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Galoppa cavallo, galoppa…

di Giorgio Landmans

Pare obbligatorio contestare il passato. Ogni nuova generazione sente tale obbligo e muove contestazioni, quasi fosse un tentativo di “redimere” il passato.
Anche in filatelia in questi ultimi tempi è successo forse qualcosa del genere.
Mi si risponde che ... e le parole si sprecano … però in fondo… è solo ai soldi che si continua a pensare; allora, là… io mi perdo a ricordare che la Bastiglia, dopo aver regalato la tanto decantata libertà, ha prodotto quella sognata situazione ideale dalla quale però nacque poi un certo Napoleone ... le cui ambizioni sfrenate produssero più di una guerra e più di un dolore.
Volere forse è giusto, ma di certo volere a tutti i costi,(magari anche a danno di altri) non credo possa essere la strada per crearsi un futuro personale sereno.
Siamo a questo mondo e non ne conosciamo il perché, ipotizziamo, quindi…
A mio avviso credo che sia giunto il momento di tranquillizzarci visto che nessuna medicina potrebbe esserci utile..
Che centra tutto questo pensamento con la filatelia?
Calma, un po’ pazienza.
Ora molte cose, secondo le leggi dell’Universo, si sono espanse e così è stato anche per la filatelia, che pure credeva di essersi già creata un suo Universo. Molto interesse per i francobolli? E allora ci pensano le Poste di tutti i Paesi, anzi anche di quelli che veri Paesi non sono (Monte Athos, Ordine di Malta ...) giù a far produrre nuove emissioni dalle Tipografie di Stato e non di Stato.
La filatelia commerciale accetta tutto perché in fondo, il Servizio Novità rende ai commercianti, nascono anche nuovi mestieri, ad esempio i periti, le Esposizioni internazionali (nel tempo è divenuto mestiere anche quello ....) e allora avanti tutta e stampa e vendi nuovi francobolli dopo i quali crescono nuovi e passati cataloghi, così ogni anno che passa ....e poi ci sono anche le Riviste filateliche e la pubblicità che ci vive attorno. E la Filatelia diventa una specie di Verbo.
Predicare non serve a nulla, forse nemmeno a suonare una campana.
A mio avviso molte cose si dimenticano, ma non il Gronchi rosa.
La Filatelia, anzi quello che io ho sempre chiamato il gioco filatelico, che ho sempre visto con occhi diversi e così l’ho pubblicizzato, è qualcosa di diverso: il suo proprio è dover essere una pausa nella tua giornata, quasi fosse un gioco a carte, un bigliardino, un gioco sportivo, in fondo una nuotata dopo un sole cocente.
Con i francobolli io mi posso creare un gioco, un mio gioco. Scelgo un tema: un certo Paese o un soggetto, un mestiere, o anche uno sport.
Non mi fornisco però dell’ apposito Album prestampato, che mi costringe alle caselle fisse, ma cercherò di farmi un mio piccolo Museo. Cosa vuol dire un piccolo Museo? Già cosa vuol dire?
Vuol dire che parlerò a modo mio su fogli bianchi o quadrettati o a linee, il formato lo sceglierò io e mi accingerò a scrivere, allegando francobolli o documenti postali. Spiego la ragione nel caso di una particolare emissione di un francobollo, di una serie, descriverò un certo tipo di annullo o citerò il percorso di quel documento che forse è stato dirottato in una nuova strada.
Sapevate che durante l’ultimo conflitto proprio negli ultimi mesi funzionava (abusivamente e naturalmente di nascosto) un trenino che trasportava posta avanti- indietro tra Domodossola e la Svizzera?
Scriverò tutto di mio pugno e di mia fantasia, avvalendomi certamente di notizie derivate da molteplici testi, giornali, riviste, vocabolari facendo per di più visite-studio in archivi, in Musei, in librerie e stilando poi una storia vista dalle mie personali impressioni.
Il tizio ha i baffi mal tagliati, la casa è storta ....
Oppure farò uno studio della mia città o della mia regione, vi allegherò documenti postali di varie epoche spiegandone l’uso corrente o il particolare uso di un timbro inabituale nella storia degli annulli usati.
Oppure addirittura cercherò di farmi un mio calendario personale: io sono nato il ... e di tutti gli anni a seguire ne raccoglierò un documento spedito in tale data: “ 14 gennaio 1877 ... 14 gennaio 1914 ....
Non sarà solo una pausa nella mia giornata. Proprio perché, senza alcuna fatica a fianco di quel francobollo e di quella lettera, potrò raccogliere notizie, tante notizie che, senza alcuna fatica mentale faranno di me un esperto del settore che ho scelto, sarà limitato il settore è vero, ma io imparerò le necessarie meccaniche per divenire un esperto, uno specialista. In questo mondo di oggi, e lo sarà sempre più in quello di domani, viene sempre più richiesta la presenza ed il lavoro di specialisti!
Molti ricordano ciò che hanno imparato nelle scuole frequentate, ma in quelle scuole non hanno appreso le meccaniche per acquisire con facilità una qualsiasi specializzazione senza un approfondito studio della materia.
L’applicazione che avrete messo per realizzare quel vostro piccolo casalingo Museo filatelico, vi ha fatto apprendere, senza sforzo, la tecnica necessaria per ottenere conoscenza attiva di una qualsiasi altra specializzazione. Vi saranno allora aperte mille strade e potrete facilmente percorrere nuova via che, se vi sarà richiesta, vi permetterà anche di raccoglierne i vantaggi.

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