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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

LA POSTA MILITARE ITALIANA 1939/1945
Storia postale – Affrancature e franchigie – Bolli accessori – Aeroporti – Legislazioni e norme – Tariffe postali (Volume secondo)
di Giuseppe Marchese
Edizioni Studio Filatelico Nico, Trapani 2002, I Edizione.
pag. 396 con illustrazioni in bianco e nero e a colori

Preambolo alla degustazione a cura dell’autore
La presentazione di un lavoro è paragonabile a quella del vino. Dopo la cura del vigneto, della raccolta, della vendemmia, del processo di lavorazione, dell’imbottigliatura si giunge al momento della degustazione. Infine i consumatori giudicheranno il prodotto. Magari senza cogliere la mancanza o la presenza del fruttato, ma solo per quello che si può chiedere al vino: coadiuvare il pranzo e la cena. In una presentazione si possono dire tante cose e riempire pagine. Mi limito solo ad evidenziare ciò che mi pare rilevante, dal punto di vista storico postale, dopo aver terminato la stesura. In primo luogo la presenza costante di affrancature non in tariffa. Ciò è dovuto alle condizioni speciali della posta militare (come detto nell’apposito capitolo). Questo fattore apre un confronto con la storia postale generale ed evidenzia la diversità della posta militare rispetto a quella civile. In secondo luogo il diverso approccio, alla “corrispondenza in esenzione di tassa” ovvero alla franchigia militare, porta alla scoperta dell’esistenza di numerosi “supporti” prima altrimenti classificati. Inoltre l’individuazione – con precisi dati di fatto, vale a dire esame di documenti omologhi – che quando vi era guerra spesso mancava l’affrancatura, porta alla conclusione che le franchigie finora irregolari (di necessità o di fatto) hanno una valenza storica che prevale su quella filatelica. In terzo luogo ripropongo l’importanza della normativa postale per comprendere i motivi che spinsero un ufficiale postale a tassare, non tassare, censurare, rifiutare, ritardare, affrancare, accettare, immettere in posta e consegnare un oggetto postale in conformità a una norma precisa, oppure per sconoscenza di qualche particolare disposizione o anche a motivo di quel difetto mai lodato abbastanza di comprensione versi i “figli di mamma” che non avevano affrancato la lettera. Anche in casi estremi il nostro Ufficiale Postale – la maiuscola è d’obbligo – tassava con riluttanza, con parsimonia, con comprensione. Un catalogo con valutazioni, come il presente, abbisogna di due chiose, come direbbe il compianto Cesco Giannetto. La prima si condensa nella raccomandazione di prendere le varie tabelle con le pinze, come le lettere presunte infette due secoli fa, poiché la complessità delle suddivisioni e la pochezza di quelle visionate impongono la cautela. La seconda è un invito. Non cercate “lo famo strano”. Le affrancature inconsuete, le emissioni di guerra a tiratura “per amici”. Le rarità possono nascondere un vizio di origine o una paternità successiva ai fatti di guerra. Cercate certamente, ma senza affanno, ricordandosi sempre che se si cerca qualche cosa che non esiste qualcuno potrebbe essere tentato di produrne una “su misura”. Forse in futuo si aprirà una nuova fase nel collezionare la posta militare. In passato i collezionisti di posta militare si accontentavano della raccolta per numero progressivo. La seconda stagione vedeva la raccolta di documenti postali per fronte operativo. Tale sistema restringeva il campo d’azione ma aveva il pregio di includere nella collezione i fatti d’armi rilevanti di ogni singola campagna. La fase attuale ingloba il concetto di “Posta Militare” entro il più ampio di “Storia postale militare”. L’esame delle funzioni di posta militare, e dei documenti così prodotti, allarga il campo del collezionare e lo rende analogo a qualsiasi altro settore della posta civile. La prossima nuova froniera? Probabilmente la comparazione tra posta militare e civile; ovvero l’osservazione della normativa e dei sistemi adottati dall’Amministrazione postale nel gestire i due servizi. Al momento è una ipotesi. Ne riparleremo in seguito.

Indice degli argomenti
Presentazione; parte prime - Le Affrancature: premessa, l’imperiale, i commemorativi, propaganda di guerra, i soprastampati P.M., Regno del Sud e Luogotenenza, Repubblica Sociale Italiana, l’occupazione alleata, colonie e isole dell’Egeo, isole Jonie-Slovenia-Montenegro; Interi postali: cartoline illustrate, affrancature estere, corrispondenze tassate, corrispondenze dirette all’estero; parte seconda – Servizi aggiuntivi e accessori: le assicurate, le raccomandate, gli espressi, la posta aerea, stampe periodiche e giornali, il servizio fermo posta, i telegrammi, le ricevute di ritorno, il servizio a denaro, il servizio pacchi; parte terza – le Franchigie: premessa, franchigie per l’Albania, franchigie per l’A.O.I., franchigie ufficiali, franchigie di fatto o tollerate, franchigie di emergenza e di fortuna, l’emergenza 1943-1944, i bolli di franchigia; parte quarta – Varie: l’occupazione dell’Albania, i collegamenti aerei con l’A.O.I., l’occupazione delle Isole Jonie e dell’Egeo, bolli accessori, bolli reparti speciali e estero, bolli Commissioni di armistizio, bolli basi navali, annulli Feldpost, annulli civili, posta militare utilizzata dai civili, radio combattenti, corrispondenza respinta o non recapitata, P.M. per fronti operativi, organico Divisioni, aeroporti, normativa e legislazione, tariffe postali, bibliografia.

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