Nella rete di comunicazione operativa in Europa nel Settecento, i maestri di posta ebbero una funzione fondamentale: scaglionate sulle grandi strade, le loro stazioni permettevano lo scambio dei cavalli nonché l’alloggio dei viaggiatori. Rimanderemo i nostri lettori italiani alle magistrali pagine dedicate a quest’argomento da Clemente Fedele in Le voce della posta o ancora Strade, corrieri e poste dei papi, e proveremo soltanto, in questa cronaca, di illustrare la loro importanza attraverso alcuni documenti postali…
CAVALLI… PER LA POSTA MILITARE
I regolamenti militari francesi prevedevano, in caso di guerra all’estero, l’istituzione di una rete postale dedicata appositamente all’inoltro delle corrispondenze dei combattenti: in territorio nemico, o alleato, le amministrazioni della guerra e della posta francesi dovevano mantenere, oltre uffici postali militari, anche stazioni di posta militare con i loro propri cavalli e postiglioni. Il Règlement sur le service des postes militaires del 31 agosto 1809 contiene numerosissimi articoli che precisano, in modo dettagliato, le regole ad attrezzare nella gestione dei cavalli mobilitati per questo servizio. Eccone un piccolo campionario:
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L’articolo 23 stabilisce l’età e la grandezza dei cavalli e delle cavalle comprati per il servizio. |
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Articolo 32: i cavalli vengono marchiati PM (postes militaires)
sulla natica sinistra con un ferro rovente. |
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L’articolo 53 permette ai postiglioni militari di godere dei redditi della vendita del letame. |
Ma secondo la missione o il percorso affidato a questo o quel corriere, si preferiva ricorrere al servizio dei maestri di posta del luogo. Ecco un esempio, sul tratto Fornacette / Pisa nel mese di novembre 1800:
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Giovanni Antonio Rizzi-Zannoni L’Italia in quattro fogli imperiali con l’aggiunte del luoghi e strade postale. |
CAVALLI… PER IL GENERALE
Il nostro secondo documento, indirizzato al maestro di posta di Spoleto, è la prenotazione di 4 cavalli per il generale Debelle, “non appena ritorneranno i cavalli mobilitati dal maresciallo Massena”…
Siamo alla fine del mese di gennaio 1806: le truppe francesi ed italiane alleate si stanno concentrando al confine fra Pontificio e Regno di Napoli, fra pochi giorni l’invasione del regno di Ferdinando inizierà…
CAVALLI… PER GLI ARTISTI
Non immaginiamo però che la requisizione di cavalli sia riservata all’inoltro di notizie urgenti, nonché al viaggio di personaggi importanti: ecco un ordine spedito agli ufficiali del municipio di Todi, il 22 dicembre 1798, cioè all’epoca della Repubblica romana :
Gelin, Il comandante francese della piazza di Spoleto, ordina di trovare 4 cavalli a noleggiare… a una truppa di artisti di teatro che devono fare una rappresentazione a Spoleto, forse per le feste natalizie!
Laurent Veglio
18-09-2024
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