Forse tu raccogli anche francobolli di Francia e vedi i valori qui riprodotti e non riesci a trovarli in catalogo.
Certo non sono dei falsi ma hanno una loro storia. E corre la fantasia.
Durante la guerra 1939/45 , i commercianti filatelici italiani riuscivano a rifornirsi di nuove emissioni dei francobolli di Italia, naturalmente, di qualche zona di occupazione italiana, ma anche di Germania e dei valori emessi nelle varie zone occupate dalle truppe germaniche. Quindi successivamente anche in Francia.
Spesso gli stessi militari tedeschi portavano con se valori di nuove emissioni di vari paesi da loro occupati e li rivendevano, naturalmente facendoci sopra un po’ di cresta, come si dice volgarmente.
Un controllo non era cosa facile in questo campo. Molto si viveva su quel che si sentiva dire senza poi poter molto controllare.
Un giorno, sul mercato filatelico vennero offerte strisce di 5 dei primi valori qui riprodotti.
Ci pensò a farli stampare un certo personaggio, italiano, che poi, dopo la guerra divenne anche produttore di certe taschine pregommate che nel tempo deteriorarono inesorabilmente molti francobolli.
La stessa persona si fece anche venditore di questa “emissione fantasia” distribuendola sul mercato.
Andava dicendo che tali strisce le aveva ricevute da un militare tedesco dislocato in Francia. E venne creduto.
Vista la facilità con la quale in Italia avevano abboccato e fatto tali acquisti, finita la guerra, pensò bene di soprastampare le strisce che gli erano rimaste invendute con scritta che inneggiava il generale De Gaulle.
Tanto per saperlo, quel tale poi poté morire nel suo letto indisturbato.
|