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letterina di Natale
di Marino Bignami

La presenza su questo oggetto di un fac-simile di francobollo, forse ne giustifica la presenza in questa rubrica di storia e filatelia dove potrebbe sembrare fuori posto.

L'oggetto ci fa respirare aria di tempi lontani quando la posta era il massimo della tecnologia delle comunicazioni, ed anche i ragazzi ne comprendevano il forte messaggio sociale.
Oggi fa tenerezza trovare oggetti di questo tipo, in un mondo ipertecnologico con mezzi di comunicazione in tempo reale si fa fatica a comprendere il pathos per una lettera arrivata da lontano, figuriamoci se la "letterina" arrivava da "sotto il piatto".

L'oggetto è senza data ma il francobollo riprodotto è della serie imperiale quindi si può posizionarla a metà degli anni Trenta. La scrivente Marisa, o chi per essa, ha diligentemente "affrancato" con 25 Cent. che era la tariffa per il distretto, anche se il francobollo reale era di colore verde invece che azzurro. Usualmente all'epoca si indirizzava per il distretto cittadino con un "QUI'" oppure "LUOGO" o più frequentemante "CITTA'"
Il francobollo è stato anche annullato dallo scrivente come era usuale per le lettere ricevute dalla posta.

Chi ha più di "qualche anno" come me, si ricorderà certamente che tutti o quasi i ragazzi scrivevano la loro "letterina di Natale": l'emozione provata e la cura che si metteva nello scriverle erano cose del nostro tempo, oggi le nostre motivazioni non sono certamente più valide.
In genere era indirizzata al capo famiglia o al nonno che avevano l'autorità di decidere eventuali regalini. E naturalmente nella letterina si facevano le promesse per l'anno a venire: tutti gli anni erano le stesse promesse da marinaio, (vedi lo scritto di Marisa) ma nel momento della promessa si era sinceri e c'era la ferrea volontà di essere più buoni e più studiosi.
Con la complicità della mamma o della nonna si mettevano ingenuamente di nascosto sotto il piatto della persona più autorevole della famiglia, doveva essere una "sorpresa" ma la finzione faceva parte del gioco e veniva trovata verso la fine del pranzo; questa almeno era la procedura che ricordo.

In occasione del Natale e delle feste di fine anno faccio a tutti i POSTALISTI i miei più sinceri auguri.

Marino Bignami

 


 

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