più tardi di mercoledì scorso l’Amministrazione, grazie alla guida illuminata del Vice Ministro on. Dario Galli, ha completato le emissioni relative al secondo trimestre riaffermando il valore del francobollo in quanto:
a) strumento di accesso al servizio universale, anche se l’importanza di questa funzione va riducendosi progressivamente in ragione dei nuovi mezzi di comunicazione;
b) veicolo di messaggi istituzionali individuati dall’Autorità politica nella sua funzione di interprete del sentimento popolare;
c) oggetto di forte valore culturale, in quanto sintesi dell’identità nazionale in un determinato momento storico;
d) oggetto di collezione che dà origine alla filatelia.
Con riferimento, invece, alla fase di ideazione dei bozzetti, occorre osservare che per legge l’ideazione grafica di tutte le carte valori dello Stato (pertanto non solo quelle postali) compete in via esclusiva all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato attraverso le proprie strutture interne.
Ciò non vuol dire che i bozzetti dei nuovi francobolli non possano essere realizzati da soggetti esterni, ma tale realizzazione deve transitare per IPZS che – valutato positivamente l’elaborato – procede con la necessaria armonizzazione agli standard grafici adottati, sottoponendo il bozzetto al vaglio della apposita Commissione ministeriale.
Ove approvato, il bozzetto può essere utilizzato per la realizzazione del francobollo solo a condizione che l’autore esterno rilasci apposita autorizzazione a titolo non oneroso giacché IPZS non può sopportare spese (da ribaltare al MEF) per lavori comunque di competenza del proprio personale.
Dal mondo della filatelia (commercianti, collezionisti, operatori della comunicazione) sovente emergono particolari aspettative nei confronti del MiSE che, per quanto possibile, vengono tenute in considerazione.
Tuttavia, in particolare, appare evidente che il fenomeno del collezionismo filatelico, rilevante e significativo da un punto di vista culturale, sia di modesto interesse generale a motivo dei numeri limitati che ora rappresenta.
Parimenti, l’adombrata ipotesi che il calo dei collezionisti sia da imputare alla scarsa attrattiva dei francobolli italiani (e, per converso, che emissioni più accattivanti possano determinare un significativo aumento dei collezionisti) appare imputabile alla naturale e fisiologica modifica degli interessi delle nuove generazioni, connessa alla parallela diminuzione dei volumi di corrispondenza dovuta ai più nuovi immediati (ed economici) mezzi di comunicazione.
Però anche qui bisogna considerare che nel 2018 sono stati venduti 108 milioni di francobolli mentre nei primi tre mesi del 2019 il totale del venduto assomma a circa 15 milioni di francobolli.
In tale contesto, il mondo del collezionismo filatelico deve necessariamente prendere atto dei cambiamenti epocali in atto, sapendosi adattare ad essi.
Comunque sino a quando esisterà il francobollo (ma anche quando esso, un domani che ci auguriamo lontano, scomparirà definitivamente) esisteranno certamente persone che con passione saranno dedite alle collezioni filateliche.
L’Amministrazione, sia ben chiaro, intende perseguire un rilancio nell’uso del francobollo, suscitando un auspicabile rinnovato interesse da parte dell’utenza e tiene in debita considerazione le istanze provenienti dal mondo del collezionismo, relativamente alla politica di emissione delle carte-valori postali. In tal senso è in fase di avanzato studio un aggiornamento delle linee guida per renderle più coerenti anche rispetto alle esigenze degli operatori della comunicazione.
Per quanto riguarda la formalizzazione degli atti amministrativi, propedeutici alla stampa dei francobolli da parte di IPZS, occorre anche considerare che la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali è attenta affinché tanto i decreti recanti le caratteristiche tecniche, quanto agli ordinativi di produzione vengano trasmessi ai competenti uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze con ogni sollecitudine e, parallelamente, l’Amministrazione finanziaria opera con professionalità e tempestività per assicurare sempre la controfirma dei decreti o nell’adozione delle autorizzazioni alla stampa.
IPZS, dal canto suo, svolge la propria attività con grande professionalità e determinazione per assicurare sempre una stampa dei francobolli di ottima qualità.
La Giornata della Filatelia 2019 sul piano del rilancio dei francobolli ovviamente coglie nel segno e quindi uno speciale ringraziamento va rivolto alla concessionaria Poste italiane ed ai suoi dirigenti.
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da sinistra: A. Merenda e F. Gregori (Poste Italiane), D. Tudini (Presidente I.P.Z.S.), A. Di Stasi (MiSE),
M.B. Farina (Presidente Poste Italiane) |
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