n una recente asta della casa olandese Van Dieten c’è un insolito lotto dal titolo alquanto curioso:
“Incendiarybox Insurance Stamps”
Le immagini dei pezzi mi hanno fatto pensare a dei revenue se non addirittura a semplici cinderella e approfondendo in rete sono venute alla luce le seguenti notizie.
Siamo collocati temporalmente nella seconda decade dello scorso secolo, all’indomani di due famosi disastri navali quali l’affondamento del Titanic il 15 aprile del 1912 e quello del Lusitania del 7 maggio 1915.
Sorse quindi il problema di studiare dei metodi che permettessero di mettere in sicurezza la posta caricata a bordo.
Un inventore olandese, tal Cornelis Van Blaaderen (1875-1933), aveva brevettato negli Stati Uniti un contenitore galleggiante, appunto chiamato in lingua olandese “drijvende brandkast”, come evidenziato nelle vignette dei nostri pezzi.
L’oggetto altro non era che un cilindro in metallo che veniva fissato sul ponte della nave con delle pinze, che si sarebbero aperte nel caso la nave fosse affondata, rilasciando l’involucro libero di galleggiare; un segnale acustico e una luce lampeggiante si sarebbero poi attivate in modo da guidare i soccorritori per il recupero.
Van Blaaderen contattò le Poste Olandesi affinchè adottassero la sua idea, ma, dopo comunque una riuscita dimostrazione, l’approvazione del dispositivo non ci fu.
A quel tempo in Olanda il servizio di raccomandata non copriva il trasporto al di là dell’oceano e venivano eventualmente sottoscritte delle polizze assicurative private.
Nel 1920 il nostro inventore riuscì a spuntare un contratto con le Poste Olandesi; la costruzione degli involucri sarebbe stato a suo carico e da parte del governo sarebbe stata pagata una tassa per ogni chilo di corrispondenza trasportata. Ma ci si rese subito conto che la tassa pagata non riusciva a coprire i costi e quindi si stabilì che il mittente avrebbe pagato una tassa postale addizionale, il cui ricavato sarebbe stato diviso tra Van Blaaderen ( 5/8 ) e l’amministrazione postale (3/8 ).
Durante il Congresso di Madrid del 1920 l’U.P.U. autorizzò le nazioni aderenti a richiedere una sovratassa, che comunque non avrebbe dovuto superare i 30 centesimi ogni 20 grammi di peso o frazione. Il sovraprezzo, come libera scelta del mittente, permetteva il viaggio della corrispondenza al sicuro nell’apposito contenitore. La sovratassa andava a favore dello Stato da cui partiva l’oggetto postale.
Questi contenitori furono utilizzati soltanto sulle navi delle Linee Olandesi, nei tragitti tra la madrepatria e le Indie Olandesi, risultando alla fine solo queste due le nazioni che aderirono al trattato dell’U.P.U.
Un servizio simile denominato “Simmande Kassaskap” fu fornito dagli uffici delle Poste Svedesi nelle isole Aland ma non ci fu emissione di alcun francobollo.
Riguardo l’emissione dei pezzi qui mostrati, possiamo dire che il Van Blaaderen ne aveva commissionato l’opera a cinque grafici: Carel Cachet, Leo Gestel, Jan Bertus Heukelom, Piet Wiegman e Jan Ponstijn.
Fu loro detto di pensare ad una grafica nettamente diversa da quella che avevano le emissioni ufficiali di quel periodo. Furono scelte alla fine tre immagini da utilizzarsi identiche sia per l’emissione olandese che per quella delle Indie Olandesi.
Il primo disegno creato da Carel Cachet, mostra un contenitore galleggiante con dei gabbiani che sorvolano e fu prodotto in tre differenti colori e valore facciale: verde ardesia per il 15 cent, rosa per il 60 cent e marrone grigio per il 75 cent.
L’autore delle altre due vignette fu Leo Gestel; la prima mostra il contenitore con il segnale luminoso in azione e fu utilizzata per l’1,50 guilder blu scuro e per il 2,25 g marrone arancio.
La seconda mostra sempre uno dei contenitori ma con un disegno molto più fantasioso per i valori 4½ g nero e 7½ g rosso.
I francobolli furono stampati in fogli di 50 dalla Enschede ed emessi il 2 febbraio 1921 in Olanda e il primo novembre dello stesso anno nelle Indie Olandesi.
Dei grossi quantitativi stampati solo una piccola parte fu venduta e si calcola che la posta trasportata non superò la quantità di mille pezzi.
La vendita dei francobolli terminò il primo settembre 1923.
Ne furono emessi anche di simili ma intestati ad entità postali quali Curacao e Suriname mentre nel 1927 alcuni di questi pezzi furono sovrastampati per essere utilizzati nel normale canale postale delle amministrazioni delle Antille Olandesi e del Suriname.
Al termine possiamo piuttosto denominare questi francobolli dei “Marine Insurance Stamps” che sul mercato risultano abbastanza rari arrivando a cifre di circa 1000 Euro per i pezzi nuovi fino ad anche 3000 euro per pezzi usati.
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