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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

“ROMA 88”
140 ANNI DAI MOTI RISORGIMENTALI 1848-1988

Associazione Filatelico Numismatica Intercral Roma 1988
pagine 116

Dalla nota introduttiva dell’On. Giulio Andreotti:
I francobolli del Regno d’Italia, quelli della Repubblica italiana, di San Marino e del Vaticano sono alla base del ricco ed effervescente mondo del collezionismo filatelico italiano. Anche in questo campo si può affermare che siamo un Paese “privilegiato”, potendo scegliere tra diversa specializzazioni ed avendo la possibilità di analizzare diverse evoluzioni storiche attraverso questo piccolo quadrato di carta, così ricercato e prezioso. E’ noto che per tradizione familiare, sono un appassionato collezionista di francobolli dello Stato Pontificio. Devo dire che questo mi ha fatto scoprire quanto stretti siano i collegamenti tra storia postale e politica. E’ interessante confrontare, ad esempio l’evoluzione filatelica e la struttura postale dello Stato Pontificio, del regno d’Italia e di quello borbonico, per scoprire le conseguenze che hanno avuto i moti risorgimentali nei confronti degli Stati dell’epoca. Lo sbarco nell’aprile del 1849 a Civitavecchia del Corpo di spedizione francese, ebbe come conseguenza la parallela circolazione nello Stato pontificio di bolli postali francesi per facilitare la corrispondenza tra i militari e la madrepatria. La breve stagione della repubblica Romana, dal canto suoi, introdusse nuovi simboli legati alle antiche tradizioni repubblicane: l’aquila, i fasci, ecc… che dopo quasi un secolo ritroveremo sui francobolli della cosiddetta Repubblica di Salò, a dimostrare come stesse simbologie possono essere utilizzate per esprimere concezioni politiche diametralmente opposte.
Il francobollo è certamente un contributo di conoscenza alla storia che si evolve, se non una sua vera e propria fonte. Attraverso la filatelia si possono leggere e decifrare le vicende del mondo, la nascita degli Stati, i cambiamenti delle forme di governo, le diverse sensibilità nel tempo e nello spazio. Per questo, forse, il collezionismo filatelico ha sempre esercitato un forte richiamo in particolare sulle giovani generazioni. Mi sembra un fatto positivo e formativo perché promuove l’abitudine alla ricerca e all’approfondimento, dà un senso della storia, abitua a dar ordine alle cose e a “sistematizzarle” e, perché no, può anche favorire qualche buon affare…
Desidero perciò esprimere il più cordiale augurio affinché l’iniziativa sia di piena soddisfazione per coloro che l’hanno realizzata e riscuota un meritato successo di pubblico.

Indice: Note introduttive; Espositori; Gli albori del Risorgimento Italiano. 1794-1849 Undici eroici lustri; Il Congresso di Vienna; Come, quando e perché nacquero i bolli postali della Rivoluzione Siciliana del 1848; I Moti di Modena; Livio Mariani (1793-1855) e la Repubblica Romana del 1848-1849; Le relazioni diplomatiche e postali tra la Sicilia e il continente nel 1848-49; Due momenti contrastanti del 1848; Patrioti misconosciuti della Campagna meridionale. L’Alfiere Francesco Palmigiano; 2 eroine sconosciute; La parentesi dei rapporti postali tra Stato Pontificio e Italia; Il servizio postale in Sicilia in periodo dittatoriale; Significato e valore della Storia Postale negli avvenimenti risorgimentali; Bibliografia.

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