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Anche Giovanni Battista Cavalcaselle, come tanti altri grandi, il 22 gennaio 1819 venne al mondo in un piccolo centro della pianura Padana: Legnago, provincia di Verona. Nota più che altro per essere un’importante fortezza. Questo non gli impedì, anzi lo spronò, a diventare “pioniere della storia dell’arte come disciplina e precursore della tutela del patrimonio artistico italiano”. La definizione è della storica dell’arte Paola Marini.
La famiglia, della “buona borghesia”, locale lo favorì negli “studi artistici all’Accademia di Venezia. In realtà – ricorda ancora Paola Marini -, egli sviluppò la sua capacità di ‘conoscitore’ soprattutto da autodidatta, nel confronto diretto con i capolavori del passato e mettendo a punto, con l’esercizio del disegno, un sensibilissimo strumento di indagine critica che caratterizzò l’intero suo lavoro. Sin dal primo viaggio di studio fuori dal Lombardo-Veneto (1846), muovendosi lentamente e con pochi mezzi, compiendo lunghi tratti a piedi, rivolse interesse non solo a grandi centri d’arte, quali Firenze ed Assisi, ma anche a territori considerati marginali, come il Friuli”. Annotando tutto sui suoi taccuini, ora conservati alla Biblioteca Marciana di Venezia. Dai quali nel 1997, centocinquantenario della morte, il ministero delle Poste ne trasse tre.
Si tratta del San Nicola e storie della sua vita, il dipinto di Antonello da Messina, andato distrutto con il sisma che, nel 1908, rase al suolo la città; Studi di Madonna con Bambino di Raffaello e Venere allo specchio di Tiziano, affidando al bulino di Antonello Ciaburro il compito di trasferirli sulla piastrina d’acciaio che servì alla produzione del francobollo da 800 lire che in primo piano propone il pensoso ritratto di Giovanni Battista Cavalcaselle. Analoga impostazione grafica, ma con fogli dei taccuini diversi, presenta la medaglia che la Zecca dello Stato coniò utilizzando l’argento.
A farsi promotore dell’emissione del francobollo e della coniazione della medaglia fu il Circolo filatelico e numismatico legnaghese “Sergio Rettondini” che tra le sue missioni ha anche quella di ricordare ed onorare i grandi legnaghesi. Non a caso la prima celebrazione filatelica, quando Cavalcaselle era certamente meno conosciuto ed apprezzato di oggi, risale al 18 e 19 ottobre 1969, centocinquantesimo della nascita. Allorché venne allestita una mostra dedicata al grande storico dell’arte e curata la stampa di una cartolina, firmata da Giorgio Scarato, sulla quale venne apposto l’annullo ricordo delle Poste. Anche l’arrivo, nel 1997, del francobollo italiano fu salutata con una mostra e un fiorire di cartoline, buste e annulli. Quello del Giorno di emissione, a seguire quello della mostra, la targhetta che bollò la corrispondenza in quei giorni imbucata a Legnago e quello della Repubblica di San Marino che in tal modo si unì ai festeggiamenti cavalcaselliani.
Inserito nell’apposito Comitato “Cavalcaselle 200” attraverso il quale l’Amministrazione comunale locale, guidata da Clara Scapin, celebra questo suo illustre cittadino con un fitto ed interessante calendario di appuntamenti che proseguirà fino a maggio, il Circolo filatelico è stato chiamato a curare il settore postal-filatelico degli eventi.
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Il sindaco Clara Scapin all’inaugurazione della Mostra filatelica “Cavalcaselle 200” |
“Cavalcaselle 200”, questo il titolo della mostra filatelica aperta dal 19 al 27 gennaio alla Fondazione Fioroni, che ha dato l’avvio alle celebrazioni. Di taglio artistico, la rassegna propone una coloratissima rassegna di opere d’arte in formato dentellato e relativo ingrandimento. Francobolli, quindi, con immagini pittoriche, applicati su cartoline che mostrano, più grande, la medesima opera. Si tratta di una selezione della monumentale collezione realizzata dallo studioso bresciano Italo Greppi.
Marco Ventura, che ha all’attivo un rispettabile numero di francobolli realizzati per Gran Bretagna, San Marino e Vaticano, ha scelto la celebrazione di Giovanni Battista Cavalcaselle per presentare – per la prima volta in Italia - la documentazione figurativa – schizzi, prove, bozzetti: vere e proprie opere d’arte in miniatura – che ha portato alla realizzazione di francobolli per la Città del Vaticano. Alcuni dei quali particolarmente impegnativi e al tempo stesso “delicati”, come quello che lo scorso anno onorò la memoria di don Pino Puglisi, assassinato dalla mafia. Altri premiati, come la celebrazione postale sammarinese del Natale del 2012, insignita con il “San Gabriele”, destinato ai migliori francobolli a tema religioso del mondo.
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La sala Marco Ventura alla Fondazione Fioroni |
Nella giornata di sabato 19 febbraio, all’interno della Fondazione Fioroni, Poste Italiane ha aperto un ufficio postale provvisorio e utilizzato lo speciale annullo “Bicentenario della nascita di Giovanni Battista Cavalcaselle”, mentre il Circolo filatelico e numismatico “Sergio Rettondini” (C.P. 58, 37045 Legnago, Vr) ha predisposto la tradizionale cartolina ricordo.
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La cartolina e l’annullo “Cavalcaselle 200” |
Pure le Poste della Slovenia partecipano ai festeggiamenti. Su richiesta del Circolo filatelico e numismatico “Sergio Rettondini” hanno infatti stampato un limitato numero di speciali francobolli. Di due tipi, che si differenziano per il valore facciale che, così come viene fatto da un certo periodo di tempo in qua anche in Italia, non è espresso in numeri bensì in lettere. Precisamente la A (servizio interno) e D (corrispondenza internazionale). Unica, invece, l’immagine: il ritratto-logo del commemorato adottato dal Comitato festeggiamenti.
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Il francobollo personalizzato della Slovenia dedicato “Cavalcaselle 200” |
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