Le cosiddette particolarità o caratteristiche dei
francobolli sono le seguenti :
Caratteristiche comuni
a tutti i francobolli :
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nazionalità
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formato e dimensioni
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colore
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dentellatura
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centratura e marginatura
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carta
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filigrana
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disegno e stampa
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valore facciale
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vignetta
Caratteristiche eventuali
Nazionalità
L'emissione dei francobolli è una delle manifestazioni
degli Stati, come il batter moneta.
Particolari accordi internazionali tra le nazioni aderenti all'Unione
Postale Universale (UPU)
hanno fissato che ogni francobollo deve portare l'indicazione, possibilmente
in lettere latine del Paese emittente.
Vi sono però delle eccezioni:
le emissioni della Gran Bretagna NON riportano il nome del Paese emittente
e non tutti i Paesi usano le lettere latine.
La tabella che segue, che non è completa, riporta i nomi di alcuni Paesi
che non usano i caratteri latini
Formato e dimensioni
Nelle pubblicazioni filateliche la dimensione dei francobolli
viene indicata in millimetri ed è limitata alla vignetta.
Complessa è la varietà di formati e di dimensioni dei francobolli emessi
fino ad oggi.
Ne esistono , infatti, si può dire di tutti i formati geometrici possibili:
quadrati, rettangolari, triangolari, romboidali, trapezoidali, ottagonali,
ecc.
Particolarmente " curiosi " i francobolli di
forma circolare emessi dallo stato del Burundi
Fantasiosi oltre che curiosi i francobolli delle isole
Tonga
Vi segnalo un'altra curiosità: il francobollo più grande
e il più piccolo finora emessi nel mondo
Il primo fu emesso negli Stati Uniti nel 1866 e misura
98 mm. di base,
il secondo nel 1873 in Colombia e misura 10 mm. per 12.
Colore
Per quel che riguarda il colore dei francobolli, esistono,
o meglio esistevano,
dei precisi accordi internazionali dell'UPU sul colore da dare ai francobolli
in ragione del loro uso.
Oggi queste disposizioni sono in gran parte cadute in disuso per
l'adozione della stampa in policromia.
A titolo esemplificativo ecco la tavola di colore o cromatica
che potrà aiutarvi nell'individuare le tonalità di colore dei vostri francobolli
Dentellatura
La dentellatura è evidentemente il sistema più pratico
per dividere tra loro i francobolli stampati in foglio:
gli esemplari sono infatti divisi da linee di piccoli fori regolari più
o meno distanti fra loro.
Per poter calcolare il numero dei dentelli di un
francobollo esiste l'odontometro,
come abbiamo visto nella puntata precedente
Centratura e marginatura
La centratura è una caratteristica molto importante
del francobollo e influisce sul suo valore commerciale.
Un esemplare viene definito ben centrato quando, in presenza o meno della
dentellatura, ha i margini tutti uguali
Lo spazio privo di stampa che contorna il francobollo
viene invece definito marginatura
Carta
Vi fornisco solo una breve esemplificazione dei vari tipi
di carta usati per la stampa dei francobolli,
visto che si tratta di un argomento per specialisti.
Di solito vengono usati i seguenti tipi di carta :
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a mano
-
a macchina
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patinata
-
velina
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cilindrata
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mista con fili di seta
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colorata
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porosa
-
fosforescente
-
fluorescente
L'uso di questi due ultimi tipi di carta è dovuto al fatto
che i francobolli
vengono individuati subito dalle moderne macchine affrancatrici dotate
di cellula fotoelettrica.
Ed ora, sempre a proposito di carta, una curiosità :
Questo francobollo emesso dalla Lettonia nel 1918, presenta
la singolarità di
essere stato stampato sul retro di carte geografiche militari.
Evidentemente la povertà della neonata repubblica baltica
giustificò l'uso di quella carta di recupero.
Filigrana
Guardando contro luce un francobollo si può vedere il
disegno che si trova nella pasta della carta.
E' la filigrana.
La carta filigranata è detta anche carta di sicurezza perchè garantisce
l'autenticità del francobollo,
come del resto avviene anche per la carta moneta e per i valori bollati.
Quando non è possibile distinguerla ad occhio nudo si usa il filigranoscopio,
come abbiamo visto nella puntata precedente.
Disegno e stampa
Tutti i sistemi di produzione grafica sono stati usati
finora per la realizzazione dei francobolli:
si è partiti dalla calcografia dei primi francobolli inglesi
per arrivare ai moderni metodi di impressione fotomeccanica.
Anche in questa sezione mi limiterò a segnalarvi i sistemi di stampa che
più frequentemente
ricorrono nel lessico filatelico senza entrare nei dettagli della descrizione
di ognuno di essi,
dato che questo esula dal campo filatelico vero e proprio, per lo meno
per dei principianti.
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stampa tipografica
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stampa in "delacry"
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stampa calcografica
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stampa rotocalcografica
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stampa litografica
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stampa offset
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stampa eliografica
Tra gli ultimi sistemi di stampa vi segnalo la realizzazione
di figure tridimensionali.
In Italia nel 1956 fu emessa una serie di due francobolli stampati mediante
procedimento tridimensionale.
Gli esemplari devono essere esaminati con appositi occhiali bicolori
(disco rosso sull'occhio sinistro, disco azzurro su quello destro)
Valore facciale
E' il prezzo di acquisto del francobollo per tutto il
periodo della sua validità postale per l'affrancatura della corrispondenza.
In osservanza di precisi accordi internazionali, il valore facciale dovrebbe
essere espresso in numeri arabi.
Talvolta il valore facciale di certi francobolli ha raggiunto,
apparentemente cifre astronomiche.
Fra gli esempi più clamorosi quelli dovuti alla frenetica inflazione tedesca
del primo dopoguerra
Vignetta
E' la figura riprodotta sul francobollo.
Il soggetto può essere il più vario.
E', in ultima analisi, la parte più importante del francobollo:
il soggetto, cioè la figura è, infatti , il primo elemento ad attirare
l'attenzione.
Sovrastampa
Con questo nome si indicano i segni, le cifre, le iscrizioni,
i motti
riprodotti in un secondo tempo sui francobolli già stampati.
I motivi più frequenti per sovrastampare un esemplare sono di aggiornamento
delle tariffe postali.
Spesso le sovrastampe segnalano rivoluzioni, rivolgimenti costituzionali,
occupazioni.
Frequentissime sono state, purtroppo anche le sovrastampe di francobolli
di Paesi invasi,
per adeguarne il valore alla mineta della nazione occupante.
Eccoci giunti alla fine di questa puntata.
Prima di lasciarvi volevo proporvi due simpatiche curiosità.
La prima è dedicata ai tipi "romantici":
si tratta di una emissione filatelica del 1973 al... profumo di rosa
La seconda, recentissima, è dedicata a chi come me ama
la cioccolata:
è un foglietto delle poste svizzere...
...se si strofina leggermente il francobollo, si avverte un delizioso
aroma di cioccolata
Prima di lasciarvi volevo anche ringraziare voi
ragazzi che mi avete contattato,
e lo faccio pubblicando l'intervento di uno di voi, David,
preso pari pari da una sua e-mail:
Ed ora, cari ragazzi vi lascio non prima di avervi offerto
una pizza per ringraziarvi della vostra attenzione
Mariagrazia
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