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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

ITALIA SVEGLIATI. UNO STIVALE DI CARTOLINE
Tutti i simboli della nostra Patria
di Enrico Sturani
Vaccari s.r.l. Filatelia – Editoria, Vignola (MO) 2011
pagine 155 con illustrazioni a colori.

Presentazione di Maurizio Pagliani
Il mondo del collezionismo, variegato e sempre affascinante, è formato da cultori di discipline diverse: cartoline postali illustrate, distintivi civili e militari, calendarietti da barbiere, chiudilettera, medaglie commemorative, pacchetti di sigarette, tessere, cartamoneta, bustini di personaggi famosi, figurine da collezione, menù, manifesti, giochi di carta da ritagliare, scatole di fiammiferi, decorazioni al valore e al merito, ordini cavallereschi, giocattoli d’epoca, soldatini di carta e plastici, pipe e molto altro ancora. Un esauriente quadro della situazione lo si deve all’architetto dal multiforme ingegno Sergio Coradeschi che nel 1979-80 progettò e realizzò per una società del gruppo Rizzoli un’opera a dispense intitolata Collezionismo italiano, poi riunita in quattro volumi. Non è un caso che i primi fascicoli siano stati dedicati alle cartoline, scelte con precisi criteri di selezione anche da Enrico Sturani, autore di questo libro per persone intelligenti, ossia che vogliono capire. Scrive Coradeschi: Nella storia del costume in Italia le cartoline postali illustrate (o, come le definiscono gli esperti con una comoda abbreviazione C.P.I.) meritano un posto di rilievo: solo prendendo in considerazione quelle prodotte nell’epoca della loro maggiore diffusione, dal 1895 al 1946, si arriva ad alcuni milioni di tipi, il che significa diversi miliardi di pezzi. Si tratta di testimonianze eccezionalmente valide del costume, degli avvenimenti, della propaganda politica e militare distribuite in un arco molto ampio di tempo. E aggiunge: Bisogna considerare che la cartolina illustrata è stata il mezzo di comunicazione di massa più diffuso dalla sua origine all’avvento della televisione, tanto che non è esagerato parlare di “mass media” povero per eccellenza: si è diffusa fra tutte le classi sociali, dalle più umili alle più raffinate, trasmettendo ovunque i suoi messaggi che potevano essere di volta in volta di tipo politico, pubblicitari, di contenuto sociale, di costume. Sturani utilizza le cartoline per spiegare con l’immagine vari aspetti del concetto di Patria in circa un secolo di storia dello Stivale, dalla monarchia alla repubblica, dalla conquista della Libia (1911-12) alla Grande Guerra (1915-18), dal Ventennio fascista al Secondo conflitto mondiale (1940-45(. L’autore, non nuovo a impegni editoriali di questo tipo, dimostra di possedere una salda cultura pluridisciplinare unita spesso a buona dose di ironia, e il risultato finale è significativo. Un’ultima annotazione: il titolo di questo volume Italia! Sveglia! È lo stesso di una cartolina d’epoca. Ma il suo significato supera la barriera del tempo, dei partiti, o presunti tali, degli Stati, anche dei popoli, per assumere un valore universale, e rappresentare un richiamo forte, e un po' sfottente, soprattutto agli abitanti, ed ogni tanto elettori, dell’attuale Stivale.

Indice degli argomenti
Presentazione; troppe allegorie e poco chiare; fasti e declino dei simboli patriottici; i colori della Patria; le forme della Patria; la figura allegorica della Madre Patria; la guerra di Libia. Un’esplosione di simboli; gli allegri simboli dell’interventismo; la Grande Guerra; origini e sviluppi dei simboli fascisti; i simboli patriottici della Repubblica; bibliografia essenziale.

(passa con il mouse sopra le immagini per ingrandirle)

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