Siamo circa negli anni 1930. Negli
Stati Uniti un commerciante in francobolli crea una sorta di “Servizio
novità dei francobolli Italiani”.
Il suo nome corrisponde al nome della sua Ditta.
La clientela esiste, eccome. Il richiamo della terra d’ origine, quale che
sia, affascina e sono molti gli italiani espatriati negli Stati Uniti.
Una raccolta di francobolli italiani lega mentalmente molte di queste
persone. Pare che ad un certo momento la richiesta delle nuove serie
italiane raggiungesse la considerevole somma di qualche migliaio. Può essere
che parecchi fossero solo acquirenti di tali francobolli per rinviarli poi
ai loro parenti in Italia per facilitare loro l’ impegno finanziario dei
necessari diritti postali per inviare i loro scritti.
Un pezzo di pane tira l’ altro, homo famelicus, il sig. Lo Bianco sa
pensare, così si dice di chi sa prevedere....
Il sig. Lo Bianco torna in Italia e incontra qualcuno (un Ministro? un
Federale? un impiegato potente? e chi lo sa... ma è di certo qualcuno che ha
potere presso le Poste Italiane).
“Perché non emettete più serie ? e pensa ”se la mi va bene ....”
“Perchè non emettere – continua - un numero maggiore di serie commemorative
che potrebbero essere anche poi emesse per le Colonie con una banale e
semplice soprastampa? Io potrei ritirare e pagare direttamente un certo
quantitativo di serie .... “
Più avanti, accordo sistemato e così qualcuno in alto, oltre alla Stato,
potrà incassare parecchi soldini.
E poi qualcuno dirà “Dovremo assumere nuovo personale.” .. e poi così sia,
inutile che mi dilunghi perchè a tutti ormai risulta chiaro.
Vengono stampate diverse serie con valori sempre più onerosi. Pare così che
la lira stia andando in vacca. ma il sig. Lo Bianco ne rispetta le promesse.
Dopo le emissioni delle Poste italiane per madre-patria si determina che
anche le Colonie ed i Possedimenti debbono seguirne l’ esempio. Viene
ricordato Garibaldi e perché non lo dovrebbero ricordare anche la Colonie ed
i Possedimenti?
Diventa una regola.
Ci si ricorda del 50° della presa della Colonia Eritrea (cosa che gli
italiani residenti in Italia non debbono conoscere) ma il decennale della
Marcia su Roma, e ... i campionati mondiali di calcio chi li dimentica?
(Anzi in questo ultimo caso bisogna comprendere anche il 15, 20 e 50 lire.)
Lasciamo stare e visto che è andata bene emettiamo un gaudioso 100 lire a
favore (=ricordo) della Società Dante Alighieri. No, non ci siamo
dimenticati del sovraffollato Egeo. E giù Santi, antichi eroi, e – mi vien
da dire – Madonne. Nel 1933 bisogna ricordare che lo Zeppelin transitò e si
fermò in Italia (e lo devono ricordare anche varie Colonie, ma sopratutto l’
Egeo).
E la traversata di Balbo? A proposito si dice che fu preparato dalle stesse
Poste italiane un certo numero di valori (500) soprastampando parte di
quello speciale trittico emesso a celebrazione dell’ avvenimento. Doveva
divenire il valore di affrancatura-accompagnatore ufficiale del ritorno
dello stormo di Balbo. Ma le autorità postali americane non ne accettarono
tale uso. Mah... vattelapesca. Però sta di certo che quei 500 pezzi che si
dice esistenti sarebbero stati oggetto di violentissime, pesanti manesche
discussioni ..... Dato il grande clamore mondiale che tale avvenimento
suscitò sarebbero state necessarie almeno alcune migliaia di esemplari ....
altro che 500! E per di più una soprastampa è tanto facile da far eseguire
....
Nel caso del viaggetto, più di piacere che altro, dell’ allora Re a
Mogadiscio non bisogna dimenticarsi di emettere una lussuriosa serie
inevitabilmente accompagnata da uno speciale francobollo per il Servizio di
Stato ma Aereo e per di più Reale.
Molta fantasia, molti i “consigli” dati dal sig. Lo Bianco.
Lo conobbi di persona un lontano giorno, dopo la guerra, quando rientrò in
Italia per organizzarvi qualcosa per qualche suo parente (FDC ecc.).
Tra le altre cose mi confidò, gonfiando il petto, che tutte le emissioni del
periodo furono praticamente da lui suggerite e ...anche sovente finanziate.
Precursore fu.
Diverse persone ne seguirono l’
esempio: tu filatelico, guardati attorno ed esamina la considerevole
quantità di emissioni dei paesi d’ Africa, di molti paesi Asiatici ed anche
di alcuni americani. C’ è stato anche chi addirittura acquistò i diritti di
riproduzione di cartoni animati americani e ne fece o ne fece fare
francobolli che poi immagazzinò e distribuì personalmente....
Viva la filatelia, filatelia gioco, soldi a parte.
NB. Quando emettevo e stilavo i nostri cataloghi (1946/1958) un giorno
scrissi ai vari editori (Champiom, Michel, Scott, Gibbons) invitando tutti
noi a voler tutti relegare, in speciale catalogazione a parte, tutte le
emissioni di chiaro carattere speculativo.
Pochi risposero, solo qualche editore mi volle gentilmente, visto che poco
comprendevo, spiegare che .... e che ....
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