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CICLISTA SOLDATO…
O SOLDATO-CICLISTA?

Sfogliare i nostri album ci permette talvolta di riscoprire modesti pezzi dimenticati, o di notare particolari finora trascurati. Così è con questa cartolina spedita in franchigia, nel mese di settembre 1916, da un tenente colonello del reggimento di cacciatori del 24° battaglione dell’esercito austro-ungarico…

Per giustificare della franchigia cui godevano i combattenti, doveva essere apposto un timbro di reparto militare: troviamo dunque il bollo circolare recante l’aquila asburgica e la precisazione, in basso: RADFAHRERKOMPAGNIE, cioè… compagnia di ciclisti.

 

MODERNITÀ!

Sviluppata alla svolta dei secoli XVIII° e XIX°, con il celerifero e poi la draisina, la bici era diventata alla belle époque un mezzo comune (lo vediamo, sotto, con questo manifesto pubblicitario della ditta E. Bianchi di Milano): aveva anche i suoi cultori ed appassionati: rammentiamo la creazione del Tour de France nel 1903 e del Giro d’Italia nel 1909.

 

LA BICI ALLA GUERRA…

Non ci stupiremo allora di vedere la bicicletta utilizzata anche dai vari eserciti europei. Per rimanere col nostro tenete colonello asburgico, possiamo vedere che certe scuole di cadetti formavano anche ciclisti: questa fotografia ci mostra la sezione ciclista della scuola militare di Liebenau bei Graz.

Per potere godere della velocità e della maneggevolezza di questo mezzo di trasporto, i soldato dovevano allenarsi, su tutti i tipi di terreni…

ed anche in qualsiasi stagione…

 

INNOVAZIONE!

Secondo la situazione o la missione ad adempire, la bici poteva diventare ingombrante… niente problema, una soluzione c’era!


Spostamento veloce, intervenzione celere… e perché no evacuazione sanitaria espresso?

 

IL SENSO DEL DOVERE

Ora si capisce la fierezza di questi combattenti, inforcante la loro bicicletta, davanti all’obbiettivo della macchina fotografica…


Anche i bottoni della loro divisa precisavano la loro specialità!


MA A DIRE LA VERITÀ…

non sono sicuro che anche il colonello o il generale si siano spostati con la bici… mi sembra di vedere bene, su questa ultima fotografia… la loro automobile!