gli articoli di erinnofilia

 

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Libretto pro Opere Assistenziali per l’A.N.F. dei Postelegrafonici
Sergio De Benedictis risponde a Massimo Gasparini

Cortese sig. Monticini,
ero alla ricerca di notizie di questo libretto qui raffigurato quando sono capitato all’interno della sua rivista dove vedo ci si occupa anche di erinnofilia.
Non so nulla di questa materia e quindi chiedo di avere qualche ragguaglio in merito.
Ho trovato questo libretto completo di 10 bolli, alcuni sono incollati tra loro.
È da considerarsi raro? Che valore è possibile attribuire? Quali canali di vendita esistono per questo genere di collezionismo?
Grazie mille

Massimo

 

Egregio Sig., Massimo Gasparini,

lei ha giustamente classificato il suo pezzo come erinnofilo.

Sono pezzi borderline rispetto ai francobolli in quanto non sono valori bollati anche se molti riportano un valore facciale.

La parola “erinnofilia” deriva dal tedesco (erinnern = ricordare), ed infatti è questo stato il compito in passato di questi piccoli pezzi di carta: essere stampati per ricordare o annunciare un evento, svolgere un ruolo di propaganda o pubblicità, raccogliere fondi per una giusta causa ed è proprio quest'ultimo il ruolo svolto dai suoi tanto da poterli sotto catalogare come bolli di Assistenza e Beneficenza.

Purtroppo rispetto alla Filatelia scarsi sono gli studi e ancor più rari i cataloghi per cui difficile o comunque soggettivo ne risulta l'esame.
Non abbiamo tra l'altro una produzione fatta con criteri standard come l'hanno i francobolli che vengono prodotti dal Poligrafico; la stampa era affidata ad una o più piccole tipografie locali come nel suo caso può leggere "Off. Carte Valori Turati Lombardi & C.", su carta di solito "povera" da cui deriva spesso la loro cattiva conservazione. Mancavano a volte di dentellatura e al massimo presentavano una semplice fustellatura.

Ma nonostante tutto questo hanno avuto, oggi un po’ meno, un gran numero di estimatori e collezionisti, perchè comunque hanno un loro fascino dovuto a ciò che ricordano ed alla loro il più delle volte accurata manifattura ed alla bellezza della vignetta raffigurata.

Ma veniamo al suo pezzo. Abbiamo in questo caso un libretto che aveva un costo di acquisto di 5 Lire con all'interno 10 bolli che non presentano un valore facciale. Emesso nel V anno dell'Era Fascista, quindi tra il 28 ottobre 1926 ed il 27 ottobre 1927, aveva il compito di raccogliere fondi a fini assistenziali per i postelegrafonici, tipicamente per l'edificazione di case popolari. Noti altri tagli di 1 Lira e 2 Lire, come può vedere nelle foto seguenti.

Difficile stabilire per quanti e quali anni siano stati emessi: come già detto la mancanza di cataloghi non aiuta e tutto è lasciato alle informazioni di volenterosi collezionisti che speriamo si possano far vivi anche qui sul Postalista, a riguardo di questo pezzo.

Salvo casi particolari un erinnofilo ha un valore di mercato di pochi euro; in questo caso possiamo dare al libretto un valore di qualche decina di euro ma nel suo caso se come ci dice i bolli risultano ripiegati e incollati tra loro (purtroppo è una situazione abbastanza frequente dovuta al tempo e all'umidità unita alla cattiva conservazione) il valore scende quasi a zero. Può provare a staccarli sotto una leggera fonte di vapore che comunque le farebbe ottenere dei pezzi con gomma non integra.

In ultimo precisiamo che l’utilizzo di un erinnofilo era quello di chiudilettera, ma abbiamo spesso affrancature miste con francobolli; in questi casi non andrebbero annullati, ma nel caso lo fossero, danno origine a pezzi postali particolarmente ricercati.

Sperando di averla convinta a collezionare erinnofili, la saluto cordialmente

Sergio De Benedictis
www.esculapiofilatelico.it
16-08-2024

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