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Timbri "tipo Güller" per le Poste |
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di Mario POZZATI (L'Annullo n. 152) | ||||||||||||||||||||
Negli scorsi numeri ho trattato spesso l'argomento dei timbri "tipo Güller" e, riprendendone il filo, volevo parlare delle prime forniture fatte alle Poste. Abbiamo infatti visto che le prime forniture in assoluto di timbri prodotti col nuovo sistema inventato (ma non brevettato) da Johann Jakob Güller furono effettuate in Italia all'amministrazione telegrafica nel 1878. La mancanza di brevetto fece sì però che molte altre Ditte si mettessero a produrre timbri col sistema inventato dal nostro, cioè con datario su unica riga composto da rotelline portanti le cifre incise, timbri che vennero appunto definiti "tipo Güller". Dopo pochi anni tale tipo di datario divenne la norma, e quindi si cominciò a perdere il senso del motivo che aveva portato a questo nome, che in seguito si trasformò in "güller" tout court, diventando infine in Italia sinonimo di timbro postale. Come nota personale voglio qui ricordare il sig. Antonio Bertoldi di Bolzano, che per primo mi chiese ragguagli su tale termine, per poi trovarne la spiegazione precisa (tramite Heiner Dürst) e comunicarmela. Tornando ai nostri "tipo Güller ", anche l'amministrazione postale evidentemente li volle provare, ed ecco arrivare (ma solo per gli uffici esteri o mobili!) gli annulli a doppio cerchio con lunette barrate (e di solito con mese abbreviato coi primi tre caratteri) forniti dai primi anni '90 del XIX secolo. Questi timbri non vennero prodotti dall'omonima Ditta di Hüttikon, ma da altri fornitori che ne copiarono il sistema. Infatti, nel registro di Güller, le forniture all'Italia furono ben poche per questa tipologia (nel "librone" della ditta vengono repertoriati solo 35 annulli forniti nell'agosto 1904 per alcuni servizi viaggianti), anche se c'è da rilevare la somiglianza di questi annulli con quelli forniti da Güller alle poste federali svizzere già dal 1866. Del resto annulli di tale tipologia vennero usati da molte Amministrazioni postali dalla seconda metà dell'800 in poi: la loro fortuna probabilmente fu dovuta al fatto che assommavano in un unico annullo le funzioni "parlanti" (data e luogo) e quelle "killer" per impedire il riutilizzo del francobollo, funzione questa svolta dalle barrette inserite nelle lunette. Infine nel 1890 vennero abbandonati i numerali a sbarre, i quadrati ed ottagonali di collettoria ed i quadrati per messaggeri. La situazione si normalizzò quindi così: messaggeri ed ambulanti/natanti: anche questi servizi ebbero annulli di questo tipo, che furono molto diffusi. Mentre gli ambulanti ed i natanti ebbero tutte le tipologie di annulli, i messaggeri "partirono" il 1/7/1887 con annulli quadrati da comporre con tratta, data, treno, ecc., annulli pazzeschi che tre anni dopo la loro introduzione (quindi circa dal 1890) vennero sostituiti proprio coi nostri "tipo Güller" doppio cerchio con lunette barrate. Il Bollettino ufficiale li cita indirettamente al § 465 del n. 12/1893, dove dice che "Il Ministero ha determinato (...) di provvedere ai Messaggeri (...) un bollo a date con l'indicazione dei punti estremi della linea percorsa, tanto pei viaggi di andata quanto per quelli di ritorno" (v. Bruno Crevato-Selvaggi - Uffici ambulanti e messaggeri d'Italia 1901 1943 - s.i.p. Venezia 1994). Come prime date conosco un "Servizio postale sul Lago Maggiore" del 1891 (v. Roberto Garavelli - Bolli postali di navigazione sui laghi italiani dal 1807 al 1946 - A.N.C.A.I. - Torino 2002) mentre Bruno Crevato-Selvaggi cita quelli dei messaggeri come apparsi nel 1891 in "Storia Postale Triveneta" n. 1 (Associazione Postale Veneta - Padova 1991); servizi militari - navi militari: i primi annulli forniti per questo servizio, attivato dal 25/07/1892, furono sia gli annulli trattati in questo articolo che i "cerchio grande" (fonte: Ottorino Pieroni - Il servizio postale della Marina Militare - Ufficio Storico Marina Militare - Roma 1976);
posta militare: i primi annulli di questo tipo a comparire nei servizi postali militari dovrebbero essere quelli per le varie grandi manovre degli anni '890, ma non ho bibliografia in merito. Altro utilizzo in questo decennio è nella campagna in Eritrea (dal 1895, v. Paolo Bianchi - op. cit.). Infine anche gli uffici postali militari precostituiti presso i depositi in questo periodo (uffici "di mobilitazione", cioè pronti per una eventuale guerra) ebbero tali annulli, che però vediamo usati solo in seguito (cioè alla prima guerra utile.... nel nostro caso in Libia e poi nel 1915). Nel registro dello Josz compaiono solo due di questi annulli, (oltre ad otto preparati per la Direzione Provinciale di Milano nel 1908), entrambi con la dicitura "Posta Militare Italiana N° 1" e la data col mese in cifra romana (e non abbreviata con le prime tre lettere come gli altri), preparati il 24/09/1990 come campione. Per gli uffici metropolitani fissi l'introduzione di questa tipologia avvenne invece ben più tardi. Conosco un annullo delle Direzioni di Brescia del 30/12/1896 (Balbo Bertolani - bolli ed annullamenti postali bresciani dal 1800 al 1910 - Sirotti Editore - Milano 1977) e di Catanzaro del 23/6/1897 (Storie di Posta n. 14 pag. 46, dove compare la terza puntata del lavoro di Franco Filanci sulle collettorie, miniera tra l'altro di dati attendibili su questi servizi a cui ho attinto nelle tabelle di cui nel seguito), nonché quello del servizio speciale presso il Congresso medico di Roma dell'aprile 1894 (fonte: Paolo Guglielminetti ed Italo Robetti - Gli annulli speciali italiani 1871-1920 - A.N.C.A.I. - Torino 2003). Negli uffici "normali", cioè nella stragrande maggioranza, esso arrivò ben oltre il secolo, anche se c'è una massa tale di dati da confrontare che le scoperte possono essere notevoli. Le prime date che conosco le ho attinte dal lavoro di Giovanni Zinelli (storia postale della provincia di Reggio Emilia - Banco di San Gemignano e San Prospero - Modena e Vaccari - Vignola 1994) e del Circolo culturale filatelico numismatico piacentino (storia postale della provincia di Piacenza - repertorio dei bolli annullatori utilizzati negli uffici postali del piacentino dalla loro istituzione all'introduzione del C.A.P. - Piacenza 2002) e sono Reggio Emilia Sez. Riunite nel 1907, Guastalla nel gennaio 1909 e Torino 19 nell'ottobre 1909 (v. l'Annullo n. 91 pag. 28), ma qui sarebbe estremamente utile la collaborazione dei Soci (soprattutto di chi raccoglie gli annulli della propria provincia) per poter dire di più. | ||||||||||||||||||||
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