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Il Postalista ed il suo pony: Miglior sito 2022

Il 30 giugno, con mia grande sorpresa, ho ricevuto una mail davvero inaspettata: il suo contenuto mi ha allarmato e fatto immediatamente pensare ad una fake news con scopo furfantesco, prodromo di una futura richiesta di pagamento per un servizio mai richiesto.



Senza indugio, ho chiesto lumi all’amico Pietro Pallini, il mio maestro webmaster, che, da valente esperto, coopera attivamente alla grafica ed alla gestione del sito.

Questa è la risposta rinviatami da Pietro Pallini:

Si tratta di un sito che apparentemente si occupa di recensire prodotti e stilare classifiche di altri siti, ma i cui gestori si occupano in realtà di curare il posizionamento nei motori di ricerca e, più in generale, di gestire l'immagine web di chi si rivolge a loro.

Per te, è il riconoscimento di un lavoro fatto bene che chi sa qualcosa di web potrà apprezzare.

Questo è il messaggio che io e Pietro abbiamo lanciato sul sito:

Chi sul web è abituato a cercare la qualità conoscerà senza dubbio il nome di Reviewbox, creatura del noto "smanettone" Johann Dielert e del team che nel tempo si è costruito intorno: una squadra costantemente alla ricerca del meglio, sia che si tratti di recensire un prodotto tecnologico che di premiare con un prestigioso riconoscimento i siti che si distinguono nelle più diverse tematiche.
E ora questo ambìto premio è toccato al Postalista, che da oggi si fregia del titolo di "Miglior Sito 2022", a giusto riconoscimento della disinteressata passione con la quale tutti i collaboratori hanno contribuito a creare questo sito, che senza tema di smentite possiamo definire "unico" nel panorama del web italiano.

Il merito va a tutti coloro che hanno collaborato, con i loro scritti e le loro ricerche, e lo hanno reso interessante qualificandola unica rivista on line di filatelia.

Il mio pensiero e riconoscimento, va anche a coloro che nei primi anni hanno contribuito alla sua crescita, ed ora non sono più tra di noi: Gianni V. Settimo, Giorgio Landmans, Giuseppe Marchese, tanto dobbiamo anche a LORO che hanno aderito e supportato questa nuova esperienza ed hanno creduto fiduciosi nelle potenzialità del web, quando, al tempo, era semisconosciuto e guardato con diffidenza da molti.

Roberto Monticini