UNA QUESTIONE DI SICUREZZA
testi di Franco Filanci, Danilo Bogoni, Federico Luperi
Tipografia della Direzione Centrale Servizi postali – Bologna 1994
pagine 63 con illustrazioni in bianco e nero.
È una parola. Come si fa a scrivere l’introduzione di un libro che è storico e tecnico, che parla di tanti argomenti diversi ma sempre dello stesso, che è complicato e semplice. Una doppia natura così radicata non può fare a meno di due introduzioni.
INTRODUZIONE NUMERO UNO.
Che cosa ne sarebbe della musica senza i dischi? Che cosa ne sarebbe di pensieri e parole senza carta? Guardatelo, toccatelo, odoratelo, ascoltate il rumore delle pagine. Sto parlando proprio del libro che avete in mano; pensate per un attimo al lavoro che c’è dietro, a cosa è necessario per permettervi di soppesarlo tra le vostre mani. Non sto parlando di ricerche, studi, approfondimenti che gli autori non hanno certamente trascurato, non della stampa fine ed accurata, ma del libro in quanto tale, il libro come archetipo. Esiste, tante pagine solide, tangibili. Gli autori potevano anche tenere una bella conferenza, spiegare i dettagli, raccontare quanto hanno trovato e cosa sarebbe successo? Qualcuno (pochi) avrebbe assistito, tra l’annoiato e il divertito, dopo due ore avrebbe già dimenticato la maggior parte delle cose sentite e tanto sapere sarebbe andato sprecato. Un po' come accade dopo un concerto: la musica è balla, travolgente e capita di tornare a casa fischiettando il motivo più intrigante, ma è impossibile ricordare tutti i brani, le parole di ogni canzone. Per fortuna la carta esiste. Qualcosa da ricordare? Basta prendere un appunto, su un pezzo di carta. Devi pulire il vetro? Niente di meglio della carta di giornale. Fotocopiatrici, fax, notes, ecc.; oggi senza carta saremmo letteralmente bloccati. Eppure, basta niente e il cestino è pieno, tanto sono solo pezzi di carta. Questo libro è la storia di un amore, dell’amore e della caparbietà di tanti uomini per costruire, affinare, decorare uno dei prodotti più essenziali ma nonostante questo meno considerati.
INTRODUZIONE NUMERO DUE.
Disegno senza colore; scudo inesorabile contro la malvagità, arte sopraffina e una discrezione tale da fare invidia anche al miglior supereroe. La filigrana è tutto questo. Nasce per caso o per errore? Volontà del fato o distrazione di un operante che sia stato, l’importante è l’uso che gli uomini siano riusciti a farne e i risultati conseguiti con una tecnica che ancora oggi, nell’epoca del computer e della ipertecnologia, ha del fantastico. Fantastico perché racchiude semplicità e complessità allo stesso tempo, perché permette notevoli impieghi e contemporaneamente non serve proprio a niente. Fantastico perché è bello pensare che il più bel quadro è imprigionato per sempre in un foglio bianco, ma serve un semplice raggio di luce per liberarlo in tutta la magnificenza.
Ultima cosa. Pensateci, prima di buttare via un foglio di carta.
Indice degli argomenti
Carta; filigrana; Miliani; sicurezza; primato Italia; controllo; granducali; Amici; gigli; casualità; corona; ruota alata; stelle; tre penne; chiavi; pacchi; vaglia; chiaroscuro; eccezione; falso e trucco; collezionismo.
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