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Tanta commozione alla presentazione del libro |
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di Danilo Bogoni | ||||||||||||||
Legnago. Alla presentazione del libro “Il maestro dei francobolli in una scuola così”, la commozione era palpabile. Era da anni che i ragazzini di un tempo, più o meno discoli alunni e alunne di Gastone Rizzo, ora divenuti adulti maturi (qualcuno con capelli imbiancati), non si incontravano. Il libro autobiografico del loro amato maestro, prossimo a festeggiare i novantadue anni, che a partire dagli Anni Quaranta insegnò alle scuole elementari di Sustinenza, Aselogna, Maccacari e Cerea, nel veronese, è riuscito a riunirli, alla Fondazione Fioroni di Legnago. “Invece del sillabario si studieranno i francobolli”, titolava nel 1951 “Il Messaggero”, mentre “Oggi” di quello stesso anno sinteticamente titolava: “Fa scuola con i francobolli”. Nativo di Marega, il maestro Rizzo aveva difatti creato un nuovo metodo didattico, appassionando i suoi scolari alla filatelia, usando i francobolli e la loro raccolta, a scuola, “come centro di interesse in ogni materia di insegnamento, dalla prima alla quinta classe elementare”. La singolare e per certi aspetti unica avventura del maestro Rizzo prese le mosse nel 1940 quando, assunto come insegnante supplente in scuole elementari del veronese, incominciò ad usare i francobolli da collezione come mezzo di interesse didattico. “Però, fu nel 1948 – ricorda – che, dopo aver vinto il concorso magistrale ed essere entrato in ruolo in una quinta elementare ad Aselogna, iniziai ad applicare con metodo e logica, la filatelia nelle singole materie d’insegnamento, facendo dapprima diventare i miei scolari dei piccoli collezionisti di francobolli con la propria raccoltina e la realizzazione di altri quaderni dedicati alle varie materie spiegate ed illustrate da francobolli, dati poi in premio agli scolari che si comportavano bene”. Alcuni di questi quaderni, assieme ad altro materiale didattico, sono esposti nella sala delle Ceramiche del Museo Fioroni di Legnago, mentre l’esperienza didattica del maestro Rizzo è diventata un libro, pubblicato da Prodigi per conto dell’Unione Stampa Filatelica Italiana. L’età avanzata non ha permesso al pur lucidissimo e sempre attivo maestro, di essere presente a Legnago. L’involontaria assenza è stata in buona misura colmata da un video, registrato qualche giorno prima a Parma, città nella quale da tempo risiede, che ha permesso a molti suoi ex alunni di “rivedere” e tornare a “riascoltare” il loro maestro. Mentre sullo schermo scorrevano le immagini e gli altoparlanti diffondevano la voce ancora cristallina di Gastone Rizzo su molti visi sono scese lacrime di sincera commozione e nostalgia. D’improvviso quelle immagini hanno riportato a galla ricordi, in verità mai del tutto dimenticati, di cinquanta e passa anni fa. Di questi ricordi e con essi della gratitudine nei confronti del maestro Rizzo si è fatto interprete Albertino Pesante. “Quando, qualche tempo fa, ho riavuto dal maestro un mio quaderno – come quelli esposti nella mostra allestita al Museo Fioroni -, dapprima mi sono seduto, perché tremavo tutto, poi ha cominciato a sfogliarlo e sono tornato con la memoria alla mia giovinezza”. “Ancora adesso – assicura Daniela Salaorni – faccio di conto senza far ricorso alla calcolatrice. E questo per merito del maestro Rizzo”. Clara Scapin, vicepresidente della Provincia non ha mancato a sottolineare il rapporto di amicizia e di affetto che ancora adesso lega gli alunni al maestro Rizzo al quale va riconosciuto il merito di aver “seminato molto”, mentre il maestro Alberto Bologna non ha esitato a giudicare “straordinaria” l’esperienza didattica del maestro Gastone Rizzo elogiata pure da Luciana Baratella, presidente della Fondazione Fioroni che con l’Unione Stampa Filatelia Italiana ed il Circolo Filatelico e Numismatico “Sergio Rettondini” ha promosso la presentazione del libro.
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