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28 GIUGNO 1917, COMMEMORAZIONE FILATELICA… DI UN ATTENTATO |
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Premessa
Abbiamo narrato, qualche settimana fa, il tentativo fallito di uccidere l’imperatore austro-ungarico Francesco-Giuseppe nel giugno 1910, mentre il sovrano effettuava una visita nella provincia di Bosnia-Erzegovina. Il progetto di organizzare un attento di grande ampiezza non fu abbandonato e il 28 giugno 1914, a Sarajevo (Fig. 1), furono assassinati l’arciduca Francesco-Ferdinando e la sua consorte Sofia. L’uomo, nipote dell’imperatore, era l’erede designato al trono austro-ungarico (il figlio di Francesco-Giuseppe si era suicidato nel 1889). L’omicida, Gavrilo Princip, era socio di una società segreta panserba: la “Mano nera”.
Il 25 Kreuzer della prima emissione di Bosnia, ristampa ufficiale per l’Unione Postale Universale (1911).
L’evento ebbe una pubblicizzazione immediata su tutto il continente e i giornali dedicarono le loro copertine alla morte della coppia interrogandosi sulle possibili ed immediate conseguenze geopolitiche…
- Fig. 2 - Illustrazione di Achille Beltrame, luglio 1914
Prima le cartoline… Nei mesi e anni successivi cartoline austriache furono edite immortalando il luogo dell’attentato (Attentatsort) all’angolo dell’Appelquai e della Franz-Joseph Strasse (Fig.3):
L’Amministrazione postale austriaca della provincia di Bosnia decise l’emissione, il 28 giugno 1917, di una serie di tre francobolli per commemorare il tragico evento: un primo valore dedicato al progetto di una chiesa votiva la cui costruzione era prevista in Sarajevo per ricordare l’evento; altri due valori con l'effigie dei defunti: un 15 Heller con il ritratto dell’Arciduca e, nel primo progetto di emissione (Fig. 5) concepito dal Ministero austriaco della Guerra, responsabile delle poste in Bosnia, era previsto un valore di 40 Heller che risulterà diverso dal francobollo definitivo (Fig. 6).
- Fig. 5 - il primo progetto su foglietto, dal Catalogo Ferchenbauer.
Per ogni valore furono realizzate quattro prove di colore con sfumature diverse di grigio, rosso e azzurro (Fig. 7).
Uno scopo filatelico evidente… Lo scopo di questa serie non era veramente “postale” in quanto esistevano già francobolli ordinari e commemorativi destinati a beneficenza degli orfani e vedove di guerra. Si voleva rammentare l’origine immediata della Grande guerra che scuoteva il continente da quasi tre anni e avviare una raccolta di denaro per l’edificazione della futura chiesa della memoria e per il finanziamento di una istituzione caritativa titolata all’arciduchessa Sophienheim, sempre a Sarajevo.
Preciseremo infine che, per la soddisfazione dei collezionisti dell'epoca, la serie fu realizzata con due dentellature diverse: 11 ½ e 12 ½ e sul mercato filatelico apparvero francobolli a doppia stampa (Fig. 9):
Le rimanenze furono cedute dal Ministero della Guerra al Comitato incaricato di finanziare l’opera di beneficenza. Questo Comitato assicurò la vendita della serie presso i collezionisti fino alla fine della guerra: poteva essere acquistata nuova o annullata (Fig. 10), ma con annullo rosso “postumo” privo della croce di Malta, ma pur sempre con la data del fatidico 28 giugno..
FONTI Sull’attentato e le sue conseguenze diplomatiche:
Cartolina illustrata, viaggiata da Sarajevo a Vienna il 28 giugno 1917. |
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