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La LETTERA semplice (15 gr per interno) | |||||||||||||||||||||||||
di Gianni VITALE | |||||||||||||||||||||||||
<<< PRIMA PARTE
LETTERA APERTA PER L’INTERNO: Lettera da Firenze per la città affrancata per Lire 15 con Lire 1 e Lire 4 della serie Democratica, Lire 10 verde azzurro della serie “Giochi Ginnici”, annullati con il timbro rettangolare in dotazione alle banche per concessione delle Poste Italiane “B.C.I. 21 MAG. 1951 AGENZIA DI CITTA’ N°1”. La lettera reca il timbro “RACCOMANDATA” cancellato con una matita rossa e la firma dell’ufficiale postale con la stessa matita per confermare la cancellazione.
AFFRANCATURA INTEGRATA ALL'UFFICIO POSTALE: 4 aprile 1947 Lettera affrancata due volte in partenza. CAMBIO TARIFFARIO: Lettera con doppia affrancatura perché spedita due volte a cavallo di due periodi tariffari: 15 lire con annullo FIRENZE 08.04.1949 per Genova, indirizzo corretto e rispedita a Matelica apponendo Democratica da 6 lire con annullo AMB. TORINO-ROMA. Al verso bollo di arrivo Matelica. Le corrispondenze FATTE PROSEGUIRE per lo stesso destinatario trasferitosi potevano essere rispedite senza riaffiancarle, ma in questo caso la seconda affrancatura (eccedente 1 lira) si rese NECESSARIA perché il 10.04.1949 ci fu il cambio di tariffa che portò appunto la tariffa lettera da 15 a 20 lire.
CAMBIO SERVIZIO: Lettera spedita il 21 dicembre 1951 dalla BNL – Filiale di Palermo – per città contenente conto corrente bancario con affrancatura meccanica rossa di 6 lire. Tariffa non corretta ma frequentemente utilizzata da vari istituti ed enti e generalmente tollerata. A causa del cambio di indirizzo della destinataria, come da correzione a penna apportata sul fronte, la tariffa fu integrata dall’Ufficio Postale, stavolta considerandola lettera, con applicazione di due valori da 4 lire della Democratica e due francobolli da 6 lire dell’Italia al Lavoro per complessive 20 lire che, aggiunte alle 6 lire già pagate, erano sufficienti a coprire la nuova tariffa da 25 lire. La missiva parte da Palermo il 24 e giunge a Roma il 26, come da annullo al verso.
AFFRANCATURA MECCANICA: 9 marzo 1946 – Lettera del peso compreso fra 165 e 180 grammi (12 porti) spedita da Genova dalla ditta RIV - Officine di Villar Perosa ad altra sede della stessa ditta in Torino. Tariffa 48 lire ottenuta con cinque affrancature meccaniche rosse della ditta da nove lire e completamento con un francobollo da due lire della Democratica e una lira della Luogotenenza, tiratura di Novara.
QUARTIERE POSTALE: Nella metà del secolo scorso ritroviamo la suddivisione del territorio in quartieri postali, tentativo già effettuato nel secolo XIX ed andato a finire nel cassetto. Anche in questo caso il sevizio fu snobbato dagli addetti ai lavori e passò definitivamente nel dimenticatoio. Annullo circolare riportante il numero del Quartiere Postale e del Portalettere
VERIFICATORE: 11 giugno 1946 - Lettera inoltrata a Roma per Parma in tariffa 4 lire resa franca con coppia verticale del 2 lire della Democratica. L’annullo ROMA-FERROVIA colpisce a pieno uno dei due valori ma solo marginalmente l’altro francobollo della coppia che fu annullato in arrivo con lineare PARMA. Sul fronte bollo in cartella violetto: ”Pregasi ritornare l’unita busta, Il Verificatore” completato con lineare PARMA. Evidentemente il verificatore di Parma decise di avviare un provvedimento disciplinare nei confronti dell’Ufficio Postale di partenza, reo di aver annullato in maniera inadeguata l’affrancatura.
USO DELL’ESPRESSO IN POSTA ORDINARIA NON TOLLERATO:
2 settembre 1947 R3 – Lettera spedita da Riccione a Bologna in tariffa 10 lire ed affrancata con francobollo Espresso della Democratica da 10 lire. In partenza il valore non venne annullato e reca al fianco la “T” di tassazione. Al verso Segnatasse della Luogotenenza da 20 lire con guller rosso annullatore di Bologna 03.09.47, pari al doppio del mancante. L’uso dei francobolli Espresso o di Posta Aerea come ordinari, sebbene formalmente vietato, era largamente diffuso e sempre tollerato. Personalmente unico caso noto.
LETTERA MULTIPORTO: 9 marzo 1946: Lettera fino a 420 gr spedita dalle Cartiere Burgo di Verzuolo alla sede di Torino in perfetta tariffa 112 lire (4 lire x 28 porti da 15 gr l’uno) 4 agosto 1949 – Lettera fino a 75 gr inoltrata a Ferrara per Piacenza in corretta tariffa 100 lire (20 lire x 5 porti da 15 gr l’uno).
FUORI VALIDITA’: 13 aprile 1951 R6 – Lettera da Ventimiglia a Firenze (tariffa 20 lire) con affrancatura mista Democratica e Italia al Lavoro con valore da 10 lire ardesia fuori validità da circa 3 anni. 20 ottobre 1954 R7 – Lettera da Urbino a Bari diretta a militare: 13 lire. 8 gennaio 1971 – Lettera da Castelfranco Emiliano a Genova in corretta tariffa 50 lire. Utilizzo ben 19 anni dopo la scadenza di validità postale.
UTILIZZO DI FRANCOBOLLI ITALIANI IN TERRITORIO ESTERO: 23 febbraio 1948 – Lettera spedita da Bruxelles per Vicenza affrancata con 10 lire della Democratica regolarmente obliterato con annullo a targhetta della Fiera Internazionale di Bruxelles dal 17 al 28 aprile. Come si evince dallo scritto interno la lettera doveva essere acclusa in “Valigia Diplomatica” ed era stata quindi correttamente preaffrancata per il solo servizio in territorio italiano.
RISPEDIZIONI AL MITTENTE: Le lettere inesitate riportavano sul supporto la motivazione del mancato recapito. Generalmente era scritta a mano dal postino e nei casi di maggior frequenza si ricorreva all’utilizzo di timbri appositi. Prima di rispedire al “mittente” si utilizzava tutto quanto nelle possibilità umane. Ecco un esempio di ricerca del destinatario nell’anagrafe comunale.
CURIOSITA’: 4 settembre 1951 Lettera intestata del QUOTIDIANO “ROMA”, con pubblicità illustrate sia sulla busta fronte-retro che sulla carta da lettera contenuta, spedita da Napoli per Ferrandina – Matera.
22 agosto 1946 – Piccola busta di lettera da Surbo e indirizzata a Tuglie – Lecce in corretta tariffa 4 lire affrancata con coppia dei francobollo da 80 centesimi e 1,20 lire. In partenza venne inspiegabilmente applicata la “T” di tassazione. Successivamente, in transito o arrivo, qualcuno fece bene il conto, come da addizione riportata sul fronte, e si accorse che era tutto in regola. Non venne correttamente applicata alcuna tassazione. 19 gennaio 1946 - Lettera prestampata “ON HIS MAJESTY’S SERVICE” utilizzate nel periodo bellico da militari al Servizio di Sua Maestà britannica ed utilizzata per normale corrispondenza in Italia. 5 ottobre 1946 - Altro supporto militare della Gran Bretagna utilizzato nella II guerra mondiale dalle truppe inglesi come regolare corrispondenza italiana. 18 ottobre 1947 – Oggetto di produzione privata (S.A.P. di Milano) con slogan pubblicitario.
Bibliografia
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