falsi in filatelia
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San Remo: 8 gennaio 1852... e la storia continua risponde Lorenzo OLIVERI |
Egr. Direttore Monticini,
risponde Lorenzo Oliveri Rispondo alla domanda del signor "Innominato": Seguo questa lettera da molti anni (infatti è da parecchio tempo che "circola" nelle aste on-line): inizialmente era offerta a diverse migliaia di euro poi, quando feci notare al venditore l'incongruenza della data, abbassò il prezzo di partenza a 1000 euro e infine la vendette a 90 sterline (la storia è già stata da me raccontata sulla rivista L'ANNULLO edita dall'A.N.C.A.I.). Il nuovo capitolo di questa storia è rappresentato dalla recente riapparizione in asta, questa volta corredata da certificato peritale, quello cui lei fa riferimento. Nell'articolo appena pubblicato su questa rivista, intitolato "1° aprile: Pesca miracolosa", accennavo ad alcune "vasche" per pesci grossi, ebbene questa lettera si trova nella mia vasca "coll'acqua alla gola", cioè quando il perito sta per affogare e tenta un'ultima "invenzione" per salvarsi: in questo caso l'errore del datario. Come potrà vedere dai pezzi di seguito illustrati (e ahimè tutti venduti su e-Bay), o nell'ufficio di San Remo dall'8 gennaio 1852 non cambiarono più la data del bollo (almeno fino al 1861, quando bollarono il 3 lire, che, tra l'altro, non mi risulta fosse mai stato distribuito a San Remo), oppure ritengo non "avventato" considerare la busta un falso. Avrei altri elementi a sostegno della mia tesi, ma li riservo per una prossima puntata, perché penso che la storia di questa busta non finisca qui...
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