TRIESTE FRA ALLEATI E PRETENDENTI 1943/1945
di Franco Filanci
Poste Italiane, Bologna 1995
pagine 176 con illustrazioni in bianco e nero ed a colori
Presentazione a cura di Fulvio Apollonio
Trieste, una ricerca affascinante per il collezionista, e ancora aperta alle sorprese. C’è una serie pittorica, della stessa mano che aveva preparato i bozzetti per quella del 1945 emessa a Lubiana dall’amministrazione tedesca del territorio, di cui si è sempre parlato poco, e male: è la serie per il Vorland, destinata ai territori dell’ex Impero austroungarico passati dal 1918 all’Italia. Sarebbe stata usata, se non ci fosse stata la sconfitta tedesca, non solo nel Sudtirol (Alto Adige) con il Trentino, ma anche nell’Adriatische Kustenland ossia le provincie adriatiche di Fiume, Pola, Trieste più Gorizia e Udine col Friuli (che l’Austria aveva ceduto all’Italia già nel 1866, dopo la III guerra d’indipendenza). Le intenzioni tedesche erano palesi: Bolzano e Trieste avevano il Gauleiter (governatore), ogni provincia il Deutsche Berater (consigliere germanico, una sorta di prefetto). I francobolli akltro non erano che la conferma di quelle premesse; il valore in lire e centesimi (cui sarebbero subentrati marchi e pfening) ripeteva esattamente quanto era avvenuto per l’emissione de Lubiana, dove la lira era stata introdotta con l’occupazione italiana del 1941. Di questa serie si sono interessati poco i collezionisti (solo degli annulli del Vorland si sono viste raccolte in qualche mostra), forse perché osteggiata da alcuni periti; per niente ha interessato gli studiosi della storia postale dei territori che nel giro di undici anni videro alternarsi vari eserciti: venti mesi la Wermacht tedesca, due anni i militari alleati cui seguirono nove di amministrazione civile degli stessi, definitivamente gli slavocomunisti a Fiume ed in Istria (salvo i 40 giorni di possesso di Trieste e Gorizia, nel maggio-giugno del 1945); in più la divisione in due zone del così detto “Territorio Libero” di Trieste, fra il 1948 e il 1954. Della serie per l’Adria e per il Vorland e dei francobolli dell’Istria e di Trieste si occupa ora questo studio diffuso in occasione della “Giornata della Filatelia” 1995 dall’Ente Poste Italiane, così dando più peso all’omaggio deciso con un francobollo per Renato Mondolfo, commerciante e filatelista triestino, editore di cataloghi e riviste, esperto di livello mondiale. E soprattutto un appassionato di tutte le emissioni apparse nella sua città natale, che studiò e di cui scrisse, e che giunse anche a inserire fra quelle della Repubblica Italiana con motivazioni per molti aspetti valide anche se non corroborate dal consenso dell’ambiente filatelico dell’epoca. Dai francobolli italiani con soprastampa AMG-VG e AMG-FTT a quelli emessi dall’Armata jugoslava per l’Istria e il “Littorale sloveno” e poi per la Zona B del “Territorio Libero” si stende un campo di ricerca vasto su un periodo assai tormentato della nostra storia: 350 mila giuliano-dalmati lasciarono le loro case incalzati dalla prima operazione di “pulizia etnica”; undici anni di occupazioni militari e civili straniere; smembramento delle nostre provincie dei confini orientali e speciale autonomia per l’Alto Adige. Solo saggi, analisi, ricerche sono apparsi su riviste italiane ed estere, capitoli sull’argomento in volumi di storia postale. Su un campo d’indagine così interessante arriva opportunamente questo lavoro di Franco Filanci: c’è da augurarsi che sia soltanto la prima pagina di un sempre più approfondito studio sull’affascinante storia postale poco nota di un settore, ricco di sorprese, del collezionismo italiano.
Indice degli argomenti
Presentazione; uno sbocco al mare per il Grossdeutschereich; la stella rossa sulla Venezia Giulia; una linea lunga due anni; il territorio libero di Trieste; gli uffici postali della Venezia Giulia e dell’Istria 1943-1954; le tariffe postali; la posta militare degli alleati; bibliografia.
|