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di bollo in bollo |
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Collettorie, agenzie e Recapiti | ||||||||||||||
Agenzia di recapito. Agenzia privata – ditta o cooperativa – che a partire da fine ‘800 si occupava del recapito in ambito cittadino di stampe e altri oggetti esclusi dalla privativa postale, fra cui si facevano sovente passare – come d’altronde previsto dalla legge – anche “le lettere che una persona spedisce ad un’altra per mezzo di espresso”, ovvero una persona espressamente incaricata e pagata. Il loro successo e la loro intraprendenza (alcune posero in uso anche talloncini con funzione di francobolli) finirono per metterle in aperta concorrenza con le Poste: sul Bollettino postale 1909 n. 12 § 274 si legge infatti che “in alcune principali città del Regno si sono istituite delle agenzie ed imprese di commissioni, le quali incettano, tra l’altro, corrispondenze epistolari per farle poi recapitare per espresso nell’interno delle città stesse od entro i confini dei rispettivi comuni” e che “talune di esse hanno anche relazioni dirette con altre imprese del genere o con succursali stabilite in molte provincie, e fanno esercitare tale servizio da appositi corrieri viaggianti”; e poiché questo “costituisce un’infrazione alla privativa dell’Amministrazione postale, il Ministero non può assolutamente permettere, né tollerare, che imprese private eseguiscano un servizio devoluto per legge allo Stato”. Nel 1913 si stabilì perciò che la loro attività fosse soggetta a speciale concessione delle poste e al pagamento di un canone annuo o, in seguito, all’uso di apposite marche sulle corrispondenze epistolari da loro recapitate. Dal 1923 vennero utilizzate dalle stesse Poste per il recapito degli espressi, sia ordinari che raccomandati, come mostrano i talloncini che talvolta appaiono sulle corrispondenze. (dal Dizionario Postale e Filatelico Italiano del'Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale) gli articoli pubblicati
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