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Il 2014 vorremmo che fosse…

di Roberto MONTICINI

Arezzo, 27 febbraio 2014

Cosa dire ? Stiamo attendendo con molta speranza le iniziative che proporranno gli "Stati Generali della Filatelia" e quelle per "Italia 2015", vorremmo esserne anche NOI protagonisti, ma per ora nulla di nuovo appare all'orizzonte; abbiamo apprezzato l'intervento del presidente della Federazione Piero Macrelli; abbiamo letto il comunicato stampa di Poste Italiane che asetticamente annuncia la mancata emissione del primo francobollo del 2014 senza, per l'ennesima volta renderne noti i motivi, svelati però dal comunicato dell'USFI che riporta la dichiarazione dell'Ipzs.
Non c'è da stupirsi se la filatelia naviga in cattive acque!
Il nostro ottimismo è messo a dura prova!.
"C'è una pessima abitudine, fra le tante della nostra civiltà del falso godereccio, che sta minando il futuro stesso della filatelia: quella di non affrontare i problemi, di non volerli nemmeno esaminare in modo ragionevole, ma di rimandarli o lasciare che ci pensino gli altri..." con questa amara constatazione Franco Filanci apre il suo articolo "Viene prima il libro o il francobollo" in "L'Arte del Francobollo" di febbraio.
La filatelia vive invece, a nostro avviso, dell'entusiasmo dei suoi cultori, direi che dove non ci sono gli "altri" ci siamo "NOI" che non facciamo parte degli "Stati Generali", che però c'è da dire che ce la suoniamo e ce la cantiamo perchè questa è la realtà che viviamo:
il sito della Federazione viene finalmente aggiornato, il sito del Cifo mantiene il suo alto standard di aggiornamenti, la pagina Facebook del Circolo Filatelico Bergamasco è letteralmente un vulcano in piena attività, le VaccariNews sono sempre precise e puntuali e, cosa dire poi del Forum di Filatelia&Francobolli che con il suo Sesto Convegno di FilateliCa ha portato un'onda di gioventù?
Anche "il postalista" assicura la sua parte: i suoi collaboratori ed i loro articoli hanno permesso un ulteriore balzo nel gennaio 2014, le statistiche hanno fatto registrare +29,74% di ingressi e +26,13% di pagine visitate rispetto al gennaio 2013.
Gli "altri" siamo "NOI", ci manca solo di poter emettere francobolli per le nostre collezioni, ma per questo possiamo anche organizzarci in un prossimo futuro, magari prendendo slancio dagli articoli di Fabio Vaccarezza pubblicati nell'interessante rubrica Filatelia culturale nel sito di FinanzAlternativa di Giambattista PEPI.

Arezzo, 2 gennaio 2014

Sappiamo che il numero dei collezionisti filatelici è nettamente diminuito negli ultimi anni, che non c’è stato un rinnovo generazionale e che si è ridotto il valore complessivo degli acquisti di oggetti postali.
Le cause ? Perdita di affezione al collezionismo filatelico e crisi economica che stiamo attraversando.

La mia opinione personale è che al calo numerico ha fatto da contrappeso una più profonda e generalizzata cultura filatelica e che le aste on line abbiano favorito il numero degli scambi ed attenuato la perdita di valore delle vendite del commercio tradizionale.

Se tutti abbiamo avuto la consapevolezza che la filatelia stesse collassando, poco è stato il nostro operare ed anche quel poco non è stato né condiviso né coordinato: non abbiamo parlato un unico linguaggio e purtroppo ci siamo resi conto che in filatelia molte parole possono essere spese, ma anche poca sostanza esse possono avere perché più o meno tutti ci sentiamo professori ed economisti.

L’ottimismo però non ci abbandona, qualcosa sta forse cambiando: l’AFIP ha convocato per il 21 gennaio a Roma gli “Stati generali della Filatelia”, ovvero in primo luogo quelli che di filatelia dovrebbero vivere, ma è stata invitata anche: la Federazione delle Società Filateliche, la Borsa filatelica nazionale e l’USFI. A me sembra però che manchi la partecipazione dei periti filatelici e dei collezionisti, ma motivo potrebbe essere che per quest’ultimi non esiste una specifica rappresentanza sindacale e pertanto sono indirettamente rappresentati dalla Federazione.

Sono convinto che se i Pierini ed i Tuttologi resteranno degnamente ai loro posti, questa volta ce la possiamo fare: è sufficiente avere ben chiari i motivi che spingono le persone al collezionismo: piacere – ricerca – socializzazione – gratificazione – cultura – scienza, piuttosto che possesso – successo – soldi – quantità. Naturalmente ricordando e ripetendoci reciprocamente che il nostro amalgama/collante è dato dalla costante umiltà.

Questa volta ce la possiamo fare davvero se cancelleremo l’idea/immagine che la sostanza sia il francobollo extra lusso; ce la possiamo fare se abbandoniamo le nostre nicchie e da larve ci trasformiamo in farfalle che volano leggere ed alte, perché ci rivolgeremo ad un pubblico più ampio quale è quello dei sodalizi storici e scientifici, quindi non disdegnando di scrivere e pubblicare anche nelle loro riviste, cercando sempre di oltrepassare il confine del già “provato”.

Auspico che un contributo sia dato anche dai siti che da tempo propongono la filatelia come cultura, diffondendola presso i più giovani attraverso l’web. Invito calorosamente quindi i nostri lettori a far conoscere “il postalista” oltre la cerchia dei collezionisti filatelici: negli articoli pubblicati molti sono i riferimenti che possono interessare e coinvolgere anche cultori di altre materie.

Il postalista anche nel 2013 ha cercato di operare nel senso or ora auspicato e questi sono i risultati (vedi anche le statistiche di dicembre 2013):

la rivista ha registrato 136.320 visitatore che hanno letto 361.002 pagine, con un incremento del 14,68% di visitatori e del 18,78% di pagine nell'anno.
Questo risultato porta ad un totale di 917.663 visitatori e 2,52 milioni di pagine visitate dalla sua nascita ad oggi.
Il tempo di collegamento complessivo nell'anno è stato di 208 giorni, quasi 7 mesi consecutivi.

Nel corso dell’anno si sono aggiunte 37 nuove firme nell’ “indice per autori”, sono state aperte 8 nuove rubriche: AEROFILATELIA in collaborazione con AIDA, Il RESTAURO DELLA CARTA in collaborazione con Teknerestauro Snc, IL BASTONE DI ASCLEPIO a cura di Sergio De Benedictis, GLI INTERI POSTALI a cura di Daniele Cesaretti, QUELLO CHE I FRANCOBOLLI NON DICONO a cura di Fabrizio Finetti, LA FILATELIA RITROVATA, NUOVI SCRITTORI FILATELICI, LETTERE A IL POSTALISTA.

Sono stati pubblicati 285 articoli di cui 192 inediti e 93 concessi per la pubblicazione da Associazioni e riviste, i nostri collaboratori hanno risposto a 112 quesiti posti dai lettori, sono state presentate 21 pubblicazioni e 65 riviste del settore, sono stati pubblicati 168 comunicati stampa di Associazioni, 111 di Amministrazioni postali, 27 comunicati e lettere alla rivista, 31 link ed utilità varie per i lettori della rivista.

Quale altro auspicio ed augurio ? Un sempre allegro e rinnovato entusiasmo !! …quindi attendiamo buone nuove.

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