Nel corso della seduta del 2 marzo 1809, tenutasi a Parigi, il Senato dell’Impero adotta il senatusconsulto che istituisce il Governo generale dei dipartimenti della Toscana [1]:
L'indomani, l'imperatore conferisce alla sua sorella Elisa, principessa di Lucca e Piombino, il governo della Toscana col titolo di gran duchessa. Lo stesso giorno, un secondo decreto imperiale determina le attribuzioni dei membri del governo generale, affidando alla sorella prerogative non trascurabili:
Più precisa ancora, la sezione 2 del titolo II del decreto elenca le sue attribuzioni: testimoniano davvero delle responsabilità a lei attribuite da Napoleone, anche se l’imperatore considerava i suoi parenti, da lui sistemati sui troni europei, quale semplici esecutori delle sue volontà…
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Artisti e membri della corte circondano la gran duchessa Elisa,
dipinto di Pietro Benvenuti (1769-1844). |
Nata a Ajaccio nel 1777 e educata dal 1784 al 1793 nell'Istituto reale di Saint-Cyr [2], Elisa si era fidanzata a Marsiglia, contro la volontà del fratello, col capitano còrso Felice Baciocchi che sposò il 1º maggio 1797. Elisa brillò nei salotti parigini del tempo del Direttorio e del Consolato e, divenuto il fratello imperatore, ottenne nel 1805 il principato di Lucca e Piombino e nel 1809 passò al governo di tutta la Toscana.
Mostrò di possedere un temperamento attivo e volitivo e prese parte alla direzione degli affari dei paesi a lei affidati, portando in alcuni rami dell'amministrazione profonde innovazioni. Dopo la caduta di Napoleone, si ritirò a Bologna e di lì a Trieste, poi nel castello di Brünn e infine in quello di Villa Vicentina dove morì nel 1820.
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Sfogliando la stampa francese dell’epoca, ci è stato possibile rintracciare gli articoli, poco numerosi, che hanno reso conto di questa nomina e dell’arrivo della granduchessa nei suoi Stati toscani. La prima notizia riguarda la creazione del governo generale della Toscana e l’attribuzione della sua direzione a Elisa, è pubblicata il 12 marzo, poco dopo il decreto imperiale. Nel Moniteur Universel del 13 aprile 1809, abbiamo due notizie da Firenze del 29 marzo: si inizia la preparazione del Palazzo Pitti per la granduchessa, e una delegazione toscana deve recarsi a Parigi per ringraziare l’Imperatore di avere affidato la Toscana alla sua sorella:
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Si deve poi aspettare il 18 aprile per trovare, sempre nel Moniteur universel, il resoconto del suo arrivo a Firenze, il sabato 1° aprile: parata militare, Te Deum al Duomo, udienze ai funzionari, serata al teatro,… tre giorni di un programma molto intensa, prima di recarsi brevemente a Pisa e Livorno per ricevere i tributi dei suoi nuovi sudditi, e poi tornare subito a Firenze per sistemarsi e cominciare ad organizzare il governo della Toscana.
Nelle settimane che seguirono, Elisa decise di visitare altre città del suo dominio e ne possiamo presentare un’illustrazione epistolare: si tratta di una lettera spedita dal Segretario dei comandi [3] della granduchessa, indirizzata al prefetto di Siena e spedita a mezzo staffetta:
Il segretario dei comandi informa, l’8 maggio 1809, il prefetto dell’Ombrone che la visita della granduchessa è rimandata dal giovedì al sabato.
Si noterà, sulla soprascritta, il contrassegno manoscritto La Grande Duchesse de Toscane:
difatti, siamo nelle prime settimane dell’amministrazione granducale e il timbro la cui fabbricazione è stata ordinata dal Conseil des Postes di Parigi il 14 aprile [4] non è ancora stato consegnato a Firenze…
En vertu de la décision de S. exc. Le Ministre des
finances, l’Administration ordonne la fabrication d’une
Griffe portant les mots : Grande Duchesse de Toscane
pour servir au contre-seing de S. A. Impale |
Nella sua edizione del 29 maggio, il Moniteur Universel pubblica un resoconto di questa visita granducale a Volterra e a Siena… con la tonalità enfatica ed entusiastica della stampa ufficiale di questo tempo:
NOTE:
[1] Volume XIX della Raccolta di leggi, decreti, ecc. pubblicati nel bollettino delle leggi, Torino, 1809, stamperia Davico & Pico.
[2] Riprendiamo qui la scheda dedicata alla principessa Elisa pubblicata on-line dall’Enciclopedia Treccani.
[3] Le sue attribuzioni sono elencate negli articoli 12 e 13 del decreto del 3 marzo 1809 riprodotto in questa cronaca.
[4] Articolo 11 della deliberazione del 14 aprile 1809, Archives Nationales, F90/20040.
Laurent Veglio
19-09-2023 |