Dopo aspra contesa (29 offerte) il c....ione (campione!) che ha vinto la battaglia su eBay è stato e***e, che si è anche auto rilanciato il lotto. Ma che aveva di tanto interessante questo francobollo?
- Innanzitutto si trattava di un 3 LIRE di Sardegna usato, pezzo non comune che lo stesso venditore diceva valere a catalogo 8850 dollari;
- il francobollo recava (anche se non rilevato nella descrizione!) uno degli annulli più rari e ricercati del Regno di Sardegna: LARVEGO, piccola località sperduta sui monti sopra Genova, dove l'ufficio postale era stato aperto nel dicembre 1862 (e lo avevano subito rifornito col 3 LIRE, forse per rispetto alla Madonna della Guardia, il cui celebre santuario domina dall'alto il paesino!);
- il francobollo riportava al retro la firma di Alberto Diena e, soprattutto, era corredato dal certificato del perito Maurizio Raybaudi.
però...
1) il francobollo è FALSO: si tratta della più comune falsificazione di questo francobollo, che continuamente appare, e spesso viene venduta, sulle aste on-line.
Elementi di individuazione del falso (il primo è originale):
a parte l'aspetto generale molto evidente a prima vista (scritte, contorno perline) elementi determinanti sono:
- linea del triangolo mistilineo sopra la scritta "LIRE" (originale, la punta arriva sopra la "E"; falso, si ferma sulla "R" ) (in prossimità del 3 di 63 della data del timbro);
- linea triangolo mistilineo destro sotto la scritta "POSTE" (originale, arriva sotto la "T"; falso, si ferma molto prima);
- le lettere "O" delle scritte nell'originale sono tondeggianti, nel falso tendono al quadrato; se non basta potrei continuare...
2) L'annullo LARVEGO è esattamente quello illustrato a suo tempo come falso nell'articolo del Postalista "DOPPI CERCHI PERICOLOSI".
3) La firma Diena è chiaramente falsa, al pari di quella Raybaudi. Ma anche il certificato è FALSO (o meglio, MANIPOLATO): in origine conteneva la fotografia di un bel francobollo del 3 LIRE usato (questo ha margini intaccati ed è chiaramente assottigliato al retro), fotografia sostituita con quella del pezzo in asta (per chi vuole maggiori dettagli sul lotto, segnalo trattasi del n. 202824878719 di eBay). La manipolazione è stata confermata dallo stesso Studio Raybaudi di Roma.
A questo punto, LE COLPE.
Al venditore, che non è nuovo alla messa in vendita di simili oggetti (ne ho diversi in archivio)?
Alla ditta d'aste, alla quale ho prontamente segnalato (inutilmente come altre 9000 volte) il trucco?
A mio avviso la colpe maggiori vanno in questo, come negli altri casi, ai collezionisti (?) che, nella loro somma ignoranza filatelica (e presunzione dell'AFFARE), buttano i soldi per questi oggetti.
E concludo dicendo: BEN GLI STA!
Mago Merlino
26.11.2019
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