in collaborazione con:
Esperanto-Ligo Filatelista
(ELF/AREK)

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La struttura organizzativa del
movimento esperantista
Alessandro Bellucci

Come per tutte le nuove proposte ed idee, l’inizio è affidato a singole persone che diffondono l’idea base. Però, prima o poi, subentra la necessità di escogitare un sistema organizzativo per la situazione creatasi.
Gli esperantisti ben presto, come la storia insegna, danno vita a gruppi locali, a quelli nazionali ed infine ad una struttura mondiale. Nei prossimi articoli tratteremo alcuni eventi nazionali ed internazionali. In Italia, Padova ricorda la nascita del gruppo nel 1913, mentre la Federazione nazionale era già stata fondata nel 1910.

Padova 1988 - 75 anni del gruppo Firenze 2010 - 100 anni della Federazione Italiana


L’attività dei gruppi non consiste solamente nell’organizzare eventi ed incontri, ma soprattutto nella diffusione dell’esperanto, istituendo corsi con la supervisione dell’Istituto italiano, ex Itala Katedro (Cattedra Italiana), nel promuovere conferenze, ma anche pubblicare riviste, come la famosa MONATO, mensile belga, e libri, nel partecipare a trasmissioni radio, fra esse Radio Vaticana, che ancora oggi trasmette in Esperanto tre volte alla settimana in orario serale, e televisivi.

Italia - Cartolina postale della Itala Katedro de Esperanto


1991 - Belgio, targhetta rossa rivista MONATO 1981 Vaticano, Maximum Radio Vaticana


Nel nuovo millennio molte attività culturali vengono diffuse tramite Internet ed inoltre numerose sono le radio e le televisioni in rete, ma anche con interventi esplicativi o “tutorial” oltre che gruppi sui principali siti “social”.

Italia - 1998 Internet


Poiché ho accennato alla Radio, è interessante sapere che, nel 1925, in Unione Sovietica sono stati emessi due francobolli, a 20 anni dalla morte di Aleksandr Stepanovič Popov, con la scritta in Esperanto “Inventore della radio - Popov”. I francobolli da 7 K.[opechi] sono stati, nel 1927, sovrastampati con un nuovo valore durante l’occupazione tedesca.

La comparsa del primo francobollo con scritte in Esperanto ha naturalmente entusiasmato gli esperantisti, ma… un po’ meno gli italiani, perché è stata attribuita al Popov l’invenzione del nostro Guglielmo Marconi! Ne segue una protesta ufficiale, indirizzata a A. S. E. il Ministro CIANO, da parte del Presidente della Federazione Esperantista Italiana, Marchese Carlo Cordero di Montezemolo.

Il direttore della Universala Esperanta Asocio, nel dicembre de 1925, così conclude la sua risposta riguardo ai dubbi sulla veridicità del nome dell’inventore: “Essendo il nostro movimento organizzato, dobbiamo attenerci ad una severa neutralità, quale sola garanzia del rispetto e dell’attenzione nei riguardi di tutti coloro che non fanno parte della nostra associazione”.

1959 - Cecoslovacchia: Nikola Tesla, Aleksander S. Popov, Edwin Howard Armstrong, Edouard Branly, Guglielmo Marconi, Heinrich Hertz - inventori nel campo della telegrafia e telefonia


Alessandro Bellucci
12-07-2021