L'immagine che propongo è quella di una raccomandata spedita da un ufficio postale di Roma lo scorso 23 febbraio e giunta a destinazione il 27 dello stesso mese. Il motivo non sta nell'insolita celerità con la quale la missiva è giunta a destino (fatto di per sé ragguardevole di questi tempi), ma per commentare la variopinta affrancatura del plico che un solerte impiegato postale ha accettato allo sportello senza battere ciglio nonostante le evidenti e numerose irregolarità. Tanto per sottolineare il fatto che i regolamenti ci stanno solo se qualcuno li segue o li conosce.
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Punto uno - Affrancata solo con francobolli in Lire per un totale di 9.800 Lire, al cambio ufficiale per 5 Euro e 6 cent. in eccesso di 6 centesimi rispetto alla tariffa lettera raccomandata. Tutti annullati in blu. Nulla di eccezionale, visto che è noto ai filatelisti che i francobolli in Lire, con qualche distinguo, purché emessi dopo il 1967, sono ancora validi sino a esaurimento e salvo prova contraria (falsi e già usati, per esempio). Molti di noi si sono scontrati con la pervicace resistenza di impiegati postali disinformati che hanno tentato di rifiutare la validità di questi francobolli ma è un dato di fatto che i francobolli in lire servono ancora per affrancare.
Punto due - Sulla missiva sono apposti francobolli di sette emissioni diverse. È quella che comunemente viene definita "affrancatura filatelica" frutto di un qualche collezionista fantasioso in vena di gratificare il proprio corrispondente, anch'egli filatelista. Le emissioni di i Saba (600 Lire) e quella degli 850 Lire con il vecchio logo di Poste Italiane sono "regolari" essendo stati emessi rispettivamente nel 1983 e nel 1995. Curioso e decisamente fuori corso l'uso di una coppia del 500 Lire alto valore della serie commemorativa della settima assemblea generale dei Comuni d'Europa, datata 1964 quindi tre anni prima della data limite di validità stabilito per i francobolli ancora validi. Non va meglio per il mille lire di posta aerea "torre del Campidoglio" che, ufficialmente emesso con filigrana stelle nel 1955, se fosse con filigrana del quarto tipo al massimo potrebbe datarsi al 1962-63. Che dire dei due francobolli vaticani posti sulla sinistra dell'affrancatura? Beh, si sa, a Roma i francobolli del Vaticano da sempre sono tollerati sulle cartoline imbucate dai turisti fuori piazza San Pietro, nelle cassette di Poste Italiane, ma su una raccomandata? Guardando bene entrambi poi non sarebbero nemmeno passati al vaglio delle Poste Vaticane: il 1500 Lire Arcangelo Gabriele di posta aerea è stato "benedetto" sotto il pontificato di Paolo VI, quello da 1300 Lire è del 1988 ed è stato emesso per uno dei viaggi di Giovanni Paolo II. Sono stati accettati perché uno è già santo e l'altro lo diventerà entro quest'anno? Ah, saperlo.
Poi la chicca finale: tre segnatasse da 900 lire completano il mosaico. Valori emessi, è vero, nei limiti temporali previsti (1984) ma mai ammessi ad affrancare corrispondenza essendo riservati a contabilizzare le ammende e le tasse postali. Vero è che essendo venuta meno la tassazione (oggi una lettera senza affrancatura, o con affrancatura insufficiente dovrebbe essere restituita al mittente per la regolarizzazione o, in caso il mittente non sia indicato, viene inviata al macero) di queste marche non si sa che cosa farsene, ma utilizzarle per affrancare appare un po' troppo pretestuoso.
Per tutti, ma non per il solerte sportellista di Roma che, probabilmente, avrebbe accettato la raccomandata anche se affrancata con francobolli della improbabile Isola delle rose, o magari con una figurina Mira Lanza o una etichetta del tram usato. Questa fantasiosa raccomandata, rimarrà tuttavia, come un monumento (salvo sequestro giudiziario), quasi come un riconoscimento postumo all'impiegato distratto, nella nostra collezione "degli orrori".
Fabrizio Stermieri
Presidente Ufner Unione Filatelica Numismatica Emilia Romagna
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