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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

COME SI COLLEZIONANO I FRANCOBOLLI
Uberto Tosco (a cura di)
Istituto Geografico De Agostini, Novara 1967
pagine 80 con illustrazioni in bianco e nero ed a colori

Premessa a cura dell’Autore, (Presidente della Commissione per la conservazione delle collezioni della Federazione Internazionale di Filatelia)

Mai come in quest’ultimo ventennio la parola “Filatelia” è volata di bocca in bocca, ha occupato colonne di quotidiani, è comparsa qua e là, fin sugli affissi murali di mostre filateliche. La ragione di questa improvvisa pubblicità, che alla filatelia viene attribuita con un ritmo incalzante, va ricercata nel nuovo impulso che questo “hobby” ha avuto a partire dall’immediato dopoguerra. Un “hobby” diciamo ma non è tutto; dobbiamo infatti considerare la filatelia non più soltanto come “il far collezioni di francobolli”, come una pressoché banale attività collezionistica: quasi un passaporto da ragazzi, oppure un appassionato “ricercare” fra rettangolini colorati passati per posta, riservato a doviziosi professionisti. Dobbiamo vedere, nella voce che illustriamo, qualche cosa di più e di meglio, di più appassionante e di più utile, specialmente dal punto di vista didattico. La filatelia comprende ormai distinti settori: il collezionismo puro, di francobolli di ogni specie e nazione, quello specializzato e spesso limitato a particolari nazioni o periodi storici, e quello a “soggetto” o tematico; lo studio storico della posta e del francobollo, dai v ari servizi ai diversi metodi di stampa; la filateli, o meglio, il francobollo come investimento di denaro; ed infine il collezionismo globale e studiato, attraverso il quale l’uno e l’altro settore si accomunano in un tutto unico e impegnativo. Senza dubbio quest’ultimo sistema è il più appassionato – e nello stesso tempo generalmente più dispendioso – ma è, nello stesso tempo, il più ricco di fascino. Malgrado l’attuale “moda” di far collezione di francobolli, a diversi livelli, sotto varie forme, dalle più comuni a quelle cosiddette classiche e fino alle profondamente specializzate, la filatelia non è rappresentata, in campo bibliografico, da una adeguata compagine di pubblicazione che la riguardano. Esistono, è vero, numerosi cataloghi e periodici, alcuni dei quali veramente ad alto livello, specialmente in Italia, ma una trattazione organica sulla posta, sulla filatelia, sui francobolli, è, in verità, rara e poco diffusa, anche se – senza dubbio – essa troverebbe non pochi appassionati acquirenti. In questa sia pur modesta e non pesante pubblicazione sulla filatelia in generale, sono tracciate le linee schematiche di quello che la collezione dei francobolli può rappresentare, anzi, dovrebbe rappresentare idealmente, non disgiunta dall’interesse materiale che essa può acquisire, r concordante soprattutto con le vicende storiche – e non soltanto postali – che hanno toccato l’uno o l’altro popolo, quella o questa nazione, trasformando talvolta politicamente ed amministrativamente interi continenti. La collezione è, inevitabilmente, e deve essere, una storia, più che un banale catalogo di figure di sovrani e di despoti, di stemmi, e di paesaggi. Con quest’opera, dunque, ci auguriamo di portare alla filatelia nuovi appassionati e di contribuire almeno un poco a dimostrare come il francobollo sia qualche cosa di più di un rettangolino di carta, fine a stesso, e comprovante soltanto una tassa pagata.

Indice degli argomenti
Premessa; il servizio postale nel passato; i precursori e la carta postale; nasce il francobollo; francobolli normali e speciali; i francobolli commemorativi; come si stampano i francobolli; come organizzare la collezione; nuovi e usati, originali e falsi; note bibliografiche.

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