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le domande dei lettori
 
 

Buongiorno,
gradirei sapere l'annullo "CICLADI" rappresentato su questa cartolina, quanto tempo è stato in vigore nell'Egeo.
Grazie mille.
Alfredo Garbarino

Il bollo CICLADI venne utilizzato dalla Sezione Staccata dell'Ufficio Posta Militare a Syra dal 14.5.41 al 30.7.41. In Syra venne istituita in sostituzione della Sezione Staccata della PM 550 dal 1.8.41 la Sezione Staccata A dell'Ufficio Posta Militare 62 che, forse perchè non pervenuti in tempo i propri bolli, continuò ad adoperare il bollo Cicladi fino al 31.8.41. Dopo questa data il detto bollo venne utilizzato ancora ma saltuariamente. L'ultima data conosciuta è il 6.9.41.
Ciao
Piero Macrelli

 


Spett. Direttore,
non capisco la tariffa della FDC di cui allego l’immagine: se possibile potreste spiegarmela?
Ringrazio sin da ore
Fausto Novelli

non sono un cultore di buste primo giorno, ma è risaputo che l'affrancatura delle stesse non è quasi mai corrispondente alla tariffa; in particolare l'oggetto in questione è affrancato per 100 + 25 al retro (se si tratta del retro) il cui francobollo aereo del fronte è appunto l'emissione del 15 novembre 1971 (è un primo giorno perché è il rifacimento di una precedente emissione cambiata di formato riducendolo di un millimetro) e il secondo è una emissione del 1970. L'affrancatura non ha nulla a che vedere sia con la tariffa P.O. né con la posta aerea, per quanto ne so la prima nel periodo era di 50 lire e il sovrapprezzo aereo era per l'interno di 10 lire. Gli annulli filatelici del 15.11.1971 sono completati dal bollo a data ufficiale di arrivo in data 17.11.71, ambedue di Venezia e sicuramente consegnato in posta ordinaria.

Marino Bignami

"La busta FDC è valida, postalmente, per il 25 lire apposto sul retro : in base al tariffario dell' epoca corrispondeva alla tariffa "STAMPE"; infatti il 100 lire "Campidoglio", essendo di posta aerea, non poteva affrancare una busta per via ordinaria e pertanto avrebbe dovuto essere tassata per "affrancatura mancante".
Mi dicono che tutte le FDC VENETIA siano viaggiate: ecco pertanto spiegato il 25 lire sul retro".
Un saluto cordiale

Roberto Gottardi

 


 

Spettabile redazione,
sto cercando di recuperare una cartolina postale fatta stampare dal Comando Militare Regg.to Fanteria Brigata Avellino, che riproduce un bassorilievo dello scultore cannarese Bruno Bini, all'epoca appartenente a detto Comando. Vi allego un articolo pubblicato sul quotidiano la Nazione l'11 agosto 1968, che riporta la foto del bassorilievo. Poiché quella pubblicata sul giornale è l'unica foto disponibile, avrei piacere ritrovare una di queste cartoline da cui riprodurne una migliore.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Mario Scaloni
Via Giovanni Amendola n. 1
06033 - Cannara (PG)
Tel. 0742-72312 Cell. 348-4319989
 


 

Le tre stranezze di Gianni

 

Le prime due sono stampe false/ fotocopie ridentellate e passate per posta, (dalla foto l’annullo sembrerebbe originale) e l’altra è una busta regolare in occasione della settimana dello scautismo a Finale Ligure. Non sò se ha l’annullo d’arrivo. Se non l’ha è solo una prova dell’annullo se lo ha è sicuramente di favore o fatta sul luogo della mostra; improbabile la franchigia nel 1977 da 50 lire per una busta qualsiasi, nessuno vieta che sia effettivamente passata... per amicizia e conoscenza o poco scrupolo al lavoro!

Saluti,

Franco Moscadelli

grazie
le due lettere passate per posta era chiaro che fossero con francobolli falsi..
In un primo tempo pensai che, probabilmente, erano state ricavate dalla rubrica filatelica pubblicata sull'inserto "il giorno dei ragazzi", supplemento del quotidiano milanese "Il Giorno".
Avevo immaginato che fossero stati dentellati con una "singer" (macchina da cucire).
Ma da un po' più attento esame ho notato che questa ipotesi non reggeva perchè la perforazione era regolare.
Il dubbio rimane.

Quella di Finale Ligure... avrai sicuramente capito... che si tratta di un fuori sacco molto personale.

Gianni
 

 


 

buongiorno a tutti
non riesco a trovare i nomi delle firme su i francobolli in allegato.
potete aiutarmi ?
 

 

 


 

Egregio Sig. Roberto Monticini,

La sto contattando in quanto casualmente ho scoperto il Vostro sito web e me ne sono interessato perché vorrei approfondire un aspetto della storia postale che mi interessa molto, e cioè quello riguardante la storia postale in Ancona durante il Regno Pontificio (periodo prima metà XVIII - prima metà XIX sec.), comprese le varie occupazioni.
Questo perché miei diretti antenati "gestivano" un servizio postale, in quanto Giuseppe Maria Acquabona (n. 1751) risultava Spedizioniere così come diversi suoi figli furono corrieri di Gabinetto di S.M. Britannica, Conduttori diligenze Pontifice, etc...pertanto vorrei capire l'effettivo ruolo che ebbe questa famiglia con il servizio postale.
Le sarei grato se potesse indicarmi qualche fonte o testo in particolare.

RingraziandoLa in anticipo per la disponibilità, Le porgo i miei più cordiali saluti,

Stefano Angeletti

 

RISPONDE ROCCO CASSANDRI

Per quanto riguarda lo studio della Storia postale di Ancona e delle Marche in generale consiglio i seguenti volumi.
- Mario Gallenga : i bolli delle Marche
- Clemente Fedele ;Mario Gallenga : Strade ,Corrieri e poste dei Papi dal Medioevo al 1870.

Il primo ,di difficile reperimento perché risale al 1972,il secondo del 1988 è ancora reperibile.
Per entrambi consiglio di chiedere a Vaccari (www.vaccari.it).

Nel primo volume si trovano i fondamentali della storia postale delle Marche e tutti i bolli conosciuti .Il secondo tratta in modo approfondito della storia postale dello Stato pontificio in toto ,con molti riferimenti alle marche.-

Per quanto concerne le vicende familiari legate a possibili concessioni ,forse notizie specifiche potrebbero trovarsi presso gli archivi centrali a Roma o ad Ancona.

Spero di essere stato ,utile,resto a disposizione per possibili ulteriori chiarimenti.

A presto, saluti

rocco


 


 

 

Da CIRCOLO FILATELICO NUMISMATICO MANTOVANO

Un socio del circolo, nell’effettuare delle ricerche su vecchie annate di riviste, si è “imbattuto” in un articolo (cliccare su articolo) sulle emissioni di Campione d’Italia - pubblicato sulle pagine 34 e seguenti del n. 337 (marzo 2007) di CRONACA FILATELICA con lo stuzzicante titolo di “La CIA dietro i francobolli di Campione D’Italia – che lo ha talmente incuriosito da fargli leggere più volte l’articolo stesso nella vana ricerca di una spiegazione.
Sui cataloghi ed anche sulla rete le notizie su questi francobolli sono molto scarse e tutte la motivano con il fatto che Campione rimase fedele al Regno d’Italia.
Qualcuno [ in grado di soddisfare la curiosità’’ del nostro socio e, ora, anche mia_
Grazie per la collaborazione.

Milvio Bencini, segretario Ci.Fi.Nu.Ma.

NDR
i francobolli di campione sono stati anche trattati nell'articolo apparso su il Vaccari Magazine anno 1995 - n. 14.
 

 



 

Ho acquisto recentemente una busta del primo novecento e vorrei una spiegazione sulla data del bollo.
Non so se si tratta di una busta annullata il 24 luglio 1910 o il 7 ottobre 1924. In tutti e due i casi ci sono difficolta’. Se e’ stata annullata nel 1910, come si spiega l’uso dei tre Michetti tipo 3, che non sono apparsi fino all’anno seguente? E’ una falsificazione?
Se e’ stata annullata nel 1924, come si spiega l’affrancatura di 50 centesimi (l’affrancatura per una raccomandata per l’estero nel 1910, anche se manca la targhetta di raccomandazione) e un bollo sul retro che sembra di indicare una data di arrivo di JY (luglio) 10?

Sarei grato di sentire l’opinione di altri filatelisti.

Saluti da Manchester,

Clive

Egregio Sig. Clive, non credo si tratti di falsificazione, la lettera è una normale affrancatura di posta ordinaria. Osservando l'immagine inviata si conclude che i francobolli Michetti usati per l'affrancatura sono del secondo tipo (tipografico) emessi il 1 giugno 1909, quindi in pieno accordo con il periodo di utilizzo; infatti la lettera è stata inviata da Siena il 24 Luglio 1910. Il bollo annullatore dei francobolli corrisponde ai tipi usati nel periodo a Siena. Il numero 24 corrisponde all'ora di utilizzo del bollo di annullamento dei francobolli. Nel periodo 1 ottobre 1907 al 1 febbraio 1921 la tariffa di affrancatura della lettera dall'Italia per l'estero era di Cent. 25 per ogni porto. La tariffa di 50 Cent. della sua lettera corrisponde a due porti di posta ordinaria perchè superiore ai 15 Gr.
Per sua conoscenza e a conferma dell'attribuzione al secondo tipo, le mando una immagine di confronto di un francobollo usato per l'affrancatura ed uno sicuramente del secondo tipo Michetti, noterà la perfetta corrispondenza.
Spero di avere soddisfatto le sue domande.

Con viva simpatia
Marino Bignami



 


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