LE BOLLATURE POSTALI DEL REGNO DI NAPOLI
dalla Restaurazione Borbonica all’adozione dei francobolli (1815-1858)
di Giovanni Chiavarello
Edizioni Filateliche Internazionali, Napoli 1971 (edizione di 500 copie numerate e firmate)
pagine 107 con illustrazioni in bianco e nero
Dalla Prefazione a cura di Giovanni Chiavarello:
I bolli postali prefilatelici napoletani sono stati, fino ad oggi, tenuti in scarsa considerazione pur essendo fra i più suggestivi ed interessanti del mondo. Parte d’essi appaiono, soltanto per un anno o poco più, sulle lettere affrancate con francobolli del Regno di Napoli. Per tale periodo (1° gennaio 1858-1861) abbiamo la fortuna di potere compulsare un’opera fondamentale, l’insuperata, a tutt’oggi, monografia del compianto Dott. Emilio Diena sui francobolli del Regno di Napoli che venne in seguito aggiornata dal Figlio, Comm. Mario. Emilio e Mario Diena ci hanno fatto conoscere quasi tutti i bolli nominativi prefilatelici usati in sì breve periodo, ma nulla o quasi si sa sul periodo precedente. Per tale motivo ho creduto utile cercare di fugare le tenebre che avvolgono questo lungo inesplorato periodo: se non vi sono riuscito in pieno, i lettori non me ne vogliano. Non è possibile, infatti, scrivere di filatelia senza che altri, in seguito, abbiano a lagnare omissioni o inesattezze: alle prime opporrò il rimedio degli aggiornamenti, alle seconde rimedierò ancora – e spero che gli immancabili volenterosi vorranno collaborare – con opportuni articoli nella migliore rivista tecnica del momento. Purtroppo moltissimo materiale, nel trascorrere di quasi un secolo e mezzo, è andato distrutto. Gravissime sono state, in particolare, le distruzioni avvenute durante l’ultima guerra mondiale negli archivi municipali del Mezzogiorno d’Italia, nonché del grande Archivio di Stato di Napoli che venne saccheggiato, nel settembre 1943, dai Tedeschi. D’altra parte, quando qualcosa si poteva facilmente reperire, prima del conflitto, non fu fatto. Da ciò la rarità di varie bollature, alcune delle quali note in un solo esemplare, e l’impossibilità di illustrarne altre, certamente esistite, ma fino ad oggi sconosciute. Molti amici mi hanno aiutato affinchè questa pubblicazione avesse potuto vedere la luce nel modo migliore e più completamente redatta. Essi sono, in ordine alfabetico: Gr. Uff. Dr. Raffaele Alianello, Napoli; Avv. Sergio Benincasa, Napoli; Comm. Domenico Cesare Palazzo, Napoli; Rag. Cherubino Cherubini, Firenze; N. D. Gabriella Conti in Leanza, Bari; Cav. Achille De Angelis, Napoli; Prof. Antonio De Astis, Napoli; Sig. Gaetano Dello Buono, Nocera Inferiore; Dr. Enzo Diena, Roma; Dr. Giulio Di Michele, Giulianova; Dr. Wladimiro Fabbri, Napoli; Sig. Italo Giuffrida, Napoli; Canc. Cav. Vito Mancini, Molfetta; Avv. Vincenzo Mitolo, Bari; Dr. Salvatore Palermo, Napoli; Sig. Franco Paolillo, Napoli; Geom. Gaetano Pappalardo, Brescia; Dr. Vincenzo Perrone, Lecce; Avv. Salvatore Raeli, Lecce; Dr. Comm. Luigi Raybaudi Massilia, Roma; Dr. Prof. Gino Ricchioni, Bari; N. H. Avv. Antonio Stoppani, Roma; Sig. Giuseppe Tavani, Napoli; Sig. Osvaldo Tesoro, Napoli; Dr. Salvatore A. Traina, Vittoria; Dr. Ing. Piero Venturini, Roma; M.se Comm. Enea Villani Bologna. Ad essi vada tutta la mia riconoscenza. A questa fatica, in modo ch’essa non sia stata del tutto vana, non chiedo alcun premio se non quello di vedere allargare la schiera degli amatori delle timbrature postali del Regno di Napoli.
Indice degli argomenti:
Prefazione; Il Regno di Napoli; Le Poste Napoletane; Le Officine di Posta; I Bolli Postali; Lettere Assicurate; Lettere Franche e di Real Servizio; I Bolli della Capitale; L’Officina di Posta di Polla; Bolli postali di Cancellerie Comunali; Benevento; Nuove denominazioni di località che ebbero officina di posta; Catalogo; Chiave del catalogo; Bolli adoperati nel primo periodo (1815-26); Bolli adoperati nel secondo periodo (1826-57); Prospetto delle Cancellerie Comunali; Valutazione; Bibliografia.
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