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le domande dei lettori | ||||||||||||||||||||
Al mittente: Non ammesse le Assicurate | ||||||||||||||||||||
Una anomala assicurata per gli U.S.A., partita da Mosso Santa Maria, è datata 20 febbraio 1929 ed è ritornata al mittente. (*) - Mosso Santa Maria il 12.01.1927 passa dalla provincia di Novara a quella di Vercelli. Dal primo gennaio del 1926 le tariffe postali per l’estero erano: Porto £ 1,25 fino a 20 Gr., più 0,75 per ogni porto successivo. La chiusura è stata eseguita secondo le norme: cinque suggelli rossi applicati dal mittente e due suggelli neri delle poste (parzialmente presenti) a sigillare la cucitura. Manca sul fronte il peso iniziale dell’invio con i sigilli del mittente e il peso totale dopo cucitura e sigillatura della busta. Sono presenti altri numeri che penso non siano di origine postale. La lettera è assicurata per £ 500 (cinquecento, tradotti come da norma in franchi oro) e affrancata per £ 4,50 con tre valori: floreale da 2,50 , 1,25 e 0,75. Pari a: £ 4,50 , mentre doveva essere: Porto ……1,25 + 0,75 ……...…£ 2,00 Allo stato attuale pesa gr. 17, tenendo presente l’asportazione del contenuto e la caduta parziale dei suggelli postali neri, sicuramente era di peso superiore ai gr.20 quindi era almeno di due porti ed è sottoaffrancata. La normativa richiedeva che il verificatore postale alla frontiera completasse l’affrancatura se in carenza, mettendola poi a carico dell’ufficio postale mittente che aveva controllato e preso in carica l’oggetto, (posseggo documenti in tal senso), per poi procedere all’invio a destino. Dato lo stato dell’oggetto perché invece è stata rimandata al mittente con l’annotazione “non ammesse le assicurate”, era per caso una situazione particolare legata ad eventi internazionali collegati agli U.S.A.? Oppure per altro motivo? C’è qualche specialista che mi sappia spiegare la ragione? Grazie anticipate, Marino Bignami |
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