DIZIONARIO ITALIANO E INGLESE DI TERMINI FILATELICI
di Roy Dehn
Vaccari s.r.l. Vignola (Mo), 2004
pag. 91 in lingua italiana e inglese
Presentazione a cura dell’autore
Una prima edizione di questo dizionario apparve su Il Corriere Filatelico fra il 1977 e il 1978. Ringrazio Vito Salierno, direttore di quella rivista, per l’aiuto che mi diede, e Franco Filanci per l’appoggio fornitomi nella prima edizione in forma di libro. Ora una nuova edizione, grazie anche alla collaborazione di Bruno Crevato-Selvaggi, e ai suggerimenti dei molti lettori. Alcune modifiche e aggiunte sono state effettuate per rendere il presente dizionario ancora più fruibile. Sono state create due sezioni, inglese-italiano e italiano-inglese, per facilitarne la consultazione, e sono stati aggiunti nuovi lemmi e nuove appendici rendendo questa nuova edizione ancora più completa delle precedenti. La concezione e i criteri di base rimangono comunque inalterati. Il compilatore di un glossario tecnico deve decidere quanto può lascia fuori. E’ ovvio che se includerà ogni parola che si può incontrare in un testo filatelico finirà con un dizionario della lingua corrente scritta. Nello scegliere le parole da includere ho dato risalto alle parole ed espressioni tecniche, in particolare a quelle che riguardano la stampa, siccome spesso non sono incluse affatto nei dizionari ordinari. Sono tuttavia incluse parecchie parole comuni, perché sono usate nella letteratura filatelica in un’accezione speciale, per esempio la parola comune nuovo è inclusa non solo perché non può essere tradotta in inglese con new, come sarebbe di solito possibile in altri contesti, ma anche perché è importante indicare modificazioni significative quali con traccia di linguella (with trace of hinge). Coloro che useranno il dizionario dovrebbero tenere a mante le ragioni per le quali sono state incluse parole in apparenza ordinarie e rendersi conto che la tradizione data è una traduzione filatelica; non si può far nulla per evitare che una parola sia usata in un testo filatelico con un significato non-filatelico. Questo significato non sarà indicato nel dizionario. La parola bold è inclusa nel dizionario, ma non con il significato di audace; bold è inclusa semplicemente per indicare l’uso in frasi quali set in bold type (composto in neretto). Lap significa grembo, ma la parola compare nel dizionario perché è usata per descrivere una sezione di un viaggio o volo postale (tappa). Nel dizionario generale è stato inserito un asterisco * dopo certe parole per avvertire che una parola similare nell’altra lingua può avere non sempre un significato similare. Per esempio interi non può tradursi con entires, che significa qualcosa di molto differente. Di quando in quando lo studioso troverà che in una o nell’altra lingua una parola va usata con attenzione speciale perché può avere due significati talvolta contraddittori o possono trovarsi in contrasto il significato normale e quello tecnico. Le parole per descrivere la corrispondenza in franchigia ne forniscono un esempio. La parola frank può significare sia il contrassegno di una persona autorizzata a inviare la corrispondenza esente da tassa sia la lettera stessa; to frank o franking può significare sia l’autorizzare la spedizione della corrispondenza in franchigia sia l’applicazione dei francobolli (affrancatura). In casi di tal genere si può evitare confusione solo con uno scrivere attento e a volte con il far uso di parole extra, per esempio free frank, per descrivere la lettera inviata esente da tassa. Vi sono parecchie espressioni tecniche nel gergo filatelico inglese che non è possibile tradurre a causa del differente sistema in uso in Italia. Le espressioni key Plate e Duty Plate sono degli esempi. Per aiutare i lettori di testi in cui si trovano tal espressioni è stata approntata una appendice che fornisce spiegazioni delle espressioni, in sostituzione di traduzioni che non è possibile fare. Altre appendici includono una lista di termini comunemente usati per la suddivisione dei settori di interesse in categorie generali, l’elenco delle serie definitive che creano più difficoltà, e parole e abbreviazioni utilizzate in campo filatelico o che appaiono in annulli. I nomi delle località inglesi e italiane sono di solito similari, ma i pochi casi in cui non lo sono possono creare confusione come quando, per esempio, il turista ansioso di raggiungere Montecarlo prende un treno con destinazione Monaco e si trova in una città che egli ha sempre chiamato Munich (Monaco di Baviera). Viene qui dato un breve elenco di questi nomi che possono ingenerare confusione. Si possono trovare facilmente le parole riguardanti i colori in qualche dizionario bilingue. Tuttavia sono stati inclusi alcuni paragrafi per discutere la corretta descrizione del colore e mettere in guardia i collezionisti su alcuni dei pericoli da evitare nel fare una traduzione. Seguono poi gli aggettivi utilizzati per classificare in base alla qualità gli oggetti filatelico e una scelta di termini tecnici usati per descrivere le caratteristiche dei caratteri di stampa. L’uso del termine tecnico corretto, sebbene ben lungi dall’essere sempre la pratica nello scrivere sia in inglese sia in italiano, può prevenire malintesi e dare maggior chiarezza all’informazione data.
Indice degli argomenti
Presentazione; dizionario generale; appendici: termini speciali, categorie generali, serie italiane ordinarie, abbreviazioni in uso in campo filatelico, termini e abbreviazioni in bolli inglesi, nomi di località, colori, classificazione mediante aggettivi della qualità degli oggetti filatelici, termini tipografic
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