Home          indice delle storie postali          STORIA POSTALE          TUTTE LE RUBRICHE
 
1910, UN UOMO DA ABBATTERE!
L’ATTENTATO CHE AVREBBE CAMBIATO IL CORSO DELLA STORIA
(seconda parte)

“Der kaiser war da!” – Abbiamo visto l’Imperatore!

 

Abbiamo già presentato, nella prima parte di questa nostra storia, il contesto della visita decisa dall’Imperatore austriaco Franz-Joseph nella primavera del 1910 : 6 giorni da trascorrere nella provincia di Bosnia-Erzegovina occupata dal 1878 dalle truppe austro-ungariche ed ufficialmente annessa all’Impero nel 1908. L’Imperatore e la sua scorta si sono dunque avviati verso la Bosnia-Erzegovina che avrebbero attraversato da Nord a Sud in treno. Come di norma, il cerimoniale è stato organizzato con cura e, oggi ancora, nella rassegna fotografica che si può consultare presso l’Archivio di Stato austriaco di Vienna, ritroviamo questo misto di solennità e di relativa vicinanza con i sudditi…

Accoglienza della fanfara del reggimento del luogo (Fig.1), che suona sicuramente l’inno imperiale o la marcia di Radetzky…

Fig.1 – Arrivo a Bos.Brod, prima tappa della visita


Scambio di discorsi e di auguri con le pubbliche autorità (Fig.2)…

Fig.2 – Discorso del podestà di Bos. Brod, l’imperatore è al centro, di profilo


L'imperatore incontra i suoi sudditi (Fig.3), giovani ragazze emozionate gli offrono fiori e recitano lodi.

Fig.3 – Accoglienza dell’Imperatore a Doboj


Anche i bambini, chiamati a rinforzo (Fig.4), la sera di ritorno a casa potevano dire ai parenti invidiosi «der Kaiser war da!»… « abbiamo visto l’Imperatore !! »

Fig.4 – Un corteo di bambini, luogo della visita non determinato


Nell’ufficio postale centrale di Sarajevo (Fig.5) gli addetti erano pronti ad accogliere il pubblico che si fosse presentato per acquistare qualche bollo commemorativo !

Fig.5 - Aula principale dell’ufficio postale centrale di Sarajevo: in alto a sinistra si vede un ritratto dell’Imperatore

 

... mentre l’atmosfera di festeggiamento si confermava man mano che l’Imperatore si avvicinava alla capitale attirando contadini lungo i binari e vedendo strade pavesarsi (Figg.6)…


Fig.6

Fig.7 - Bogdan Zerajic’ era socio di un gruppo di giovani nazionalisti reclutati
fra studenti di scuole superiori e dell’Università di Sarajevo.

 

… un uomo aveva deciso di uccidere il sovrano: l’attentato era stato previsto per il 31 maggio o il 1° giugno durante la tappa dell’Imperatore a Sarajevo capitale della provincia. L’attivista si chiamava Bogdan Zerajic’ (Fig.7).

 

Fig.6 - Sarajevo in attesa dell’imperiale arrivo

Un “rendez-vous” fallito…


SARAJEVO, LUNEDÌ 3O MAGGIO 1910

 

Fig.8 – Arrivo a Sarajevo: l’Imperatore risponde al discorso di benvenuto del podestà

Il corteo imperiale era arrivato nella capitale bosniaca nel pomeriggio. Dopo una prima accoglienza alla stazione (Fig.8) con i vari discorsi, ed il pranzo ufficiale ultimato, l’imperatore si era ritirato nella sua stanzetta d’albergo, sempre spartana come d'abitudine.

Prima di coricarsi si era seduto allo scrittoio per redigere una lettera da inviare alla figlia Marie-Valerie:

Bin glücklich in Sarajevo eingetroffen. Im ganzen Lande so wie hier unendlich herzlicher und enthusiastischer Empfang.
Wetter anfangs der Reise sehr schön und nicht zu heiss, hier umgezogener Himmel, drohend, ohne Regen, angenehm kühle Luft.
Es gehtmir gut.
Umarme Alle herzlichst.
FJ
Sarajevo, 30/5 1910.
Sono bene arrivato a Sarajevo.
Ricevendo qua, come nell’intero paese un’accoglienza molto calorosa ed entusiastica.
Bel tempo all’inizio del viaggio ora il cielo è nuvoloso e minaccioso, ma non piove.
Sto bene.
Ti abbraccio.
FJ
Sarajevo, 30/5 1910.



SARAJEVO, MARTEDÌ 31 MAGGIO 1910

La giornata del martedì fu dedicata a varie visite, inaugurazione e cerimonie nella città, con trasferimenti da un luogo all’altro a mezzo calesse aperto …

Bogdan Serajic’ non si era ancora materializzato: forse spiava il corteo, nascosto nell’anonimato della folla, aspettando il momento giusto per agire ed entrare nella Storia… forse aveva previsto di sparare l’indomani, l’occasione si sarebbe sicuramente presentata.

SARAJEVO, MERCOLEDÌ 1° GIUGNO 1910

Stamattina l’Imperatore si trova nel Palazzo del Governatore barone Varesanin von Vares. Il programma annunciava per il pomeriggio una grande parata e sfilata militare sul Campo di Marte… sarebbe forse IL momento…

ORE 14

Franz-Joseph esce del Palazzo, il Governatore freiherr Varesanin a suo stretto seguito…

ORE 14 :30

I due uomini sono saliti sul calesse e attraversano la città…

ORE 16

La folla aspetta l’inizio della sfilata mentre l’Imperatore avanza sul campo…


ORE 23

Lettere da e per Sarajevo,
tariffa agevolata : 6 Heller invece di 10.
(Asta Merkurphila, novembre 2014)





L’ultimo pranzo ufficiale è terminato, domani, giovedì, il treno imperiale proseguirà il suo percorso verso il sud della provincia, Mostar…
I filatelisti hanno avuto il loro annullo commemorativo, sarà così anche l’indomani…

Bogdan Serajic’ non ha sparato sull’Imperatore: non ha avuto il tempo? l’occasione? Il suo sguardo ha forse invece incrociato quello del sovrano ed il nazionalista vi ha soltanto visto il viso di un vecchietto ottantenne che sta facendo il suo mestiere ostinatamente… non lo sapremo mai.

 

 

 

 

 

 

Epilogo

SARAJEVO, MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 1910.

Marian Freiherr Varešanin von Vareš,
circa 1907.


Il Governatore barone Varesanin von Vares esce del Palazzo governatoriale. Dalla penombra di un angolo della piazza viene incontro un uomo armato di una rivoltella: è Bogdan Serajic’ spara 5 pallottole e con la sesta si suicida. Aveva risparmiato il vecchio imperatore, ma non sopportava il potere austriaco… Il governatore non fu assassinato e l'anno dopo se ne andò in pensione.
Si narra che sulla tomba di Serajic’, sepolto nella parte del cimitero riservata ai suicidati ed ai condannati, un giovane uomo andava spesso a raccogliersi: si chiamava Gravilo Princip e di certo fece la promessa di terminare l’opera: sparò sull’arciduca Franz-Ferdinand il 28 giugno 1914…
Anche questo, i francobolli lo rammentano e lo vedremo in una delle nostre prossime storie.

 

 

 

Medaglia commemorativa della visita imperiale (bronzo, incisione R. Placht).
Franz-Joseph a cavallo e diciture in latino. A tergo, un’allegoria femminile della provincia, appoggiata sullo stemma bosniaco, con Sarajevo a sinistra e il ponte di Mostar a destra.


Torna alla prima parte <<<

 


FONTI

Sulla situazione diplomatica nei Balcani ed i movimenti nazionalisti serbi e bosniaci si veda in particolare il primo capitolo di : CLARK Christopher, The Sleepwalkers. How Europe went to war in 1914, Allen Lane, 2012. (Versione italiana: I sonnambuli, ed. Laterza).

Sul percorso ideologico di qualche nazionalista: TOMIC’ Yves, “Stevan Moljevic’ et la question nationale serbe” in Balkanologie. Revue d’études transdisciplinaires, volume XII, marzo 2010.

Le fotografie della visita di Franz-Joseph in Bosnia costituiscono un incartamento che è consultabile presso l’Archivio di Stato di Vienna (Oesterreichisches Staatsarchiv): “Besuch von Kaiser Franz Joseph in Bosnien und Herzegowina”.

La lettera dell’imperatore a sua figlia è pubblicata in MARKUS Georg, Der Kaiser. Franz-Joseph I. Bilder und Dokumente, edizioni Amalthea Vienna, 1985.