Gent.mo sig. Monticini,
mi rivolgo a lei per sottoporle alcune mie considerazioni, con relativi quesiti, sul francobollo da £ 55
Conferenza internazionale di radiodiffusione ad alte frequenze, emesso il 15 luglio 1950.
Ho letto in più parti che il valore da £55 di questa emissione è abbastanza elevato ed alquanto ricercato
soprattutto allo stato di usato.
Proprio per questo motivo anche falsificato.
Le sottopongo questa lettera spedita dalla succursale 61 di Roma, Via Nizza, per S. Marco Argentano.
Raccomandata AR partita dalla Succursale 61 di Roma il giorno 4.4.1952 (recto)
Raccomandata AR arrivata a San Marco Argentano il giorno 5.4.1952 (verso)
Trattasi di una raccomandata con ricevuta di ritorno, affrancata con i francobolli da £15 e £35 della serie
Italia al lavoro oltre al francobollo da £55 in questione, per un totale di £ 105.
Per essere regolarmente in tariffa, importo di £105 ottenuto dalla somma dei 3 francobolli dovrebbe
corrispondere ad una lettera doppio porto £25+25 + diritto di Raccomandazione £55 (totale £105), con
affrancatura a parte sulla AR (£20 non conteggiati). Diversamente nel caso di lettera 1 porto £25 + Raccom. £55 + AR £20 (totale £100) risulterebbero £5 eccedenti.
Il francobollo mi sembra genuino. Ho effettuato una comparazione con lo studio “Falsi e originali” eseguito
sul francobollo da Antonello Cerruti posizionando accanto al suo studio il francobollo in oggetto e mi
sembra alquanto simile a quello originale; le scritte, i contorni del disegno, le sfumature sembrano alquanto
nitide per cui non dovrebbe trattarsi di un falso. Forse un pò il colore sembra alquanto vivo e quindi non
saprei se tale sfumatura accentuata si riscontri in altri esemplari o meno.
Senonchè, esaminando attentamente la data -4.-4.52 , scopro che il francobollo da £55 era stato usato in
periodo abbondantemente scaduto, in quanto aveva validità postale sino al 31 dicembre 1950. Non so se in
quel periodo vi sia stata tolleranza o meno nel controllo della validità postale dei francobolli, certo in questo
caso oltre 1 anno e 4 mesi mi sembra eccessivo.
Ecco che allora – a ben guardare – si nota l’intenzionalità della frode da parte del mittente che, con
attenzione, ha ritenuto di posizionare il francobollo scaduto in modo capovolto, evidentemente con la
convinzione che così sarebbe risultato più difficile scoprire la frode - come in realtà è avvenuto - in quanto
la missiva è regolarmente giunta a destinazione senza recare traccia di alcuna tassazione. Anzi, per la
precisione mostrata nel posizionare i francobolli, potrebbe venire anche il dubbio che tale frode sia stata
opera dello stesso impiegato postale che, trattandosi di raccomandata con A.R. avrebbe dovuto accorgersi di
tale anomalia.
Il fatto che ambedue i bordi verticali siano leggermente coperti dalla dentellatura dei due francobolli della
serie Italia al lavoro che completano l’affrancatura non consente di appurare se il francobollo da £55 sia
danneggiato o se fosse stato già precedentemente usato. Per averne certezza bisognerebbe a questo punto
staccare il francobollo dalla busta.
Ecco perché le espongo questi dubbi ed i relativi tre quesiti:
1 - Considerando che tale francobollo ha un alto valore allo stato di usato, conviene staccarlo dalla busta
e metterlo nella collezione degli usati, anche perchè così facendo non si dovrebbe notare la data fuori
scadenza, eliminando in tal modo una delle tante caselle bianche del classificatore?
2 - Trattandosi di una frode postale in quanto il francobollo in questione è stato usato fuori dal periodo
di validità è meglio conservarlo sulla busta integra per documentare agli studiosi del settore tale
frode?
3 - L’uso su busta di tale francobollo usato però in frode, non perché riusato (?) ma perché usato oltre il
periodo della sua validità, riduce o aumenta il suo valore?
Gradirei al riguardo ricevere qualche sua personale considerazione o anche da parte dei suoi valenti
collaboratori.
Con stima,
Ferdinando Morrone
risponde Antonello CERRUTI
Ciao Roberto,
Circa la lettera di cui mi hai inviato l'immagine:
il 55 lire della Radiodiffusione del 1950 utilizzato per l'affrancatura è del tutto originale.
Tra l'altro, i falsi di cui ho trattato sul mio libro citato dal tuo lettore sono molto più recenti e realizzati solo per frodare i collezionisti, non le poste.
L'uso invece dell'originale fuori validità postale rappresenta un riuscito tentativo di utilizzare un francobollo oramai "scaduto", utilizzandolo per ottenere un servizio comunque già pagato all'Amministrazione postale.
Pertanto le risposte ai tre quesiti posti sono:
1- Considerando che tale francobollo ha un alto valore allo stato di usato, conviene staccarlo dalla busta e metterlo nella collezione degli usati, anche perchè così facendo non si dovrebbe notare la data fuori scadenza, eliminando in tal modo una delle tante caselle bianche del classificatore?
No, anche perchè quella è un'operazione irreversibile che potrebbe, nel tempo, generare "rimpianti storico-postali".
2- Trattandosi di una frode postale in quanto il francobollo in questione è stato usato fuori dal periodo di validità è meglio conservarlo sulla busta integra per documentare agli studiosi del settore tale frode?
Si, anche perchè l'uso postale dei francobolli fuori dei periodi di validità potrebbe essere un interessante spunto per una bella nuova collezione.
3- L’uso su busta di tale francobollo usato però in frode, non perché riusato (?) ma perché usato oltre il periodo della sua validità, riduce o aumenta il suo valore? Gradirei al riguardo ricevere qualche sua personale considerazione o anche da parte dei suoi valenti collaboratori.
Io non parlerei di valore ma piuttosto di interesse. Per un "purista" il francobollo usato oltre il periodo di validità postale potrebbe addirittura non essere collezionabile; per un filatelico intelligente deve invece rappresentare un documento di difficilissimo reperimento e quindi di (un pur limitato) pregio.
Cari saluti.
Antonello Cerruti
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