Tu cammini per la strada e guardi.
Donne, uomini che passano. O forse non li guardi. Guardi le ombre delle case
con un sole che cuoce. O forse non le guardi quelle ombre. Allora guardi le
piante, i giardini e le strade. Ma forse non getti la tua attenzione nemmeno
su tutto questo.
Quante cose noi non sappiamo di noi stessi! Non ci accorgiamo nemmeno che
avevamo così deciso e poi ....
Collezionare, collezionare che cosa e perché? Talvolta qualcuno decide di
raccogliere e collezionare qualcosa oppure qualcos’ altro: talvolta gli
amici ci indicano una strada e poi noi la percorriamo o ne iniziamo un’
altra. Oppure non se ne fa niente.
Perché, io mi domando?
Perchè qualcuno sceglie di accumulare abiti o scarpe o i mantelli di un
tempo? O qualcun altro cerca e raccoglie modernariato, qualcun altro
raccoglie ed accantona denaro, qualche altro colleziona antichi fumetti ed
esiste ancora anche chi si appassiona alla collezione di francobolli o vola
con la sua nuova fedele compagna: la storia postale. Questo termine di
“storia postale” fu coniato, quando ancora nessuno ci pensava, per primo da
un certo dott. Pozzolini, ai tempi gioielliere ed orologiaio in Milano. Fu
precursore: collezionava solo materiale inerente la storia del servizio
postale militare italiano, specie quella del periodo risorgimentale.
Sua particolare grande passione, ricordo, era l’ uso della posta militare
Sarda durante la antica passata guerra di Crimea. Non francobolli perciò
solo documenti postali ma sempre regolarmente affrancati o con timbri di
franchigia.
A titolo di curiosità ricordo che ritrovai – non molto tempo addietro – una
lettera del periodo post unificazione italiana del Comando Militare della
guarnigione di Casale: Vi si invitava a ricercare un certo ex-militare. Un
tale, vi si diceva, al quale si sarebbe dovuto consegnare una certa medaglia
assegnatagli appunto per la sua partecipazione alla guerra di Crimea.. Per
il dott. Pozzolini sarebbe stato un regalo senza fine.
Già, storia postale. Oggi è un settore che continua ad allargare i suoi
confini: c’ è chi cerca documenti postali legati alla propria città ed ai
paraggi, c’ è chi cerca documenti postali di un certo periodo storico o di
un altro. Sono tutti o quasi ex collezionisti di francobolli.
I francobolli hanno tradito la fiducia accordata loro dalle chiacchiere di
alcuni giornalisti del passato (bene rifugio ...): tali affermazioni si sono
dimostrate vere chiacchiere. Ciance, si direbbe in Toscana. Appunto.
Ma chi e perché?
Non si è voluto tener conto della fame costante e perpetua di chi vien posto
al comando di qualche comando, rispondo io.
Il boom della filatelia? Il gioco diventò sempre più esteso, la gente
correva e acquistava con l’ illusione di futuro inevitabile guadagno. E con
molti frutti (per le Poste). C’ era chi correva trafilato agli speciali
sportelli postali addetti anche alla distribuzione di quella nuova
emissione. Dai, ne prendo anch’ io almeno un foglio...
Io li chiamavo tempi duri, amari.... ma ne venivo regolarmente isolato.
Le Poste di tutti i Paesi del mondo hanno mostrato denti cariati nella loro
sacrosanta e giustificatissima fame. Forse non furono nemmeno gli alti
comandi delle Poste internazionali che si dettero da fare, forse molti alti
dirigenti delle stesse, qualche Ministro o qualche... c’ è di certo che
furono vendute a privati, spesso semi-commercianti intere emissioni dietro
sicuri personali particolari introiti di qualche esponente dirigenziale.
Lotti anche di più emissioni. Tutto senza alcun urlo che sarebbe dovuto
essere più che continuato. E viva il Duce, si sarebbe potuto dire in quei
tempi. Oggi non avviene più, ora tale speculazione viene direttamente dagli
organi preposti.
E poi Convegni filatelici, molti, uno dopo l’ altro e all’ ingresso di ogni
Convegno, a bella posta, davanti a tutto e a tutti le signore Poste. Proprio
all’ ingresso sta l’ ingrasso. Bella e vistosa rappresentanza anche di molti
altri Paesi. Con tanti francobolli, luminosi di colori e simboli e poi
tanta, tanta pubblicità per quelle vignette dal corso legale.
Ingannevole corsa la chiamavo io, ma sta zitto mi si rispondeva. Ti danno da
mangiare, che vuoi di più?
E ora una collezione di francobolli chi ha ora il coraggio di iniziarla? E
perché?
Forse i Cataloghi dovrebbero avere il coraggio di cestinare le mille e mille
emissioni che si succedono sempre e più a batter d’ occhio. Oggi, per di
più, alcuni di quei francobolli non servono che casualmente per ottenere un
servizio postale. Ogni ufficio postale è ormai dotato di una macchinetta che
sputa sentenze di pagamento effettuato. I francobolli più o meno recenti
ormai sono interesse di acquisto solo per acquisti in quantità e se sono
ancora in validità postale. Alcune Ditte private, per loro pubblicità,
sfruttano la possibilità di tale acquisto – ma solo se in grosse partite -
di passati valori che però debbono essere ancora in validità postale.
Offrono e pagano il 50% del valore originario. Mille lire che valgono 500
lire (lo cito solo per chi non sa far calcolo del cambio imposto).
E questa sarebbe la inclita ragione di un volgare tradimento?
Lasciate perdere le nuove emissioni, non c’ è Cina né India o Brasile che
vedono un po’ più in là. Occhi assetati.
Una collezione di francobolli di un certo Paese la si può limitare.
Si può collezionare un solo o più Paesi, collezionare solo francobolli
classici (periodo massimo fino al 1870 estensibile al 1900) o si può anche
raccogliere solo francobolli moderni (dal 1900 alla fine del secondo
conflitto mondiale, vale a dire fino al 1945). Già, e la parte moderna? E il
Gronchi rosa dove lo mettiamo?
Ma la conosci la “vera” storia del Gronchi rosa? Forse un giorno te la
racconterò così come ti potrò raccontare la vera storia della mania del
“senza linguella”.
Tu lavori. Tu guadagni e talvolta ciò che entra nelle tue tasche appena
appena soddisfa le esigenze della tua vita. Ma talvolta ottieni più di
quanto realmente ti serve. Allora t’ imbevi facilmente di ciò che da mille
parti giunge a rimbombarti le orecchie. L’ automobile nuova: ben più veloce
e capiente ... consuma meno.. e poi gli altri ti guarderanno invidiandoti e
... (ma sarà poi vero?). Quel dentifricio non ha eguali .... la lucentezza
che quella crema donerà al tuo viso.... quell’ oggetto ... quella
lucentezza... e quella rete telefonica che ... e puoi ancora guadagnare ben
25 Euro, la scopa elettrica dal costo di 100 Euro te la faccio pagare solo
75 Euro ... e così via libera ad ogni più libera interpretazione.
Una collezione di francobolli ti aiuta a superare queste ormai gravanti
sollecitazioni quotidiane? No, non è solo questo il punto.
La vita oggi è sollecitata più che mai. Lo stress porta alla follia. Gli
omicidi sono oramai di portata quotidiana. Sono aberrazioni esistenziali, si
dice, ma io ...
E’ estrema la tensione nella quale vive l’uomo moderno senza rendersene
conto. Ogni giorno aumentano le cause e la mente umana non sempre le
sopporta. Litigi, richieste di impellenti leggi dal sapore più che
personale...
e chi ne ha più ne metta.
Devi fare così, eviterai di dover fare cosà .... è oramai linguaggio
corrente e poi crescono nuove tensioni. Consigli, allora nuovi consigli: fai
così, non fare cosà. I consigli non sono non paiono le lontane litanìe del
tempo che fu, ma sono la traccia che forma in te quel solco che forse
nemmeno mai percepirai.
E allora gioca e allora roulette, baccarà o gioco al lotto (ma raccomando il
buon senso...) o tifa per quella o quell’ altra squadra di calcio. Così
saprai scegliere anche in politica .... gli uomini, quelli che contano ...
Nella realtà quello che ti ci vorrebbe è un angolo tuo, un angolo di pace.
Al pallido lume di una modesta lampada da tavolo. Seduto in un cantone di
quel tavolo. Solo e nel silenzio. Esaminerai con cura ogni piccolo
rettangolino. Forse una varietà, forse un ritrovamento imprevisto.
E tu, in quei momenti abbandonerai questo mondo di tensioni trovandovi un
gioco, un vero gioco del quale potrai diventarne il solo unico padrone, l’
unico che può decidere il bene il male e forse anche il così-così.
Sarà quel gioco che saprà annaffiare le tensioni d’oggi distribuite a piene
mani da questa vita quotidiana.
Una vera attiva pausa nella tua giornata: i tuoi francobolli.
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