proposta da: Giorgio Landmans
Oggi vi mostro una cartolina da Alberobello che era presente in un lotto che comperai a suo tempo, che ho ritrovato e che presenta un'insolita situazione.
Una cartolina a quei tempi – siamo nel 1949 – doveva essere affrancata in base al tipo di contenuto scritto.
Tre tariffe: Firma e data; solo saluti e firma (massimo 5 parole) oppure con uno scritto più lungo e allora doveva essere maggiormente affrancata come corrispondenza.
In questo caso il testo è stato ricoperto come da regolamento, con una mezza busta quindi non valevano le prime due tariffe.
In quell’ epoca avveniva spesso che chi riceveva una cartolina tassata fingeva di esaminarla leggeva il testo e negava fosse a lui inviata e non ritirava tale cartolina, per evitare ciò veniva coperto il testo.
Il mittente ha affrancato con lire 10 mentre la tariffa corrispondenze era di lire 15. Il revisore non perdonò e la cartolina venne gravata di tassa.
Il valore da 5 lire mancante fu tassato con un 6 lire (da regolamento doveva essere il doppio: 10 lire) forse per mancanza di francobollo e applicato sul lembo della busta e impedendone così la visione dello scritto.
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