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Interi postali usati come ricevuta di ritorno

 

Flavio Pini - (da U.F.I. L’Intero Postale n.112 / 2011)

È trascorso quasi un decennio dall’articolo di Emanuele Gabbini pubblicato sul n.77-79 del notiziario UFI e da allora non vi sono più state segnalazioni di significativi usi di interi come Ricevuta di Ritorno o, come sarà denominata dal 1936, Avviso di Ricevimento.
Interrompo questo intervallo presentando alcuni pezzi tra i più significativi che ho potuto reperire.

Cartolina postale tipo Michetti con risposta pagata da 30 cent. emessa nel 1929. Entrambe le sezioni utilizzate come ricevuta di ritorno il 2 giugno 1931 dal municipio di Formigara e dirette rispettivamente a quello di Castelleone e di Bagnolo Cremasco, in provincia di Cremona (cartolina postale con risposta pagata Fig.1 e cartolina postale - risposta Fig.2).

L’impiegato comunale, probabilmente per momentanea mancanza dell’apposito modulo (mod. 23), ha ritenuto opportuno utilizzare le due parti della cartolina come ricevuta di ritorno, dopo aver provveduto ad integrarne la tariffa con un francobollo da 20 cent.
Sul fronte è presente la doppia apposizone della sola lettere R del bollo di raccomandazione Rn° per evidenziarne il particolare utilizzo.
Questi due pezzi sono gli unici interi tipo Michetti, ad oggi a me noti, oltre a quello riprodotto nell’articolo sopracitato.

Fig.1

 

Fig. 2


I moduli predisposti dall’amministrazione postale per essere utilizzati come avviso di ricevimento sono stati regolarmente distribuiti almeno fino a tutto il 1940. Dal 1941, in alcuni uffici iniziano a mancare i moduli A.R. È pertanto interessante il biglietto postale, tipo Imperiale da 50 cent. emesso nel 1935, utlizzato il 26 aprile 1941 da Genzano di Lucania (Fig.3). E’ la prima data, a me nota, per un biglietto postale usato come avviso di ricevimento. I biglietti postali in questo particolare uso vengono impiegati dimezzati, ovvero solo la parte superiore con l’impronta del francobollo o solo la parte inferiore come cartoncino da affrancare.

Fig.3


Con la fine della guerra e con il ritorno alla normalità, prosegue questo utilizzo degli interi postali soprattutto da parte di avvocati, ospedali e municipi: rispetto al modulo A.R. l’intero risulta già affrancato, di dimensioni maggiori e di cartoncino più consistente, quindi più pratico.

Gli interi vengono utilizzati con valore uguale o inferiore a quello della tariffa dell’avviso di ricevimento: nel caso di valore inferiore l’importo della tariffa è raggiunto con un’affrancatura complementare.

E’ difficile reperire dal 1945 al 1951, usi di cartoline postali senza affrancatura complementare (il cui valore corrisponde a quello della tariffa A.R.) perché la tariffa dell’avviso di ricevimento rimane sempre superiore a quello della cartolina; successivamente, con l’aumento tariffario del 1.8.1951 la tariffa della cartolina postale viene aumentata a 20 lire mentre la tariffa dell’avviso di ricevimento rimane invariata, a 20 lire; le due tariffe rimangono identiche fino al 1982.

La cartolina Democratica da 10 lire (Fig.4), emessa per coprire la tariffa estero, dal 1.4.1947 al 25.3.1948, è utilizzata in perfetta tariffa a.r. il 17 maggio1948 da Milano (tariffa di 10 lire dal 1.8.47 al 10.8.48.

Questo è una delle poche cartoline postali che è possibile utilizzare in tariffa a.r. senza integrazione di francobolli. La cartolina Democratica da 20 emessa nel 1948 risulta peraltro distribuita, in modo regolare, solo dalla fine del 1951.

Fig.4

 

Fig.5

Anche l’uso del biglietto postale senza affrancatura aggiunta è del tutto infrequente. Dal 1.2.1946 al 30.8.1947 la tariffa del biglietto postale corrisponde alla tariffa dell’avviso di ricevimento, ma ormai l’uso in emergenza del fronte del biglietto postale non è più necessario essendo, in questo periodo, ritornati disponibili gli appositi moduli e in alternativa, come detto, anche le cartoline postali. L’uso (Fig.5) del biglietto postale Democratica da 4 lire, in perfetta tariffa A.R., da Scorano il 27 ottobre1946 è da ritenersi, pertanto, del tutto occasionale.

L’avviso di ricevimento può essere spedito anche con servizi accessori quali, ad esempio, la raccomandazione o l’espresso.
La cartolina Democratica da 8 lire (Fig.6) documenta un invio per espresso da Siena il 28 luglio 1948. La cartolina non presenta sul fronte nessun timbro o dicitura manoscritta che evidenzi l’uso come A.R.; la corretta tariffa (20 lire A.R. + 15 lire espresso) ed il testo al retro ne confermano l’uso.

Fig.6 (ritaglio del retro)


Del tutto infrequente è anche l’invio all’estero. La cartolina Democratica da 2 lire (Fig.7) è stata allegata ad una raccomandata spedita in Brasile da Castelnuovo Garfagnana il 20 ottobre 1947 e giunta, in posta aerea, a San Paolo il 30 ottobre. Tariffa avviso di ricevimento per l’estero: 30 lire.

Fig.7


Mi auguro che i soci segnalino altri interessanti interi, magari antecedenti all’anno 1940.

 

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